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RESOCONTO STENOGRAFICO 377ª SEDUTA MERCOLEDI’ 5 SETTEMBRE 2012

RESOCONTO STENOGRAFICO 377ª SEDUTA MERCOLEDI’ 5 SETTEMBRE 2012


RESOCONTO STENOGRAFICO (Stesura provvisoria) 377ª SEDUTA MERCOLEDI’ 5 SETTEMBRE 2012 Presidenza del Presidente Cascio A cura del Servizio Lavori d’Aula Ufficio dei Resoconti 2 XV LEGISLATURA 377 a SEDUTA 5 settembre 2012 Assemblea Regionale Siciliana INDICE Assemblea regionale siciliana (Comunicazioni di dimissioni da deputato regionale dell’onorevole Giulia Adamo) . . . . . . . . . . . . 10 Congedi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3, 8 Gruppi parlamentari (Comunicazione di adesione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9 (Comunicazione di nuova denominazione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9 Ordini del giorno (Votazione numero 758) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3 Sull’ordine dei lavori PRESIDENTE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4, 15 DONEGANI (PD) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4 MINARDO (Partito dei Siciliani - MPA) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5 AMMATUNA (PD) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5 MINEO (Grande Sud) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5 VINCIULLO (PDL). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6 LACCOTO (PD). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8 APPRENDI (PD) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8 PANEPINTO (PD) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10 D’ASERO (PDL) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11 CARONIA (PID - Cantiere Popolare) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12 SPAMPINATO, assessore per la famiglia, le politiche sociali e il lavoro. . . . . . . . . . . . . . . . . . 13 3 XV LEGISLATURA 377 a SEDUTA 5 settembre 2012 Assemblea Regionale Siciliana La seduta è aperta alle ore 10.45 LEANZA EDOARDO, segretario, dà lettura del processo verbale della seduta precedente che, non sorgendo osservazioni, si intende approvato. PRESIDENTE. Ai sensi dell'articolo 127, comma 9, del Regolamento interno, do il preavviso di trenta minuti al fine delle eventuali votazioni mediante procedimento elettronico che dovessero avere luogo nel corso della seduta. Ricordo, altresì, che anche la richiesta di verifica del numero legale (art. 85) ovvero la domanda di scrutinio nominale o di scrutinio segreto (art 127) sono effettuate mediante procedimento elettronico. Congedi PRESIDENTE. Comunico che gli onorevoli Currenti, D’Aquino, Forzese, Gentile, Giuffrida, Ruggirello, Lentini, Nicotra e Ragusa sono in congedo per oggi. L’Assemblea ne prende atto. Votazione dell’ordine del giorno numero 758 PRESIDENTE. Onorevoli colleghi, ricordo che nella seduta n. 376 del 9 agosto 2012 era stato presentato l’ordine del giorno n. 758 “Promulgazione, con l’omissione delle parti impugnate, della delibera legislativa recante ‘Norme di modifica alla gestione integrata dei rifiuti’” (ddl. n. 900- Norme stralciate/A), degli onorevoli Mancuso, Cracolici, Ardizzone e Mineo e che, attesa la necessità di approfondire i contenuti del ricorso del Commissario dello Stato, relativamente al disegno di legge n. 900-Norme stralciate/A, l’ordine del giorno n. 758 di promulgazione parziale sarebbe stato trattato nella seduta d’Aula del 5 settembre 2012, appositamente convocata. Ne do lettura: «L'Assemblea regionale siciliana PREMESSO che la Corte costituzionale, nella sentenza n. 205 del 1996, ha ribadito il principio che la promulgazione parziale di una legge da parte del Presidente della Regione ha come conseguenza la consumazione del suo potere di promulgazione, provocando la caducazione di tutte le norme non promulgate; CONSIDERATO che: la citata giurisprudenza costituzionale ha consentito che il Presidente della Regione sia vincolato, riguardo al tipo di promulgazione da esercitare, non solo da delibere legislative, ma anche da atti di indirizzo espliciti (mozioni, ordini del giorno); l'Assemblea regionale siciliana, nella seduta n. 373 del 30 luglio 2012, ha approvato il disegno di legge recante 'Norme di modifica alla gestione integrata dei rifiuti' (ddl. n. 900-Norme stralciate/A); la citata delibera legislativa è stata impugnata in modo parziale dal Commissario dello Stato per la Regione siciliana con ricorso alla Corte costituzionale, notificato al Presidente della Regione in data 7 agosto 2012; 4 XV LEGISLATURA 377 a SEDUTA 5 settembre 2012 Assemblea Regionale Siciliana RITENUTO che occorra conciliare l'esigenza che la suddetta delibera sia promulgata, sia pure parzialmente, dal Presidente della Regione, con l'altra che discende dall'opportunità di consentire alla Corte costituzionale di pronunciarsi sulle norme censurate, impegna il Presidente della Regione a promulgare, con l'omissione delle parti impugnate, la delibera legislativa approvata nella seduta n. 373 del 30 luglio 2012, recante 'Norme di modifica alla gestione integrata dei rifiuti' (ddl. n. 900- Norme stralciate/A)». Lo pongo in votazione. Chi è favorevole resti seduto; chi è contrario si alzi. (E’ approvato) Sull’ordine dei lavori DONEGANI. Chiedo di parlare sull’ordine dei lavori. PRESIDENTE. Ne ha facoltà. DONEGANI. Signor Presidente, onorevoli colleghi, approfitto della presenza in Aula dell’assessore Spampinato per evidenziare al Parlamento ed al Governo che il 31 dicembre scade la proroga per i lavoratori ASU in Sicilia e i precari, e si parla di circa di 28 mila unità lavorative. Il Governo avrebbe dovuto inserire dai 7 ai 13 milioni di euro per consentire la proroga ai suddetti lavoratori, che svolgono attività fondamentali nei vari Enti: dalle ASI, ai Comuni, alle Province. Senza l’inserimento di tale somma, al 31 ottobre ci troveremmo 28 mila unità lavorative in Sicilia tra ASU e precari senza la certezza di una proroga. Insieme all’onorevole Edoardo Leanza avevamo predisposto un ordine del giorno, ma gli uffici ci hanno comunicato che era impossibile presentarlo perché non c’era il disegno di legge di competenza, motivo per cui utilizzo oggi le comunicazioni - e parlo anche a nome del collega che, insieme a me, aveva predisposto l’ordine