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28/09/2010 - Consiglio Comunale Siracusa: approvato atto di indirizzo sulla questione precari. Entro il 31 dicembre la stabilizzazione
Con un voto all’unanimità, il consiglio comunale ha approvato ieri sera un atto di indirizzo sulla questione precari che porterà, entro il 31 dicembre prossimo, alla stabilizzazione dei 212 contrattisti e alla stipula di contratti di diritto privato con i circa 75 Lsu e Asu. Nel documento sono confluiti i due atti di indirizzo presentati da Giancarlo Garozzo, per l’opposizione, proponente la seduta di ieri, e da Marco Mastriani, per la maggioranza. Visti i punti di contatto tra le due proposte, il presidente del consiglio comunale, Edy Bandiera, accogliendo le sollecitazione dell’assemblea, ha concesso una breve sospensione dei lavori per consentire la stesura del nuovo documento. Respinta a maggioranza , invece, una proposta di Ettore Di Giovanni per l’istituzione di una commissione speciale per la monitoraggio delle procedure.
La normativa in vigore consente che la stabilizzazione dei contrattisti possa avvenire solo con l’applicazione delle categoria A e B1, ma l’assise ha impegnato l’Amministrazione a seguire due soluzione: aumentare le attuali 20 ore settimanali per lavoratore nell’ambito dei vincoli di bilancio e in un contesto generale di razionalizzazione della spesa per il personale; studiare una determina del comune di Modica che ha consente, a chi ne ha titolo, di ottenere la categoria C attraverso un corso-concorso. Infine, l’Amministrazione informerà la quinta e la sesta commissione consiliare sull’iter del provvedimenti.
Il dibattito è stato basato su un intervento del sindaco, Roberto Visentin, che ha fatto il punto sullo stato delle trattative con i sindacati e sulle norme in vigore. Visentin ha evidenziato come il problema principale da evitare sia lo sforamento del patto di stabilità, di cui oggi si deve tenere conto per le spese legate al precariato, e come si stia definendo un percorso, assieme ai sindacati, tenendo conto alcuni vincoli.
I principali per i contrattisti sono: rispetto del patto di stabilità (la spesa per il precariato viene computata); possibilità di stabilizzare senza concorso entro il 31 dicembre ma solo applicando le categorie A e B1; occorre che ci siano i posti in pianta organica, ma dal gennaio del 2011, oltre ai concorsi, è imposto il limite di spesa del 20 per cento della somma risparmiata con la cessazione dei rapporti di lavoro dell’anno precedente; oggi il rapporto tra la spesa per il personale e il totale della spesa corrente è del 50 per cento ma dal gennaio del 2011 scenderà al 40 per cento. Poi il sindaco ha voluto dare un’ulteriore speranza chiarendo che il piano cui pensa l’Amministrazione, tenendo conto delle previsioni di pensionamento e degli aiuti della Regione, consentirebbe comunque l’assorbimento del precariato entro i prossimi 5 anni.
Per gli Asu, ha aggiunto il sindaco Visentin, si è può procedere solo con i contratti di diritto privato, che sono a carico del Comune e, quindi, incidono sul patto di stabilità. C’è un finanziamento regionale che va utilizzato entro l’anno, che ammonta a 800 mila euro e che consentirebbe una copertura per un massimo di due anni. Sull’ipotesi di aumento dell’orario di lavoro, il sindaco Visentin ha chiarito che sarebbe a carico del Comune, perché non si potrebbe utilizzare il finanziamento regionale, e perciò inciderebbe sul patto di stabilità.
“Questa è la situazione - ha concluso il sindaco Visentin – e queste sono le difficoltà ma non intendiamo sottrarci alle nostre responsabilità. I cosiddetti precari sono una parte indispensabile della macchina amministrativa e non è più possibile che dopo tanti anni di lavoro, in qualche caso anche 20 anni, debbano restare in una costante situazione di incertezza”.
In rappresentanza dei precari, il presidente Bandiera ha dato la parola a Paolo Cardile, che si è soffermato sulle difficoltà vivere con bassi salari e con un futuro incerto, soprattutto per quei cinquanta lavoratori che hanno una famiglia da mantenere.
Poi sono intervenuti Giancarlo Garozzo e Marco Mastriani per illustrare i rispettivi atti di indirizzo. Garozzo ha puntato il dito sugli errori commessi in passato con la decisione di istituire le agenzie, che poi sono state cancellate, e ha indicato nella spesa per i dirigenti i capitoli da cui prendere i soldi per i precari. Per Mastriani, invece, la soluzione del problema dei precari è “la priorità assoluta” che l’Amministrazione deve affrontare.
Ettore Di Giovanni, oltre a proporre l’istituzione della commissione speciale, ha evidenziato i punti di contatto tra i due atti di indirizzo invitando alla sintesi; sulla stessa linea anche Sebastiano Di Natale, e Salvo Sorbello si è detto contrario alla commissione speciale, “che sarebbe un ulteriore costo”, mentre ha appoggiato l’ipotesi dell’atto di indirizzo comune. “Non si può più fare demagogia – ha detto –. Occorre una precisa assunzione di responsabilità da parte del Consiglio e dell’Amministrazione”.
Nella sua replica, il sindaco ha risposto alle affermazioni di Garozzo, evidenziando che le agenzie per i precari erano state approvate dal consiglio comunale e che il loro scioglimento è stato causato dalle riforma della normativa di riferimento.
Quindi, una breve pausa per la stesura dell’atto di indirizzo e le votazioni finali.
siracusanews.it
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