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14/07/2010 - Assunzioni, il Comune ci riprova

Non sono bastati i rilievi della corte dei Conti, così come la delibera consiliare del gennaio 2009: a palazzo delle Aquile ci riprovano. “Il Consiglio Comunale dispone per le società partecipate Amat spa, Amap spa e Amg energia spa, fermo restando che dovranno dimostrare i comprovati motivi gestionali ed operativi nelle more dell’approvazione di una delibera di modifica alla delibera n.1 del 15/01/2009 a poter operare in deroga a quanto stabilito nel capitolo afferente le indicazioni per le società collegate e partecipate fra i sotto elencati punti: divieto di nuove assunzioni di personale, restando obbligati alla procedura concorsuale di evidenza pubblica; divieto assoluto di avanzamenti di carriera, del personale in servizio, per tre anni; riduzione del 50% del lavoro straordinario”. Si tratta del testo dell’ordine del giorno presentato da Giulio Tantillo, capogruppo del Pdl al Comune di Palermo, che chiede di riaprire il bacino lavoratori delle ex municipalizzate per nuove assunzioni, scatti di carriera e straordinari. Ciò nonostante la delibera citata (del 15/01/2009) è stata adottata dallo stesso Consiglio comunale in seguito ai rilievi della corte dei Conti. Ora, si legge, “sono mutate le condizioni che hanno portato il Consiglio comunale all’approvazione della suddetta delibera”. Per il consigliere del Pd a palazzo delle Aquile, Davide Faraone, “l’ordine del giorno che prevede la possibilità di nuove assunzioni nelle aziende comunali, presentato dal Pdl, è carta straccia e serve solo ad alimentare attese e promesse per la prossima campagna elettorale”. “Siamo di fronte ad una operazione – continua Faraone – che è meramente di facciata. Mi dispiace essere stato l’unico consigliere a votare contro quest’atto. Pensare che un ordine del giorno, un atto dal valore molto relativo – aggiunge – possa cassare una delibera del 15 gennaio redatta sulla scorta dei rilievi posti dalla Corte dei Conti, per mettere argini alla situazione di crisi economica finanziaria del Comune, è una palese presa in giro”. Per Faraone “le situazioni di criticità delle aziende comunali non sono state affatto superate: quest’anno Amat chiuderà in passivo, i problemi di Amia li conosciamo tutti ed Amg, con la ‘trasfusione’ di azioni in Amia ha anch’essa un piede nella fossa”. “E’ un controsenso che il sindaco, – dice – sempre pronto a criticare gli atti del Consiglio Comunale, non abbia richiamato alle loro responsabilità i suoi consiglieri comunali”.


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