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30/06/2010 - Enna. Consiglio provinciale “caldo” sul problema occupazionale
Enna. E’ stato prorogato di tre mesi, dopo una riunione- fiume del consiglio provinciale, il contratto dei 110 precari della Provincia regionale. Un tempo che dovrebbe essere valido per superare questo impasse e consentire al presidente della Regione, Raffaele Lombardo, di vincere questa battaglia, che in Sicilia interessa circa 23 mila persona. E’ stato un consiglio provinciale molto caldo, dove si è sfiorata la tragedia e la rissa in contemporanea, provocata da una cervellotica proposta del consigliere del MpA, Michele Cimino, che voleva la riduzione dei precari di quasi il cinquanta per cento con l’aumento delle ore di lavoro da 18 a 36, mentre qualche giorno prima, aveva sottoscritto un comunicato che difendeva tutti i posti di lavoro della Multiservizi, forse perché il presidente era un compagno di partito (Occhipinti). La proposta aveva provocato un’autentica rivoluzione da parte dei lavoratori presenti in aula, c’è stato un tentativo di aggressione nei confronti del consigliere ed uno degli operai si è sentito male ed è svenuto. E’ dovuta intervenire la Digos per riportare tutto alla calma. La proposta di prolungare di tre mesi il contratto è stata fatta dal consigliere Lorenzo Granata, che, carte alla mano ed azione diplomatica nei confronti dei funzionari Merlisenna e Guarrera, ha dimostrato che era possibile farlo. C’è stato un passaggio nel suo intervento dove evidenziava che c’erano due decreti di 532 mila euro e 436 mila euro per gli Lsu che la Regione aveva comunicato ma i cui soldi non erano mai arrivati, evidenziando che il deputato regionale del Pd, Elio Galvagno si sta battendo per risolvere il problema precari. A proposito di deputati regionali, Paolo Buscemi, consigliere del PD, ha attaccato violentemente i deputati regionali di centrodestra, Colianni e Leanza, dicendo che hanno lasciato solo il presidente Monaco e che non si sono mai interessati dei problemi della Provincia ennese. Paolo Buscemi è stato duro e critico nei confronti dell’amministrazione provinciale, dichiarandola priva di progettazione e programmazione, assente sui problemi importanti del territorio ed a pagare questa inattività sono stati solo ed esclusivamente i lavoratori, che sono l’anello debole. “La Provincia – ha dichiarato Paolo Buscemi – è continuamente oggetto di scippo da parte della Regione e dello Stato e nessuno riesce a difenderla. Tanti gli interventi da parte dei consiglieri e tutti in difesa dei posti di lavoro di un personale che è di vitale importanza per l’ente locale, sottolineando che non si tratta di problemi di appartenenza politica, ma di persone che sono necessari per il buon funzionamento della macchina amministrativa. I lavori del consiglio provinciale si erano aperti con il saluto dell’assessore all’agricoltura, Dario Cardaci, il quale si è dimesso per andare a ricoprire il ruolo di consigliere al comune capoluogo.
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