del giorno - perché ritengo che il Parlamento insieme al Governo, e soprattutto l’assessore Spampinato, dovrebbe dare alcune risposte-certezze anche per capire l’iter lavorativo che sta facendo il Governo per garantire che in Sicilia 28 mila lavoratori sappiano oggi che fine faranno ad ottobre, cioè a dire se potranno continuare a lavorare oppure il Governo decide di mandarli a casa. Seconda questione che vorrei sottolineare. In qualche seduta precedente feci un intervento presentando un ordine del giorno, che lei ha posto in votazione, che riguardava la cessazione di tutte le autorizzazioni in itinere del Governo in merito alla revoca delle stesse che riguardava il colosso di Niscemi, quel mostro che dovrebbe realizzarsi nella segreta di Niscemi e che andrebbe in conflitto palese e forte con la raffineria di Gela. Gli americani continuano a lavorare a Niscemi, il Governo non ha risposto se le revoche sono state fatte e se ha ottemperato all’ordine del giorno dell’Aula, votato unanimemente, e poiché ad oggi non si ha certezza di questo, chiedo all’unico assessore presente del Governo di dare risposta anche in tempi brevissimi, visto che ormai i tempi non sono più con noi ma soprattutto col Governo. Quali sono, da quell’ordine del giorno ad oggi, gli atti concreti che il Governo ha posto in essere per quanto riguarda la revoca della realizzazione del MUOS? Ricordo anche che il Presidente della Regione a Gela, in campagna elettorale, ha posto tre questioni: 1) la questione ambientale; 2) Gela Provincia, e vorrei eliminare dall’agenda della mia memoria questa sciocchezza; 3) la negatività del Governo sulla realizzazione del MUOS con l’allora assessore per il territorio e l’ambiente Interlandi, che conosceva e conosce bene la situazione. 5 XV LEGISLATURA 377 a SEDUTA 5 settembre 2012 Assemblea Regionale Siciliana Sono tre questioni che il Parlamento e il Governo non possono, alle soglie di una campagna elettorale, far bypassare attraverso soltanto ormai sedute d’Aula di iter quasi elettorale. Ci vogliono risposte concrete. Il Governo ad oggi non ha fatto nulla, e chiedo all’assessore Spampinato di intervenire su queste questioni anche con i colleghi e col Presidente della Regione. MINARDO. Chiedo di parlare sull’ordine dei lavori. PRESIDENTE. Ne ha facoltà. MINARDO. Signor Presidente, onorevoli colleghi, anch’io approfitto della presenza dell’assessore Spampinato perché sicuramente il tema che ha trattato il collega che mi ha preceduto è un tema veramente scottante. Sicuramente bisogna dare certezza a questi lavoratori, a questi precari, non solo agli ASU, che sono circa seimila, ma anche ai ventiduemila precari che hanno bisogno veramente di certezza. Allora chiedo un ulteriore impegno da parte del Governo per trovare la copertura finanziaria necessaria - sappiamo che ci sono due mesi scoperti, novembre e dicembre - e dare anche la possibilità della proroga per quanto riguarda questi precari. Chiedo al Governo un impegno su questa situazione al fine di dare più serenità a questi lavoratori e quindi una proroga della copertura finanziaria, anche se si sfora il patto di stabilità, ma non possiamo comunque scherzare con il pane della gente, con questi lavoratori. E’ un momento difficile. Chiedo un impegno forte da parte del Governo per cercare di dare una soluzione a questo problema. AMMATUNA. Chiedo di parlare sull’ordine dei lavori. PRESIDENTE. Ne ha facoltà. AMMATUNA. Signor Presidente, onorevoli colleghi, nei primi giorni di giugno quest’Aula approvò all’unanimità una mozione che riguardava la modifica delle circoscrizioni giudiziarie in Sicilia. Allora non era ancora stato approvato dal Consiglio dei Ministri il decreto legislativo che modificava queste circoscrizioni. Ebbene, allora noi impegnammo il Presidente della Regione a chiedere un tavolo tecnico al Governo, tavolo tecnico che non è stato istituito e, in subordine, l’avevamo impegnato anche a ricorrere alla Corte Costituzionale per violazione dell’articolo 53 dello Statuto, il quale, in maniera chiara afferma che in materia di modifica di circoscrizioni giudiziarie in Sicilia il Governo è obbligato a consultare il Presidente della Regione. Tutto ciò non è avvenuto. Il decreto legislativo è stato approvato, sono stati salvati soltanto i Tribunali di Sciacca e Caltagirone, e di questo ce ne rallegriamo, ma sono stati soppressi tanti Tribunali in Sicilia che sono un presidio di legalità importante per la nostra Isola. Quindi il mio intervento vuol essere una sollecitazione al Governo e al Presidente dell’Assemblea per sensibilizzare il Presidente della Regione a ricorrere alla Corte Costituzionale per violazione dello Statuto che, come sappiamo tutti, è legge costituzionale. MINEO. Chiedo di parlare sull’ordine dei lavori. PRESIDENTE. Ne ha facoltà. MINEO. Signor Presidente, onorevoli colleghi, in questo ultimo scorcio di estate ho fatto di tutto, ma la cosa che più mi ha impegnato è stata quella di capire la genesi degli ASU e comprenderne i problemi. E’ vero, gli ASU sono il frutto della politica, sono il frutto, forse, di una parte della malapolitica; ma non sono un problema, non lo devono diventare. 6 XV LEGISLATURA 377 a SEDUTA 5 settembre 2012 Assemblea Regionale Siciliana Io sono stato alla riunione di un comitato che tutela, vuole tutelare e vuol far capire quali sono i problemi di questi signori; io li ho capiti e vorrei che questo fosse capito dall’intera Aula, dal Governo e dal Presidente Cascio, che saluta il non ricandidato onorevole, e che, quindi, in quanto tale non rispetta l’Aula… Non lei, no, non è lei, è il suo collega, quello anziano, quello che ha fatto tante legislature e che, giustamente, non capisce più niente, affetto da senilità precoce e anche da difficoltà uditiva, il quale fa bene a non ricandidarsi perché, ormai, come fa? Non ci sente! Allora, io voglio dirle, caro Presidente, faccia suo il problema degli ASU, lo faccia lei, lo facciano tutti i partiti, lo facciano i candidati, lo facciano coloro che si apprestano a diventare Governatori, uno di loro lo diventerà, spero tantissimo quello mio ma, comunque, che sia una parte integrante del programma del prossimo Governatore. Io avevo presentato un ordine del giorno, ma la Segreteria generale mi ha