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12/07/2010 - Se al santo dei precari non crede più nessuno

AGRIGENTO - Ormai ai miracoli non ci credono più nemmeno loro, i precari. Infatti la veglia di preghiera organizzata per loro dai sindacati, davanti al Santuario di San Calogero. è stata praticamente disertata. Al co patrono di Agrigento si chiedeva l'intercessione per far sì che il precariato venga finalmente abolito trovando per tutti, ma sono molti a cercarlo, l'agognato posto fisso. Presenti una dozzina di lavoratori a tempo determinato. Forse la colpa è stata della canicola che anche ad Agrigento si fa sentire con temperature molto alte. A organizzare la veglia i sindacati Cgil Cisl e Uil. Una preghiera protesta contro una finanziaria che rischia di far perdere il lavoro, sia pure precario, a migliaia di siciliani e centinaia e centinaia di agrigentini. Presenti anche due sindaci Marco Zambuto e Michele Termini, rispettivamente primi cittadini di Agrigento e Campobello, entrambi del Pdl. In questi giorni ad Agrigento si svolge proprio la festa di San Calogero con i fedeli che portano in spalla di domenica alle 13, nelle ore di massimo calore, il pesante simulacro di un santo che ha la pelle nera. Al suo passaggio dai balconi sulla statua viene lanciato del pane. A questo patrono della città gli agrigentini attribuiscono diversi miracoli come testimoniano gli ex voto esposti all'interno del simulacro. Ma ora sembra che siano diminuiti coloro che decidono di affidarsi a San Calogero per trovare lavoro. (10 luglio 2010)


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