Menù









New

09/07/2010 - E BAGARRE SUI PRECARI NETINI , VAVLVO ATATCCA LA CGIL

Noto - Nella città barocca infuria la polemica sulla stabilizzazione dei precari impiegati al Comune. Mentre la Regione ha prolungato di un anno la durata dei contratti a tempo determinato per i precari siciliani, a Noto le parti discutono sul da farsi. Il sindaco Corrado Valvo, ha invocato “l’impegno di tutti per raggiungere l’obiettivo della stabilizzazione dei precari del Comune di Noto” ed ha attaccato la Cgil. “Con le affermazioni apparse in questi giorni sulla stampa – dice Valvo - il sindacalista della Cgil ha detto chiaro e tondo che l’impegno dell’amministrazione comunale e delle forze politiche di maggioranza, teso alla stabilizzazione dei 131 precari, non gli interessa ed anzi lo stesso appare contrario”. Poi il primo cittadino netino ha fatto una esortazione, non mancando di ammonire il sindacato: “Credo che questo sia il momento in cui tutti dobbiamo fare quadrato per permettere che si possa concretizzare un legittimo sogno e un vero diritto atteso da tantissimi anni e che tutti abbiamo il dovere di far si che si possa realizzare. Ed in questo protagonista deve essere anche il sindacato che ha il dovere morale di difendere e venire incontro ai diritti dei lavoratori”. Non si fa attendere la piccata risposta del sindacato che smentisce Valvo attraverso la viva voce di Corrado D’Amico: “Diciamo subito al sig. Sindaco ( perché i lavoratori lo sanno) che la FP-CGIL non è stata e non sarà mai contraria alla stabilizzazione del personale precario, che di questa problematica se n’è fatta carico da decenni e non sappiamo a quali affermazioni si riferisce e in quale giornale ha appreso tali notizie''. Nella nota il sindacalista conclude con un invito: “Sfidiamo pertanto il Sindaco a dimostrare subito coerenza fra quanto fin qui dichiarato per la risoluzione della problematica del precariato del Comune di Noto, visto che è in possesso delle risorse necessarie e non deve attendere ulteriori leggi Nazionali e Regionali, (come ha dichiarato nei vari incontri) producendo atti concreti che diano risposte adeguate alle legittime aspettative dei lavoratori. Infine invitiamo il Sindaco a non illudere le persone pressate dal bisogno sfruttando il famoso detto attribuito a Demostene che :” L’uomo crede vero ciò che desidera”. La vicenda assume toni politici quando ad intervenire è il movimento civico Noto Nostra, che parla di “disinformazione in grande stile” messa in atto dal sindaco Valvo. Riprendendo le parole del primo cittadino il movimento afferma: 1) “… nel bilancio, nella spesa per il personale, sono previste non solo le somme per i contrattisti ma anche quelle per l’aumento delle ore dei contrattisti fino a 20 settimanali.” – Falso come il sole a mezzanotte. 2) “…il comune di Noto è tra i pochissimi Comuni che hanno fatto di tutto perché si potesse procedere alla stabilizzazione di tutti i precari e non soltanto degli amici degli amici, come forse qualcuno avrebbe voluto”. Ma se persino i muri di Palazzo Ducezio sanno che la volontà del Comune di stabilizzare i precari è inscindibilmente legata alla volontà della Regione Sicilia di farlo, altrimenti “ghe ne minga!” Noto Nostra, infine, spezza una lancia a favore del sindacato: “Volendo commentare il botta e risposta con l’innominato sindacalista della Cgil, tutta questa manfrina sembra più da parte del sindaco un volere mettere le mani avanti e prepararsi a trovare un capro espiatorio per i propri fallimenti. Sarà, ma non ci risulta che alcun sindacalista si sia mai espresso contro la stabilizzazione dei precari, a Noto così come in qualsiasi altra parte della Sicilia. Forse è stato messo in discussione il metodo di procedervi scelto dall’amministrazione Valvo e le carriere fulminanti che si profilano, ma sul merito e sul metodo il sindacato è pienamente legittimato ad esprimere un parere? O no?” Mentre infuria la polemica, decine di lavoratori e di famiglie attendono che il loro sogno si realizzi, che dopo 20 anni di precariato possano stabilizzarsi, ma dovranno ancora attendere, per il momento un anno, poi chissà.


Motore di Ricerca


Newsletter