spiegato che non essendo agganciato ad alcun disegno di legge non può essere presentato. Giusto, giusto, ma è anche vero che noi dobbiamo, comunque, fare una raccomandazione al Governo regionale, ma una raccomandazione vera: che abbia un risvolto positivo per questi lavoratori. Non si può pensare… Ogni paese, all’interno del quale ci sono 4, 5, 10, 20, 30 ASU, ha prodotto una serie infinita di delibere: dal rinnovo, all’aumento delle unità. Bene, adesso mettiamoci un punto. Preghiamo il Governo regionale futuro, ma impegniamoci adesso a dire al Governo regionale esistente di reperire i fondi per il 2012 e per il 2013. Non possiamo permetterci che ogni giorno scoppi una bomba: un giorno quella della Gesip, un altro giorno quella… Presidente, lei sta parlando di Gesip, immagino, o di ASU, col Segretario generale! La prego di ascoltarmi perché veda… PRESIDENTE. Onorevole Mineo, lei svolga il suo intervento con serenità, le discussioni tra me e il Segretario generale sono discussioni che, ovviamente, fanno riferimento a questa seduta. Continui, prego. MINEO. Lei è troppo simpatico, perché mi dice una bugia col sorriso sulle labbra. Volevo dirle, caro Presidente, sollecitando il suo autorevole intervento, che noi dobbiamo, da subito, interloquire con l’assessore Armao, al quale va tutta la mia solidarietà perché non è così che si agisce nei confronti di un amministratore, affinché si reperiscano, quanto meno, i fondi per il 2012-2013. Però, poi, chiedo a me e a tutti gli altri - ed io mi impegnerò per la mia parte affinché il problema ASU sia un punto fermo - la soluzione al problema degli ASU all’interno dei programmi di questi Governatori, no… di questi candidati a governare la Regione Sicilia. Io la ringrazio per avermi ascoltato, signor Presidente, ma confido moltissimo nel suo autorevole intervento perché so che se ne occuperà ed io, se vuole, sarò disponibile con lei a non aprire con le mani ma a calci, la porta di un Governo che non ascolta le istanze dei più disgraziati della Sicilia. VINCIULLO. Chiedo di parlare sull’ordine dei lavori. PRESIDENTE. Ne ha facoltà. VINCIULLO. Signor Presidente, onorevoli colleghi, signori Assessori, grazie intanto per avermi dato la parola. Mi volevo un attimo associare ad alcune richieste dei colleghi proprio perché, essendo questa - ritengo - l’ultima seduta d’Aula, il Governo dovrà sforzarsi di mantenere alcuni impegni che aveva assunto con quest’Aula. La prima cosa. Ricordava il collega che mi ha preceduto nel suo intervento che il Ministro di grazia e giustizia ha dato vita alla riforma del sistema giudiziario in Sicilia, come nel resto del Paese, provvedendo a chiudere tutti i tribunali e a chiudere anche tutte le sezioni staccate. Per quanto riguarda la provincia di Siracusa sono state chiuse tre sezioni: quella di Avola, quella di Lentini e quella di Augusta. 7 XV LEGISLATURA 377 a SEDUTA 5 settembre 2012 Assemblea Regionale Siciliana Ricordava il collega che, a norma dell’articolo 23 del nostro Statuto, la Regione Sicilia ha potere concorrenziale con lo Stato in materia di redistribuzione nel territorio delle sezioni giudiziarie. E quest’Aula aveva, con un ordine del giorno approvato all’unanimità e col parere favorevole del Governo regionale, impegnato il Governatore a predisporre il ricorso innanzi alla Corte Costituzionale, proprio per impugnare questo provvedimento nel caso in cui non vi fosse stata la concertazione, così come previsto dalla Costituzione, fra Regione Sicilia e il Governo nazionale. Ciò è avvenuto, nel senso che il Presidente della Regione Sicilia non è stato invitato nemmeno alla riunione in cui il Consiglio dei Ministri ha deliberato la soppressione delle sezioni giudiziarie in Sicilia. Ci sono, quindi, tutte le condizioni perché immediatamente il Governo regionale, e credo che lei, assessore Spampinato, lo riferirà con la dovuta attenzione al Governatore dimissionario, affinché la Sicilia, così come ha fatto per quanto riguarda il dimensionamento scolastico, impugni il provvedimento innanzi alla suprema Corte. Del resto, vi sono tutte le condizioni perché questo provvedimento sia impugnato e possa avere finalmente il giusto riconoscimento per quelli che sono i poteri costituzionali previsti per la Regione Sicilia. Seconda cosa: i lavoratori ASU. E’ chiaro che siamo tutti qui impegnati a cercare di risolvere definitivamente questo problema. Sappiamo tutti che non sarà compito di questo Governo, che ormai ha i giorni contati, risolvere il problema. E mi sorprende il fatto che alcuni autorevoli esponenti della maggioranza, che hanno sostenuto in questi anni questo Governo, oggi vengano qui a ricordarci che c’è il problema degli ASU! Lo avrebbero dovuto ricordare negli anni in cui sono stati al governo regionale e in cui hanno condiviso con l’onorevole Lombardo le responsabilità della gestione della cosa pubblica in Sicilia. Terza cosa, importante. Signor Assessore, le chiedo di intervenire con la dovuta attenzione sull’assessore Armao. I lavoratori antincendio aspettano da mesi di essere pagati. Sono state individuate le somme, sono stati individuati i capitoli, c’è stata una riunione di Giunta di Governo, che ha fatto sapere, tra le altre cose, urbi et orbi, che erano state approvate e trovate le somme; inspiegabilmente, però, questo decreto è bloccato presso la Ragioneria della Regione. Tutto questo non è consentito, anche perché la gente vive momenti particolarmente drammatici. Il Governo deve passare dalle parole ai fatti, deve svegliarsi. Non è possibile, così come è avvenuto anche ieri, che i lavoratori dell’antincendio abbiano bloccato la città di Catania, e la stessa cosa mi dicono sia avvenuta a Palermo, proprio perché pretendono il giusto riconoscimento di un loro diritto. Così come, mi pare di capire, che il CIPE abbia già sbloccato le somme per il completamento delle giornate che devono fare i lavoratori della forestale. Non la facciamo diventare una questione di campagna elettorale, é un diritto che questi lavoratori avanzano. Non possiamo assolutamente costringerli a perorare la loro causa presso i candidati della futura opposizione, cioè di quelli che sostengono il presidente Lombardo e i suoi sostenitori, in questa campagna elettorale, dobbiamo sforzarci