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02/09/2010 - Rosolini: Precari, si allungano i tempi
Rosolini Niente assunzione da stamattina, come preventivato dall’amministrazione comunale, per i precari della città.
A ritardare l’importante tappa nessun ostacolo burocratico, bensì ulteriori ritardi da parte della Regione, che ancora non ha firmato il decreto di finanziamento. Nonostante il secondo ritardo rispetto alle tappe previste dall’amministrazione – prima l’1 luglio ed ora l’1 settembre – la vicenda pare però destinata a concludersi in tempi brevi, probabilmente entro lo stesso mese di settembre.
«Abbiamo parlato con i funzionari della Regione- spiega l’assessore al Personale che oramai da mesi segue la vicenda, Giancarlo Santocono - e ci hanno rassicurato che la mancata firma niente ha a che fare con presunte irregolarità nella presentazione dei documenti da parte del comune, ma solo con tempi amministrativi che la Regione stessa ha. Il decreto di finanziamento, secondo le ultime notizie giunteci, dovrebbe comunque essere già pronto per la firma. Attendiamo solo la conferma ufficiale che dovrebbe giungere entro i prossimi quindici giorni».
Tre le categorie in cui i cosiddetti «precari» si suddividono in città: Puc, lavoratori di diritto privato e Asu.
I primi sono la fetta più consistente delle preoccupazioni politiche cittadine. Sono infatti 44, 34 dei quali di categoria B e 10 di categoria A.
Undici invece sono gli Asu, ex Lsu o lavoratori di utilità collettiva, per cui la Regione è l’Ente pagante, che sostiene il 100% del costo, mentre il Comune è l’Ente gestore.
Anche per gli Asu è stata inoltrata regolare richiesta di stabilizzazione. La Regione pare che anche lì abbia dato il benestare, come annunciato dal deputato regionale Gennuso, ma del decreto legislativo in questione i Comune non è stato ancora informato.
La terza categoria, quella dei lavoratori di diritto privato, si compone di cinque elementi ed anche per loro la vicenda «stabilizzazione» è del tutto in itinere.
Le comunicazioni tra il Comune e la Regione proseguono oramai da mesi e con ritmi incalzanti. Nonostante, però, le numerose rassicurazioni giunte da Palermo sulla regolarità dei requisiti presentati per la stabilizzazione, le certezze si fanno attendere.
«La Regione continua a prendere tempo- confermano l’assessore al ramo Giancarlo Santocono e il responsabile del setore Rosario Savarino- richiedendo incartamenti che già possiede. Ma noi non molliamo la questione».
Santina Giannone
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