07/09/2004 - Spaticchia: ''A Capo d'Orlando ci vuole il salto di qualità!''


riceviamo e pubblichiamo
Lettera aperta dell'arch. Franco Spaticchia pubblicata sul sito capodorlandonline.it (clicca qui) e diramata agli organi di stampa.

SIG. SINDACO MASSIMO CARRELLO, ASSESSORE AL TURISMO SALVATORE MANTINEO E ASSESSORE ALL'URBANISTICA CALOGERO CARUSO (PER LA SPECIFICITA' DEL VOSTRO RUOLO ISTITUZIONALE), INSIEME A TUTTI GLI ALTRI COMPONENTI DELLA GIUNTA, SIETE I RESPONSABILI DEL FUTURO DI CAPO D'ORLANDO CHE SI GIOCHERA' IN QUESTI ANNI.
SULLA SCELTA DI PROGRAMMAZIONE ECONOMICA E URBANISTICA E SULLA TUTELA E VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE ESISTENTI VI GIOCHERETE LA VOSTRA CREDIBILITA' COME PERSONE CHE AMANO QUESTO PAESE OLTRE CHE COME AMMINISTRATORI.
Adesso che i turisti se ne sono andati possiamo ritornare a parlare dei fatti di casa nostra. Non pensiamo a quello che è stato ma guardiamo al futuro. Finalmente, a Capo d'Orlando, si ritorna a discutere sulla necessità di dare una identità a questo nostro amato paese: cosa deve essere?... Cosa deve diventare?... Cosa ci vuole per compiere il famoso ''SALTO DI QUALITA' '' agognato da decenni?... Lasciamo da parte i dati sugli arrivi e sulle presenze che sembrano riconfermati rispetto all'anno precedente e organizziamoci, ognuno per il proprio ruolo e per la propria competenza, attorno a delle grandi IDEE GUIDA che possano dare al nostro paese in termini di assetto urbanistico-territoriale, della qualità dell'ambiente, delle infrastrutture pubbliche e private, e dei servizi, il carattere di LUOGO PRIVILEGIATO PER IL TURISMO IN SICILIA.

Quando si parla di IDEE GUIDA ci viene di pensare ad un automobilista che è partito da Capo d'Orlando negli anni settanta per andare a Messina e invece di prendere l'autostrada, arrivato a Ponte di Naso è salito per Sinagra, poi verso Ucria e da qui a Floresta; poi a Randazzo, Bronte, Adrano, Leonforte, Enna, Piazza Armerina, Caltagirone, Gela, Comiso, Ragusa, Noto, Siracusa, Catania... e ancora non è arrivato a Messina. Se non dovesse decidere di cambiare ancora direzione, dovrebbe arrivare, fra qualche tempo, alla meta. Sicuramente quell'automobilista non doveva avere delle ''idee guida'' o, perlomeno, delle idee chiare sul percorso da seguire.

I governanti della nostra città, come quell'automobilista, negli anni settanta (gli anni del caos urbanistico che era l'unica idea guida che ''tirava forte''...), a parole e nei proclami dicevano di voler raggiungere la meta del TURISMO DI QUALITA'; oltre a partire con una automobile buona per la rottamazione (il P.R.G. Calandra), hanno perso persino la bussola; e succedendosi, di generazione in generazione, alla guida del paese, ci hanno fatto giungere, ad oggi, senza, per così dire: ''ne arte ne parte''... Senza quella IDEA DI CITTA' necessaria per orientare gli sforzi di tutte le componenti: istituzionali, politiche, religiose, sociali , economiche, culturali, sportive e ricreative verso il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo coerenti con le finalità prefissate.