di dare alle persone quello che gli è dovuto. Quarta cosa, l’AST. Quest’ultima, Assessore, ha notificato un po’ a tutti i comuni che non intende più svolgere il servizio di trasporto urbano per gli studenti. Le ricordo che, da qui a qualche settimana, il Governo di cui lei fa parte ha stabilito di far iniziare l’anno scolastico in Sicilia. Vorremmo capire come devono andare a scuola i ragazzi, come ci devono andare a seguito del dimensionamento scolastico, voluto anche da questo Governo regionale, non avendo più le sedi nei propri paesi. Vorremmo, quindi, che interveniste immediatamente sull’AST per cercare di capire come si spiega questo insopportabile atteggiamento da parte di un ente che ancora riceve fondi da parte della Regione, che ha deciso di lasciare a piedi migliaia di studenti siciliani che hanno l’obbligo di recarsi a scuola. L’ultima cosa. Questa Assemblea, nel novembre del 2011, ha approvato un ordine del giorno con il quale costringeva il CAS a consegnare i lavori della realizzazione di una bretella che dal lido di Noto portava a Pachino e Porto Palo. Ventisei milioni di euro di lavori; un dato importante perché finalmente libera la zona a sud della provincia di Siracusa dall’isolamento a cui l’ha costretta 8 XV LEGISLATURA 377 a SEDUTA 5 settembre 2012 Assemblea Regionale Siciliana l’attuale autostrada e, soprattutto, dà la possibilità a centinaia di lavoratori, in un momento di crisi così difficile e devastante per il nostro Paese, di trovare occupazione. Ad oggi, a causa anche del Governo di cui lei fa parte, che continuamente cambia commissari e ingegneri capo presso il Consorzio per le Autostrade Siciliane, questi lavori non partono. Ritengo che sia una cosa insopportabile e vergognosa. Le chiedo di intervenire immediatamente anche su questa vicenda, anche perché facilmente 300-400 operai, in un momento di drammatica crisi occupazionale, potrebbero trovare una soluzione ai loro problemi occupazionali. LACCOTO. Chiedo di parlare sull’ordine dei lavori. PRESIDENTE. Ne ha facoltà. LACCOTO. Signor Presidente, onorevoli colleghi, assessore Spampinato, in rappresentanza di tutto il Governo, credo che l’atto che noi stiamo per approvare, cioè la promulgazione dell’ultima legge senza le parti impugnate, crei dei grossi problemi perché chiaramente impedisce alla Regione e anche all’IRFIS di farsi garante naturalmente degli anticipi dei debiti degli ATO, con ripercussioni gravissime sui comuni. Ora, è chiaro che in questa fase - prego l’assessore Spampinato anche di riferirlo al suo collega che è responsabile del Dipartimento dell’energia - che è necessario emanare immediatamente una circolare che dia la possibilità ai comuni, in questa fase, di poter prendere il servizio in proprio sino a quando si espleteranno le procedure per il nuovo SSR, che in questa fase stenta a decollare. Siamo, tra l’altro, in una fase particolare e delicata, che porta anche, secondo me, ad uno slittamento dei termini; ma siccome l’ultimo termine fissato è il 30 settembre 2012, ritengo doveroso ed opportuno dare queste possibilità ai comuni, i quali, poi, privati dei loro poteri, privati della possibilità di vedere anticipate le somme da parte della Regione, perché non ce ne sono; diciamocelo chiaro: il mutuo è fallito, non c’è stata nessuna banca che ha partecipato al mutuo, non c’è l’IRFIS che possa garantire le anticipazioni, pertanto, in queste condizioni noi aumenteremo il debito contratto dai comuni e dagli ATO. Allora, occorre fare una cosa molto semplice e, tra l’altro, prevista dalla legge: una circolare che dia la possibilità, oltre il 30 settembre, ai comuni, nelle more dell’attivazione delle nuove procedure, di avere in carico la riscossione e quindi di fare gare proprie per l’affidamento del servizio. Altrimenti, si moltiplicheranno i debiti finora fatti dagli ATO. Tra l’altro, una gestione che, a volte, è superficiale e che continua a creare problemi. E questa è la prima parte. Signor Presidente, io credo che a questo punto sarebbe una nobile azione nei riguardi degli ASU e dei contrattisti creare le condizioni per una Conferenza di servizio col Governo per attivare tutte quelle procedure che possano in queste condizioni dare un minimo di respiro alle scadenze di questi precari che operano negli enti locali, ma soprattutto delle ASI che, al 31 ottobre 2012, si vedranno chiudere la possibilità anche di copertura economica. Congedi PRESIDENTE. Comunico che gli onorevoli Digiacomo e Falcone hanno chiesto congedo per la seduta di oggi per motivi istituzionali. L’Assemblea ne prende atto. Sull’ordine dei lavori APPRENDI. Chiedo di parlare sull’ordine dei lavori. 9 XV LEGISLATURA 377 a SEDUTA 5 settembre 2012 Assemblea Regionale Siciliana PRESIDENTE. Ne ha facoltà. APPRENDI. Signor Presidente, onorevoli colleghi, certo non ci poteva essere modo peggiore per finire questa legislatura. Si parla di spending review, si parla di patto di stabilità e, purtroppo, tutto questo ha una grave ricaduta sul territorio, sull’economia del territorio - anche perché è prevista intanto la chiusura del contratto degli ASU; in questi giorni, c’è la protesta della GESIP a Palermo; ci sono i forestali che non prendono lo stipendio da mesi; e a me, per similitudine, Assessore, mi viene in mente che abbiamo un Governo nazionale tecnico presieduto da Monti, e qui noi abbiamo avuto un Governo tecnico presieduto dal Presidente Lombardo che tecnico non è, ma è un politico, però circondato da tanti tecnici. Devo dire, sinceramente, quello che mi sarei aspettato in questi giorni, Assessore, soprattutto da parte sua, mi sarei aspettato un minimo di mobilitazione in più o per lo meno se l’ha fatto, probabilmente a me è sfuggita qualche notizia della stampa, una mobilitazione vera, forte nei confronti anche del Governo nazionale, un interfacciarsi per potere affrontare questo problema che farà esplodere certamente questo territorio. La vicenda del precariato viene da lontano, non è responsabilità né sua né mia certamente, ma di tanti altri che con un concetto di mala politica hanno alimentato il precariato; però è come ho potuto dire in altri momenti, dietro questi numeri, queste cifre ci sono le persone, ci sono le famiglie. E quindi mi sarei aspettato una