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10/08/2010 - Il Tar dice sì alla stabilizzazione di 117 precari a palazzo S. Domenico
I 117 dipendenti precari del comune ritornano a vedere la luce. Il Tar di Catania ha infatti accolto il ricorso presentato dal comune di Modica perché venisse annullato il provvedimento con cui la commissione per la finanza e gli organici degli enti locali, istituita presso il Ministero degli Interni, aveva negato in sede di controllo l’approvazione delle misure di stabilizzazione del personale in servizio a palazzo S. Domenico. Grazie alla sentenza del Tar l’amministrazione potrà quindi assumere con contratto a tempo indeterminato con un monte orario di 12 ore settimanale le 117 unità interessate dal provvedimento.
I giudici del Tar hanno accolto i motivi del ricorso affidato dal sindaco Buscema ad Antonio Barone (nella foto), docente di diritto amministrativo alla facoltà di Giurisprudenza della Lum di Bari e direttore della scuola di specializzazione per le professioni legali.
«Si tratta di una sentenza storica –dice Antonio Barone- Per la prima volta in Italia si definiscono i poteri della commissione per gli enti locali. Il TAR Catania, infatti, ha evidenziato che il controllo centrale sugli atti degli enti «strutturalmente deficitari» non può più essere un controllo di «merito», ma deve sempre e comunque risultare ancorato a parametri oggettivi.
In caso contrario, la garanzia costituzionale dell’autonomia locale verrebbe irreparabilmente mortificata. Nei confronti del comune la commissione non si è limitata alla valutazione di parametri oggettivi quali il dato economico-finanziario o il rispetto del principio di legalità ma ha esercitato un controllo definito «irragionevole'', ''illogico'', ''arbitrario». La stabilizzazione dei precari , ha spiegato in sede di conferenza stampa l’assessore al bilancio Peppe Sammito, consentirà ora di procedere ad una rideterminazione della pianta organica.
Si potrà dunque dar via libera al concorso per 47 posti in pianta organica; di questi 25 sono per vigili urbani, 5 geometri, 4 amministrativi, 8 applicati,5 funzionari direttivi. La stabilizzazione del personale vuol dire anche che le 117 unità saranno ormai strutturalmente a carico dell’ente e quindi pagati con i trasferimenti dello Stato anche se la Regione, come avviene già, potrà concorrere alla colmatura delle ore contribuendo alla spesa per coprire le 36 ore settimanali. Dice il sindaco Antonello Buscema « E’ la conferma di un metodo di lavoro ormai avviato che ha come obiettivo il ritorno alla normalità ed all’equilibrio di bilancio».
Soddisfatti naturalmente i rappresentanti sindacali con Cisl e Cgil in prima linea. Per Salvatore Terranova, Cgil, «La sentenza mette fine al precariato e conferma la bontà della nostra linea»; per Bartolomeo Di Martino, Cisl,»Il sindacato ha visto giusto quando ha premuto perché fosse presentato ricorso. Siamo molto soddisfatti perché il personale potrà lavorare ora con serenità».
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