Non sembra che questa amministrazione, almeno fino ad oggi, abbia dimostrato di avere... ''ritrovato la bussola''. Siamo ancora in attesa di vederli all'opera attorno ad un PROGETTO DI CITTA' che punti su un'automobile nuova e potente (il nuovo P.R.G.), la realizzazione delle GRANDI OPERE (sistema infrastrutturale), tese a qualificare i servizi, in particolare, e l'offerta turistica nel suo complesso. Di queste opere strategiche e basilari ne citiamo alcune; quelle che riteniamo più urgenti e più necessarie per raggiungere quell'assetto urbanistico-territoriale strutturante all'altezza delle realtà turistiche di qualità: il PORTO, lo SVINCOLO AUTOSTRADALE, il PALACONVEGNI, L'AUTOSILOS o PARCHEGGIO MULTIPIANO (che riproponiamo nella foto di copertina), la CITTADELLA DELLA TERZA ETA' (casa riposo!...), il PARCO FLUVIALE DELLO ZAPPULLA (non ne abbiamo più sentito parlare), il PARCO MARITTIMO DEL CAPRICCIO, il PARCO AGRITURISTICO DI AMOLA, LA CITTADELLA DELL'ARTE, L'AREA ATTREZZATA dell'ex Scalo ferroviario, gli ASSI VIARI STRATEGICI, la RIQUALIFICAZIONE URBANA, LA SALVAGUARDIA, LA DIFESA E LA VALORIZZAZIONE DELLA RISORSA PAESAGGIO.

A tal proposito, perchè non si verifichi quello che umoristicamente riportiamo nella vignetta qui sotto (servendoci dell'immagine del noto Direttore del Parco dei Nebrodi che, al contrario del testo del fumetto, ha sempre dimostrato di amare, apprezzare e rispettare il nostro paese), e cioè trasformare Capo d'Orlando da ''PORTA DEI NEBRODI'' a ''PERIFERIA DEGRADATA DEL PARCO DEI NEBRODI'', invitiamo gli amministratori ad invitare, a loro volta, quanti vogliono realizzare... ''il benessere degli orlandini...'' attraverso gli investimenti nel mercato immobiliare (che per loro natura richiedono lo sfruttamento intensivo del territorio alimentando la perversa ''espansione drogata'' e quindi lo sviluppo della cosiddetta ''SPECULAZIONE EDILIZIA'' che quando attecchisce, come una pianta malefica, distrugge in maniera irreversibile la qualità dell'abitare e sconvolge l'intero ecosistema), a farlo nel rispetto MORFOLOGICO E TIPOLOGICO dell'AMBIENTE NATURALE e ANTROPIZZATO; oppure, cosa veramente NOBILE e UTILE, di investire in opere di utilità pubblica attraverso la compartecipazione in società miste Pubblico-privato per la realizzazione di alcune delle grandi opere sopra citate (ad esempio l'autosilos con la gestione venticinquennale e/o la vendita dei posti auto in compartecipazione con il proprietario del terreno che è il Comune; la gestione del Palaconvegni e della ricettività e dei servizi collegati (l'indotto): per favorire la destagionalizzazione del turismo;ecc., ecc.).

Se costoro imprendessero così, facendo, per ricaduta, IL VERO BENE DI TUTTI, ci starebbe molto bene; se dimostrassero che hanno interesse per lo sviluppo reale e, come dicevamo: non drogato del paese, saremmo con loro; se Voi amministratori e Loro imprenditori edili, ci lasciaste un pò di agrumeto per ricordarci com'era; qualche piazza o area attrezzata per socializzare; qualche porzione di paesaggio collinare per non perdere di vista il quadro naturale originario: vi faremmo ricordare nei libri di storia come MECENATI ILLUMINATI; altrimenti: che il Signore ce ne scansi e ce ne liberi...NON CI SARA' PIU' STORIA PER NESSUNO!!!... PENSARE IN GRANDE NON SIGNIFICA EDIFICARE ALLA GRANDE!!!... SE VOLETE FARE SUL SERIO, RACCOGLIERE LE IDEE GUIDA E OPERARE PER UN PROGETTO DI CITTA' AVRETE LE GENERAZIONI DALLA VOSTRA PARTE. Non sia mai il contrario, e cioè che vogliate continuare con questo modus vivendi & ''costruendi''... che con la CLESSIDRA DEL TEMPO verreste marchiati per sempre come gli ''UCCISORI DELLE SPERANZE DEGLI ORLANDINI ONESTI''... Soldi, sesso e successo non sempre completano l'uomo; per renderlo veramente grande e realizzato occorrono... una lunga vista, un amore grande e il coraggio di FARE IL BENE COMUNE... PENSARE IN GRANDE è dei grandi uomini: amati, celebrati e ricordati da tutti; pensare al proprio orticello è dei meschini che conclusa la scena di questo mondo ne escono senza ''nè vanto, nè gloria''... e senza i soldi, il sesso e il successo inseguiti per tutta la vita...


Arch. Franco Spaticchia


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