mobilitazione vera da parte di quello che è rimasto di questo Governo, perché lo spettacolo che c’è in questo momento agli occhi della gente è direi quasi indecente rispetto anche allo scontro interno che c’è nella Giunta. Pertanto, credo che questo scorcio di legislatura debba dare un segnale forte di impegno per cercare comunque di risolvere il problema. Guardi che la questione GESIP lei giustamente dice di non averne responsabilità, neanche sulle altre cose probabilmente ha responsabilità o competenza, ma vede oggi è Palermo, domani è Messina, domani sarà Catania, quindi lei nella qualità di Assessore per il lavoro, credo che debba esercitare un suo ruolo sicuramente che può esercitare e non lasciare i sindaci, in questo caso si tratta di Leoluca Orlando a Palermo, e non lasciare i sindaci da soli. Concludo dicendo che questo è quello che mi sento di dire in queste ultime ore in cui l’Assemblea regionale si riunisce, credo, per l’ultima volta in vista delle prossime elezioni regionali. PRESIDENTE. Confermo di sì, per l’ultima volta. Comunicazione di adesione a gruppo parlamentare PRESIDENTE. Informo che, con nota pervenuta il 22 agosto 2012 e protocollata il 5 settembre 2012, l’onorevole Francesco Musotto ha comunicato di lasciare il Gruppo parlamentare UDC - Unione di centro, per aderire contestualmente al Gruppo misto. Pertanto, a partire dal 22 agosto 2012 decorrono le suddette dimissioni e la contestuale adesione al nuovo Gruppo parlamentare. L’Assemblea ne prende atto. Comunicazione di nuova denominazione di gruppi parlamentari PRESIDENTE. Do lettura della nota, datata 5 settembre 2012 e acquisita al protocollo n. 7088/AulaPG del 5 settembre 2012, a firma dell’onorevole Nicola D’Agostino: 10 XV LEGISLATURA 377 a SEDUTA 5 settembre 2012 Assemblea Regionale Siciliana «Con la presente e per ogni effetto di legge, si comunica alla S.V. Ill.ma il cambiamento di denominazione del Gruppo parlamentare “MPA Movimento per le Autonomie Partito dei Siciliani” nella nuova “Partito dei siciliani - MPA” . Distinti saluti. Il Presidente Onorevole D’Agostino». L’Assemblea ne prende atto. PRESIDENTE. Informo, altresì, che con nota, datata 5 settembre 2012 e testé pervenuta, l’onorevole Ruggirello, nella qualità di Presidente di Gruppo parlamentare, ha comunicato che il Gruppo ‘Movimento popolare siciliano’ dall’1 settembre 2012 ha assunto la nuova denominazione di ‘Movimento popolare siciliano - Nuovo Polo per la Sicilia’. Pertanto dal 5 settembre 2012, data di ricezione della comunicazione, il Gruppo assume la suddetta nuova denominazione. L’Assemblea ne prende atto. Comunicazione di dimissioni da deputato regionale dell’onorevole Giulia Adamo PRESIDENTE. Do lettura della lettera di dimissioni dell’onorevole Giulia Adamo dalla carica di deputato regionale,. datata 24 agosto 2012, qui pervenuta il 29 agosto successivo e protocollata al n. 7082/AULAPG del 5 settembre 2012: «Egregio Presidente On.le Francesco Cascio, con la presente rassegno le dimissioni dalla carica di deputato regionale della XV legislatura essendo venute meno le motivazioni che mi avevano spinto, come capogruppo dell’UDC, a rimanere fra gli scranni di Sala d’Ercole anche dopo la mia elezione a Sindaco della città di Marsala, e ciò a seguito della pubblicazione del decreto di indizione dei comizi elettorali per il prossimo 28 ottobre per l’elezione del nuovo Presidente della Regione e i 90 rappresentanti di Palazzo dei Normanni. Nel ringraziarVi per la collaborazione offerta, mi giunge gradita l’occasione per porgere cordiali saluti. Marsala, 24 agosto On. Giulia Adamo». Trattandosi di dimissioni connesse ad una causa di incompatibilità, l’Assemblea ne prende atto. Sull’ordine dei lavori PANEPINTO. Chiedo di parlare sull’ordine dei lavori. PRESIDENTE. Ne ha facoltà. PANEPINTO. Signor Presidente, onorevoli colleghi, chiedo al Governo, qui rappresentato dall’assessore Spampinato, un impegno suppletivo su un tema che rischia di non essere più sotto il controllo del Governo regionale: la questione dei precari. So che ne hanno parlato altri, ne parliamo tutti, ma oggi più che mai, assessore Spampinato, a me pare che questa sia diventata una di quelle questioni di cui la deputazione siciliana nel Parlamento nazionale non parla più che per pudore, perché sa che non ha né la forza contrattuale né la proposta 11 XV LEGISLATURA 377 a SEDUTA 5 settembre 2012 Assemblea Regionale Siciliana per andare in deroga entro il 31 dicembre alle attuali norme che impedirebbero ai contrattisti di proseguire dall’1 gennaio 2013. Nonostante questo Parlamento abbia votato, settimane or sono, la legge-voto, a me pare che di tutto ci si occupi tranne di questo problema che io sintetizzo in dieci Fiat che chiuderebbero in Sicilia. Altre questioni rimangono aperte, di enorme, drammatica entità, che stanno inaridendo, impoverendo ancor più la Sicilia, ma sulla questione del personale che verrebbe meno negli enti locali, oltre che rappresentare un problema occupazionale, ventiduemila persone mandate a casa in un solo colpo, rappresenta qualcosa di veramente mostruoso, ma anche gli enti locali verrebbero messi in ginocchio perché non sarebbero nelle condizioni di offrire quei servizi e quelle attività che oggi si realizzano grazie alla presenza nei comuni, negli enti locali e nelle ASP di questo personale a contratto. Pertanto, Assessore, la prego, in queste giornate, di continuare a mettere il suo impegno, ma serve anche chiamare, in un momento ben preciso, i parlamentari siciliani, deputati e senatori del Parlamento nazionale, per chiedere loro che su questo tema, almeno per una volta, devono fare fronte comune e chiedere alla prossima occasione legislativa che il Ministro del lavoro, il Presidente del Consiglio vadano almeno a derogare a tutti quei parametri che altrimenti impediranno dal 1° gennaio 2013 il rinnovo dei contratti o la prosecuzione dei contratti. D’ASERO. Chiedo di parlare sull’ordine dei lavori. PRESIDENTE. Ne ha facoltà. D’ASERO. Signor Presidente, onorevoli colleghi, anch’io sottolineo la preoccupazione espressa dall’onorevole Panepinto perché, Assessore, il problema del precariato è un problema che rappresenta una bomba sociale. E giustamente questo problema è stato in tante occasioni