CENNI STORICI


Sebbene le origini di Mirto, nonché, il suo passato nel periodo storico della dominazione bizantina, siano avvolti dal mistero, è possibile ricostruirne la sua storia. Il suo passato e le origini sono avvolti nel mistero nel periodo che va dalla dominazione bizantina a quella dei Normanni.
Mirto esisteva al tempo di Federico III di Aragona nel XIII secolo, ma la sua origine è, senza dubbio, più remota.
La mancanza di informazioni sicure, è, in parte dovuta alla crisi politica che travagliò la Sicilia, in parte alla piaga dell'analfabetismo diffuso ed imperante, in parte alle incursioni devastatrici ad opera di predoni, in parte all'ingordigia e all'arroganza dei conquistatori, ed infine, in maggior parte a causa di disordini provocati ad arte da baroni siciliani interessati a distruggere la documentazione ufficiale da cui potevano emergere responsabilità, violazioni, illecite appropriazioni, abusi e soprusi.
Riservandomi di approfondire in seguito la storia di Mirto, per il momento, parliamo dell'argomento specifico, che ci interessa, relativo ai luoghi sacri, quali sono le Chiese e le edicole o cappellette votive.

PANORAMA DEL PAESE DI MIRTO E TERRITORIO ADIACENTE

La strada provinciale n° 157, si snoda nel verde,della collina su cui poggia il paese.
Visto dall'alto il territorio di Mirto assume la forma caratteristica " a delta".
La zona residenziale del paese, posta a cavaliere di un ramo secondario dei Nebrodi, dilungandosi in mezzo a vegetazione florida e a coltivazioni di vario genere, sembra dipinta da vari colori.
I suoi monumenti, i numerosi indizi fra documenti, reperti, e cimeli, testimoniano una storia affascinante, intessuta da varie vicissitudini nel corso dei secoli.

 

VEGETAZIONE E PAESAGGIO

Mirto sorge su ridente collina a 428 m. sul livello del mar Tirreno.
Affacciandosi sui pendii, chi guarda con occhi innamorati, ammira la stupenda bellezza dei suoi luoghi.

Su un terreno fertile, ricco di humus, vegetano uliveti, castagneti, noccioli e piante da frutta. Benché rarefatte, rispetto al passato, le querce sopravvivono rigogliose.
Lo sguardo, immergendosi nella vegetazione rigogliosa, fissa nella retina immagini di stupenda bellezza serenatrice.