IL CONVENTO DEI CAPPUCCINI
Nel XIX sec. prevalendo un marcato desiderio di vita ascetica, si concretizzarono
la costruzione (fondazione) del convento
francescano dei cappuccini, e l'edificazione di Chiese e cappelle votive.
fig. 5 Convento/Chiesa dei Cappuccini Poiché coloro che volevano
dedicarsi alla vita monastica, dovevano recarsi da Mirto a S. Marco d'Alunzio,
dove era attivo il monastero francescano, nacque spontaneo nella comunità
civica mirtese il desiderio di costruire un convento dei Cappuccini che
desse sfogo al fervore religioso che allora imperava.
La fondazione di tale opera si deve al benemerito religioso, nostro concittadino,
Padre Alfio Machì, provinciale dell'ordine francescano, in occasione
del quaresimale in Mirto, ascoltate le preghiere dei concittadini, si
impegnò per la costruzione.
Infatti, il 30 Maggio 1844 fu benedetta la Chiesa dei Cappuccini dal benemerito
e colto provinciale Alfio Machì e i monaci si insediarono nel convento
il 04 dicembre 1844. Il convento francescano, nel corso degli anni, acquistò
notevole importanza per merito dei colti frati, tra cui si distinse il
dotto Padre Antonino da Mirto (al secolo Ricevuto), il quale, fra gli
altri meriti, ebbe quello di fondare la biblioteca di inestimabile valore,
dotandola di libri rari e preziosi. Purtroppo l'incuria e il pubblico
disinteresse determinarono la perdita di tale prezioso patrimonio, dopo
la soppressione del convento cappuccino in base alla legge dello Stato
del 1867.
Nondimeno il convento esiste a testimonianza del suo passato, che lo ha
contraddistinto.
Nella cripta, a fianco della chiesetta francescana, si possono vedere
le nicchie dei " morti o culaturi" nelle quali erano posti all'impiedi
i corpi dei frati deceduti.
I resti dei suddetti sono, ora, nell'ossario comune, all'interno del convento.
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