ribadito. Dobbiamo pensare perché con la legge-voto, ma anche perché nel confronto col Governo ci sia la possibilità di riottenere un risultato che si pensi a quella che deve essere la nuova filosofia che tutti insieme dobbiamo sposar: un rapporto fra costi e servizi. Fare capire a questi signori, ormai diventati grandi, non più ragazzi, che c’è una necessità di rendere produttiva la propria partecipazione nelle attività lavorative e poi, in questa direzione, far capire a noi tutti che c’è una fase nuova. Però, il problema sociale va affrontato, l’aspetto relativo a quella che è la posizione di questa gente va difesa. Signor Presidente, mi permetto sottolineare un’altra grave emergenza. Lei forse avrà avuto modo di ascoltarmi in qualche altro intervento, noi abbiamo approvato una legge, la n. 25 del 2011, definita come legge per rispondere all’emergenza dell’agricoltura e pesca. Ma ancora quella legge, signor Presidente, onorevoli colleghi, non risulta applicata perché priva di decreti attuativi. E ancora peggio, per una parte che riguarda le cooperative sociali, per un’altra legge non c’è un decreto di attuazione, che l’IRCAC dovrebbe emanare. Noi, assieme a questa preoccupazione, vogliamo sottolineare che c’è un momento in cui le banche in generale stanno di fatto strozzando tutta la microimpresa che trovasi in difficoltà, ma in un momento di difficoltà con un’ulteriore riduzione di spazi di manovra, con un’ulteriore di concessioni di fidi e di sopravvivenza dal punto di vista finanziario sicuramente tutte le aziende si avvieranno al crollo. Questo è un grido di allarme che tutti insieme dobbiamo cogliere e che riguarda un problema di rapporto con le banche. Ma è possibile che noi come Governo regionale, come Assemblea, non possiamo far sentire la nostra voce al Ministero, al Consiglio dei Ministri? La Sicilia sta morendo e le banche fanno un’azione di mera burocrazia, mettendo tutte le aziende sul lastrico perché basta un rating di leggera flessione per invitare tutte le imprese a rientrare? Se non ci rendiamo conto che mentre noi parliamo la gente sta morendo, veramente non abbiamo capito niente!! 12 XV LEGISLATURA 377 a SEDUTA 5 settembre 2012 Assemblea Regionale Siciliana E allora, su questo tema, ritengo che ci sia una grande necessità: sollecitare l’IRCAC perché emani il decreto di attuazione e le cooperative possano procedere secondo quanto previsto dalla finanziaria all’anticipazione per avere in tal modo un momento di respiro. Pensare alla definitiva attuazione della legge n. 25 del 2011 che è molto importante. Avviare una richiesta di urgente sollecitazione tramite chi riteniamo opportuno dal punto di vista istituzionale - presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero del Tesoro, Banca d’Italia - perché l’emergenza Sicilia nel rispetto e nell’applicazione delle norme si tenga anche conto delle problematiche che in atto esistono. Diversamente, ci ritroveremo in un momento di grande esplosione di conflitti sociali. CARONIA. Chiedo di parlare sull’ordine dei lavori. PRESIDENTE. Ne ha facoltà. CARONIA. Signor Presidente, sono particolarmente lieta oggi di avere la presenza dell’assessore Spampinato perché proprio in materia di personale e di personale precario dei comuni che intendo intervenire, visto e considerato che, per ragioni regolamentari, non ci è concesso di poter votare ordini del giorno. Pertanto, in maniera molto schietta e avendo parlato con i lavoratori e la platea di coloro che oggi ascoltano e aspettano che questa Assemblea dia un impulso al Governo affinché si possa sanare - io lo definirei un grande errore - per non dire un grande peccato, l’occasione mancata che è stata l’ultima seduta dell’Aula, allorquando essa era nei pieni poteri e cioè quello di potere fare una variazione di bilancio, rassegno a queste mie considerazioni ciò che invece avrei scritto in un ordine del giorno, qualora fosse stato possibile presentare. Ritengo che la modifica al capitolo che riguarda il ‘Fondo unico del precariato’ vada fatta non soltanto perché viene incontro ad una esigenza vitale che è quella di garantire gli stipendi ai lavoratori del bacino, che non sono soltanto gli ASU, ma sono anche gli LSU, i PUC, i famosi lavoratori di 22.500, per i quali questa Assemblea ha chiesto con forza, attraverso una legge-voto approvata all’unanimità, la proroga al 2014 dei termini per potere procedere alla stabilizzazione. Ritengo che una modifica, seppure fatta in via amministrativa, all’interno di quelle che erano le disponibilità che durante quei febbrili giorni passati in Commissione abbiamo ritrovato, quei famosi 13 milioni di euro che non sono stati allocati più a nessuna delle cinque emergenze di cui in quella occasione si parlò, proprio perché così come qualcuno ha detto che sono tutte emergenze, ritengo che a questo comparto il Governo oggi debba dare un segnale. E il segnale arriva chiaro e forte nel momento in cui il capitolo del ‘Fondo unico del precariato’ viene ripristinato almeno in ragione dei 13 milioni che sarebbero sufficienti ed indispensabili per potere assicurare a tutti i lavoratori - parlo di 30 mila persone - il diritto ad avere lo stipendio, in alcuni casi il sussidio, perché sappiamo bene che i lavoratori ASU non sono neanche lavoratori, ma sono soltanto dei sussidiati. Inoltre, vorrei anche invitare il Governo a compiere un atto, che anche questo è un atto di buona volontà, che indichi una strada maestra al Governo che verrà: quello di predisporre un atto amministrativo - non mi sto impelagando su atti legislativi perché sono consapevole che noi non possiamo più approvare alcunché - che dia facoltà al Governo di modificare quella famosa circolare che frapponeva un invalicabile, che era quello della impossibilità alla mobilità dei lavoratori ASI presso enti della regione. Dico questo perché da parte dei lavoratori questo viene percepito come un segnale reale e forte di ciò che noi dobbiamo a questa gente, cioè un percorso di stabilizzazione e quindi non più di precarietà, che sarebbe estremamente importante. Questa gente non sarà mai stabilizzata, probabilmente continuerà a galleggiare di governo in governo, impegnata in attività socialmente utili senza poter godere di quelli che sono i diritti che un lavoratore dovrebbe avere. Mi riferisco al diritto alla maternità, al diritto ad una pensione, al diritto allo sciopero, al diritto alla malattia. 