|
New
|
|
|
30/06/2010 - Formigoni: «Le aperture di Tremonti, una pezza peggiore del buco»
La manovra di Tremonti, ora all'esame del Senato, arriverà alla Camera entro il 9 luglio. Sarà a quel punto assegnata alle commissioni per 15 giorni e poi approderà all'esame dell'aula venerdì 23 luglio per essere approvata entro il 28, massimo il 29 mattina. A uno o due giorni, dunque, dalla scadenza del provvedimento, per consentire a Palazzo Madama una (eventuale) terza lettura sulle modifiche che dovessero essere introdotte da Montecitorio. É questo il cronoprogramma che attende la manovra nei prossimi giorni, deciso dalla Conferenza dei capigruppo della Camera.
Intanto, il presidente Vasco Errani ha convocato una seduta straordinaria della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome per domani, con all'ordine del giorno la manovra varata dal governo. Si discuterà delle aperture, messe nero su bianco, ieri sera, da uno degli 11 emendamenti presentati dal relatore della manovra e presidente della Commissione Bilancio del Senato, Antonio Azzollini (Pdl), che ha previsto una rimodulazione più flessibile dei tagli agli enti locali. Una misura stamane criticata dal governatore della Lombardia, Roberto Formigoni: «l'emendamento del Pdl - ha detto - è un pezza peggiore del buco».
Di parere opposto la presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, che ha parlato a margine dell'assemblea pubblica dell'Unione industriale di Napoli, in corso a Pozzuoli. «Mi pare - ha detto - che questa apertura, con le Regioni che possono scegliere dove e come tagliare, possa essere una cosa sulla quale mi auguro, e spero, ci possa essere un accordo tra Stato e Regioni».
Una partita importante si gioca, tra poco, al Senato, quando il ministro Tremonti incontrerà i senatori del Pdl per mettere a punto gli altri emendamenti da presentare alla manovra. Si aspetta, tra l'altro, il via libera al meccanismo che consente il recupero parziale del blocco degli scatti d'anzianità nella scuola. Stamane, anche, il ministro della Salute Ferruccio Fazio si era dichiarato ottimista sulla possibilita che la sanità possa essere esclusa dal blocco del turnover.
Tra le novità che sono arrivate ieri dal relatore Azzollini, c'è pure la norma che salva i precari della Sicilia e più in generale ammorbisce per le Regioni a Statuto speciale il tetto posto dal decreto legge ai contratti a tempo determinato. La proposta stabilisce che il limite fissato dalla manovra (pari alla riduzione del 50% rispetto al 2009 della spesa delle pubbliche amministrazioni per il personale a tempo determinato) possa «essere superato» seppure «limitatamente in ragione della proroga dei rapporti di lavoro a tempo determinato stipulati dalle regioni a statuto speciale, nonché dagli enti territoriali facenti parte delle predette regioni». La copertura viene individuata facendo ricorso «alle risorse finanziarie aggiuntive reperite da queste ultime attraverso apposite misure di riduzione e razionalizzate della spesa certificate dagli organi di controllo interno».
Critiche invece sulla possibile introduzione di un pedaggio sul Grande raccordo anulare a Roma. Per i cittadini della regione, ha dichiarato il governatore del Lazio, Renata Polverini, «il Gra è un tragitto di strada da percorrere per andare al lavoro o a scuola. Non è immaginabile un pedaggio». Più colorito il commento del sindaco della Capitale, Gianni Alemanno: «se qualcuno sul raccordo - ha dichiarato - mette qualcosa per far pagare il pedaggio vado io con la macchina e lo sfondo».
|
|
|
|
|
|
|
Motore di Ricerca
Newsletter
|
|