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16/07/2010 - Altro che precari da stabilizzare. Ciapi e governo pensavano ad assunzioni clientelari

“Se non fosse stato per l’intervento delle Sezioni Riunite della Corte dei Conti si sarebbe consumata, ai danni dei siciliani, la più grande operazione clientelare degli ultimi anni. Invece di destinare i fondi per l’occupazione e lo sviluppo economico o per avviare il processo di stabilizzazione dei 23 mila precari siciliani presso gli enti locali, settantacinque milioni di euro sarebbero stati destinati dal Governo, con l’avallo del CIAPI, all’assunzione di 500 persone. È chiaro che su questi fatti è necessario fare piena luce ed è indispensabile che il Parlamento proceda alla nomina di una Commissione di indagine”. A dichiararlo è Salvino Caputo, Presidente della Commissione Legislativa Attività Produttive dell’ARS che ha presentato un ordine del giorno per chiedere al Parlamento Siciliano la nomina di una commissione di indagine sulla gestione dei fondi comunitari destinati alla formazione. “E’ assurdo che – ha concluso Caputo – di fronte ad una preoccupate situazione di emergenza occupazionale e di crisi economica il Governo della Regione, invece di attuare una politica di incentivi per lo sviluppo sperpera il denaro pubblico con modalità di assistenzialismo e clientelare e non si preoccupa, invece, di risolvere il problema del crescente numero di disoccupati o del crescente numero di imprese che chiudono o del fatto che imprenditori e commercianti per salvare le proprie aziende o piccole attività sono costrette a ricorrere all’usura”. Commenti Inserisci questo articolo nel tuo sito: Categorie: Economia, Politica


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