13 XV LEGISLATURA 377 a SEDUTA 5 settembre 2012 Assemblea Regionale Siciliana E proprio sul diritto allo sciopero mi vorrei soffermare per dire all’assessore che in queste ore si sta verificando qualcosa che non era mai avvenuto: i lavoratori ASI hanno costituito tra loro, dettato da una necessità, da una ragion d’essere, dei gruppi più o meno organizzati e spontanei, dei comitati che hanno chiesto appunto, sia a noi come deputati, ma anche al governo, di avere degli incontri, delle possibilità di confronto, e hanno purtroppo ricevuto da parte di alcune delle Amministrazioni nelle quali prestano la loro attività alcune note con le quali vengono in qualche modo, per così dire, messi in mora rispetto all’attività che viene prestata a singhiozzo, che viene prestata in maniera bianca proprio per protestare rispetto ad uno stato di cose che tutti conosciamo. Io credo che sia indispensabile che l’assessore dia una direttiva affinché le richieste che gli enti fanno nei confronti dei centri per l’impiego, che sono gli organi deputati a valutare una eventuale fuoriuscita dal bacino, quindi una punizione estrema, un comportamento di mancata prestazione, debba essere quanto meno valutata da un organo centrale, e mi riferisco al Dipartimento, perché in un momento come questo, in cui i lavoratori non si astengono dal lavoro perché vogliono fare i fannulloni ma perché stanno tentando una rivendicazione che porterebbe loro ad avere una contrattualizzazione, credo che la politica oggi debba farsi carico anche di regolamentare una disciplina molto attenta. Non dovrà accadere che, se un Comune fa la segnalazione al centro per l’impiego, quest’ultimo, in maniera automatica, così come potrebbe avvenire, faccia uscire questi lavoratori dal bacino, perché sembrerebbe incredibile che, dopo 15 anni - e mi avvio a concludere - potremmo avere dei lavoratori che hanno sempre svolto in maniera assolutamente pedissequa e leale un lavoro nei confronti dell’Amministrazione, hanno reso dei servizi e si potrebbero trovare dall’oggi al domani fuori solo perché un governo inadempiente non ha voluto trovare la soluzione che purtroppo la legge già stabilisce. Assessore, noi nel 2007 dovevamo procedere ad un crono programma approvato dalla giunta col quale si dava inizio al processo delle stabilizzazioni. Credo che questo tema sia estremamente importante, non ne faccio un argomento di campagna elettorale perché me ne occupo da anni, però credo che questi segnali, oggi, il governo li possa dare e non sono voli pindarici, sono degli atti amministrativi possibili. Chiedo che il governo lo faccia come atto di responsabilità - non me ne voglia l’assessore che chiaramente è da poco arrivato – dopo anni di irresponsabilità, rispetto ad un comparto che è quello del mondo del lavoro, che è stato totalmente abbandonato. I precari devono avere la possibilità, nel prossimo futuro, di non essere precari e di potere scegliere quando sono dentro le urne liberamente chi votare e come votare. PRESIDENTE. Assessore Spampinato se vuole, può utilizzare quest’Aula per dare qualche risposta. SPAMPINATO, assessore per la famiglia, le politiche sociali e il lavoro. Signor Presidente, onorevoli colleghi, più che volere mi sembra doveroso nei confronti dell’Aula, anche se in maniera un po’ atipica, dovere quasi rispondere a quattro - cinque rubriche contemporaneamente, viste le domande che mi sono state poste. Un po’ ve ne approfittate di questo assessore Spampinato, perché la premessa della maggior parte dei deputati è stata: “vista la presenza, ne approfittiamo”. Ma mi sembra doveroso istituzionalmente provare a dare delle risposte anche perché, rispetto alle ultime volte, qualche piccolo passo avanti credo sia stato fatto. La richiesta di risposta proveniente in forma maggioritaria dai colleghi parlamentari è quella di dare qualche prospettiva al mondo del precariato e tra le emergenze delle emergenze al mondo delle ASI. Onorevole Panepinto, noi prediligiamo, almeno io, più che fare i comunicati stampa e quindi dare la visibilità di un’azione che comunque c’è, provare a lavorare e a risolvere i problemi. Abbiamo fatto solo cinque giorni di vacanze, il resto lo abbiamo dedicato a questi temi, anche in considerazione del fatto che sappiamo, così come è stato più volte evidenziato, che il tempo è sostanzialmente scaduto. 14 XV LEGISLATURA 377 a SEDUTA 5 settembre 2012 Assemblea Regionale Siciliana L’onorevole Donegani, Vinciullo, il presidente Minardo, l’onorevole Caronia - che ha particolarmente a cuore questo tema e l’ha seguito - credo possano testimoniare che comunque il Governo è stato presente nel cercare di dare risposte concrete. Lo ricordava inizialmente il presidente Minardo, e in ultimo anche l’onorevole Caronia, che una soluzione l’avevamo trovata nella legge di variazioni di bilancio, facendo molti sforzi ed accantonando le somme necessarie, innanzitutto per far arrivare i lavoratori ASU a fine anno, per poter poi immaginare il passo successivo, che era quello di un percorso che speriamo possa portare loro, così come tutti gli altri lavoratori precari, ad una definizione della loro situazione. Purtroppo non è stato possibile discutere quella legge, e quindi non si è potuta adottare quella soluzione. Ma una soluzione alternativa è stata trovata: sono stati reperiti i fondi, però senza voler cercare di dare false illusioni ad un mondo che non può essere oggetto di speculazioni di natura politica, tanto meno può essere oggetto di false ipotesi, abbiamo un tema che blocca molte delle azioni del Governo che è quello del patto di stabilità. L’assessore all’economia, professore Armao, oggi non è presente in Aula perché alle 15.00 incontra il Ragioniere generale dello Stato per provare a risolvere questo problema, che ci darebbe la possibilità di sbloccare questo, così come altri problemi, tra i quali il trasporto per gli alunni. In questo momento il Governo, superando mille difficoltà rispetto al tema ASU, ma anche ai lavoratori precari degli Enti Locali, avrebbe trovato le risorse, ma dobbiamo necessariamente risolvere il problema del