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25/09/2010 - Regione, precari disposti a tutto per un posto fisso

di GIACINTO PIPITONE PALERMO. Ci hanno provato. Pur avendo un incarico di medio-alto livello, un centinaio di precari ha tentato di partecipare al concorso interno riservato alle categorie più basse dell’amministrazione che mette in palio il posto fisso. Una pioggia di domande irricevibili si è abbattuta sull’assessorato al Personale, che però le ha già scartate. Storie di precari Di funzionari pubblici che - ragiona Giovanni Bologna, direttore del Personale - avrebbero preferito guadagnare anche molto meno pur di avere il posto fisso. E avrebbero anche tollerato di scendere ai ranghi più bassi dell’amministrazione. La stabilizzazione con la formula della selezione (facilissima) interna è infatti prevista solo per i precari di categoria A e B: per intenderci, quelle in cui si trovano portieri e custodi mentre chi è in C e D oggi si occupa anche di procedimenti di grande importanza. Le domande di questi altri precari hanno contribuito a far alzare il numero di quelle previste in assessorato per il concorsone interno. Sono 4.900 i contrattisti di cui si prevede la stabilizzazione: dovranno svolgere prove molto semplici che vanno dal fare una fotocopia o un fax all’archiviazione di pratiche. E, per effetto dell’ultima Finanziaria, saranno stabilizzati. Un chance offerta a quanti hanno un contratto a tempo determinato e che sono entrati prima del gennaio 2009. Ma anche in questo caso - rileva Bologna - sono in tanti che pur non avendo i requisiti o essendo entrati dopo il gennaio 2009 hanno comunque fatto domanda. Tuttavia pure per questi precari la strada è sbarrata. «Abbiamo ampiamente superato le 5 mila domande - ha detto Bologna - e stiamo già scartando tutte quelle di coloro che non hanno i requisiti. La prima analisi da fare è che anche chi non aveva alcuna possibilità di essere ammesso al concorso ha comunque tentato la carta della disperazione». Concorso a ottobre Superata questa fase, l’assessore Caterina Chinnici ufficializzerà la data dell’esame: il 4 ottobre. Le prove andranno avanti a scaglioni fino a fine ottobre. A novembre scatterà la fase delle graduatorie e a fine dicembre verranno firmati i 4.900 contratti a tempo indeterminato. Stipendi in ritardo? Ieri intanto all’assessorato al Lavoro si era diffusa la voce che, per un problema tecnico nella procedura informatizzata, gli stipendi sarebbero saltati e i 3.800 dipendenti avrebbero dovuto attendere alcune settimane prima di incassare i soldi. L’allarme, lanciato da Marcello Minio e Dario Matranga dei Cobas- Codir, è stato però smentito da Bologna che ha garantito la puntualità delle buste paga. In pensione per errore Nella fase di riordino degli assessorati, che ha comportato la riassegnazione di tutti gli incarichi dirigenziali e il trasferimento di buona parte dei dipendenti, è stato anche commesso qualche errore. Sempre secondo i Cobas, all’assessorato al Lavoro è stata messa in pensione una dipendente precaria con appena 5 anni di servizio alle spalle invece di un collega con 40 anni di anzianità e con un contratto a tempo indeterminato: «E a questo punto - hanno concluso Matranga e Minio - la beffa è che il dipendente anziano risulta assente ingiustificato mentre la collega più giovane è andata regolarmente a lavorare ma non ha ricevuto lo stipendio». La funzionaria si sarebbe accorta dell’errore proprio quando non ha visto accreditato lo stipendio. Ma anche in questo caso Bologna assicura che si tratta di svista a cui si porrà rimedio con facilità.


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