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13/11/2008 - SICILIA/LAVORO: INCARDONA A MINISTERO, NOSTRI CIG SIANO IN PROGETTO PARI
L'assessore regionale al Lavoro, Carmelo Incardona, ha incontrato a Roma il dirigente generale per le politiche di orientamento e formazione e per gli ammortizzatori sociali del ministero del Lavoro, Matilde Mancini, con la quale ha affrontato le questioni riguardanti la Formazione professionale, il precariato e i problemi del personale delle aziende siciliane in crisi.
''Ho chiesto - ha detto Incardona - l'inserimento nel progetto P.a.r.i. dei lavoratori in cassa integrazione e in mobilita' di aziende siciliane in crisi come Tecnosistemi, Telecom srl e Marketing sud, e la gestione del bonus occupazionale per il loro reinserimento nel mercato del lavoro, come concordato nei giorni scorsi con i sindacati, ottenendo la disponibilita' della dirigente. E' stato un incontro utile, nel corso del quale la dott.ssa Mancini ha dimostrato attenzione verso le nostre esigenze e disponibilita' ad ascoltare le nostre richieste''.
Incardona ha assunto l'impegno a firmare con il ministero la convenzione per l'attuazione in Sicilia del progetto Ar.Co.
(artigianato e commercio) che prevede percorsi di formazione e riqualificazione per il reinserimento dei lavoratori dei due comparti produttivi. Al ministero si e' parlato anche di precariato. L'assessore ha chiesto il rimpinguamento del capitolo del Fondo nazionale per l'occupazione su cui gravano i finanziamenti per i lavoratori socialmente utili stabilizzati dagli enti locali siciliani. E' stato affrontato anche il tema dei lsu che hanno sottoscritto contratti di collaborazione coordinata e continuativa con i comuni siciliani, in scadenza a dicembre, per consentirne la prosecuzione.
In materia di formazione professionale, infine, ''abbiamo avuto conferma - ha detto Incardona - che le indicazioni che abbiamo fornito per la predisposizione del bando per il piano formativo del 2009 sono in linea con le direttive del ministero, per una formazione piu' aderente alle reali esigenze di inserimento o di reinserimento nel mercato del lavoro di chi frequenta i corsi, e che il Fondo sociale europeo va utilizzato per riqualificare occupati e per sostenere formazione nelle imprese, per intervenire nel tessuto produttivo privato, l'unico in grado di offrire prospettive occupazionali vere''.
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