patto di stabilità per poter erogare queste somme. L’onorevole Vinciullo faceva riferimento anche ad un decreto emesso, ma non erogato, e il tema sostanzialmente è lo stesso. Quindi, senza voler ingenerare false aspettative, credo che risolto quel problema, riusciamo in tempi brevissimi a dare la possibilità agli ASU di pagare i mesi restanti di novembre e dicembre, per poter poi procedere alla fase successiva. Credo di avere risposto alle interrogazioni informali fatte da tanti colleghi, partendo dall’onorevole Donegani, dal presidente Minardo, dagli onorevoli Vinciullo, Apprendi, Panepinto. Devo ringraziare anche il Presidente dell’Assemblea, che è stato particolarmente attento a questi temi, che ci ha convocato in una riunione fatta “in maniche di camicia”, perché c’era veramente caldo, ringrazio i parlamentari nazionali con cui mi sono sempre confrontato, di tutti gli schieramenti, perché questo è un tema che non ha colore e cerchiamo, speriamo, di potere dare una prospettiva per la risoluzione dello stesso. Volevo rispondere anche all’onorevole Laccoto, che poneva giustamente anche il problema degli ATO, in conseguenza della bocciatura parziale degli ultimi disegni di legge, e il neo assessore Torrisi, appena insediato, si è trovato a dover gestire questa emergenza - che conosce tra l’altro bene perché vive un’esperienza di assessore comunale - e credo che abbia già immaginato una soluzione che potrebbe essere quella a cui faceva riferimento lo stesso onorevole Laccoto, l’emanazione di una circolare. L’onorevole Vinciullo rispetto il tema del CAS, parlava di gravi ritardi da parte del Governo. Nei giorni scorsi, dopo aver fatto tante sollecitazioni insieme al Commissario, la dottoressa Corsello, insieme all’assessore Vecchio e sfruttando competenze che avevo assunto in passato, abbiamo ottenuto da parte dell’ANAS l’approvazione dei progetti dell’8678 in via tecnica. Questo significa che nei prossimi giorni faremo ulteriori sollecitazioni - ma già li aveva fatti ieri lo stesso Presiedente della Regione direttamente al Presidente dell’ANAS, il dottore Ciucci - perché si possa arrivare all’approvazione, anche amministrativa, che possa sbloccare questi lavori particolarmente attesi da quella popolazione. A proposito delle circoscrizioni, ero presente in Aula a rappresentare il Governo ed ho dato il parere favorevole all’ordine del giorno perché condividevo come Governo, personalmente e professionalmente, l’iniziativa presa dal Parlamento. Quindi sarà onere mio sollecitare il Governo affinché, in omaggio anche delle prerogative previste dall’articolo 21 del nostro Statuto, possa provvedere a fare i dovuti passi giudiziari contro questo provvedimento del Governo nazionale. 15 XV LEGISLATURA 377 a SEDUTA 5 settembre 2012 Assemblea Regionale Siciliana Signor Presidente, concludendo il mio intervento vorrei fare una considerazione non da rappresentante del Governo, ma da parlamentare, anche se probabilmente arriva troppo tardi e forse non ce ne sarà l’opportunità, la possibilità - l’opportunità ci sarebbe - in questa legislatura, le dimissioni dell’onorevole Finocchiaro dalla carica di deputato regionale, carica assunta così come previsto dalla legge regionale in qualità di candidato presidente migliore tra i perdenti, ha evidenziato una lacuna legislativa che è quella di non aver previsto l’allora legislatore del 2001 - tra i quali c’eravamo io e il Presidente, quindi facciamo anche noi ammenda - l’ipotesi che si è verificata nelle elezioni del 2008 nel non prevedere legislativamente quale criterio si dovesse seguire nel caso si fosse verificata questa ipotesi o comunque una vacanza del seggio. Io in altre sedi avevo evidenziato questo tema, che non è chiaramente un argomento di competenza del Governo e poi mi sono “dilettato” anche a fare un’indagine personale nei confronti dei parlamentari, chiedendo se ricordassero secondo quale criterio si era arrivata alla risoluzione di questo problema. L’indagine ha prodotto risultati “divertenti”, quasi la totalità dei deputati interrogati non si ricordava quale era stato il criterio adottato che in quella occasione è stato l’applicazione per analogia dei criteri che servono alla ripartizione dei seggi del listino non utilizzati dalla maggioranza. Nulla quaestio perché vi è stata una decisione della Commissione Verifica poteri che poi è stata approvata dall’Assemblea, ma nella prossima legislatura forse ci potrebbero capitare anche le condizioni per cui questo criterio non si possa adottare. In conclusione la mia domanda - anche se capisco che c’è l’opportunità, ma probabilmente non ci sono i tempi - se non fosse utile e necessario poter approvare una modifica alla legge elettorale che preveda e regolamenti questa ipotesi. PRESIDENTE. Assessore Spampinato, sicuramente nella prossima legislatura sarà possibile fare tutto quello che sarà giusto e opportuno fare. Onorevoli colleghi, sospendo i lavori d’Aula per dieci minuti per la redazione e approvazione del verbale di questa seduta al fine di chiudere la sessione e, pertanto, la legislatura. (La seduta, sospesa alle ore 11.45, è ripresa alle ore 12.15) La seduta è ripresa. PRESIDENTE. Onorevoli colleghi, comunico che la Commissione per la verifica dei poteri, riunitasi in data odierna, non è stata nelle condizioni di procedere agli adempimenti conseguenti alle dimissioni dell’onorevole Giulia Adamo da deputato regionale, dimissioni di cui l’Assemblea ha già preso atto, per mancanza del prescritto numero legale. L’Assemblea ne prende atto. Invito il deputato segretario a dare lettura del processo verbale della presente seduta. LO GIUDICE, segretario f.f., dà lettura del processo verbale della presente seduta che, non sorgendo osservazioni, si intende approvato. PRESIDENTE. Onorevoli colleghi, con questo atto formale dichiaro chiusa la sessione e, pertanto la legislatura. La seduta è tolta alle ore 12.22 16 XV LEGISLATURA 377 a SEDUTA 5 settembre 2012 Assemblea Regionale Siciliana Licenziato dal Servizio Lavori d’Aula - Ufficio dei resoconti alle ore 15.00 DAL SERVIZIO LAVORI D’AULA Il Direttore dott. Mario Di Piazza Il Responsabile Capo dell’Ufficio dei resoconti dott.ssa Iolanda Carosel


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