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30/09/2010 - “Ex Pip, garantiremo assoluta trasparenza”
Davanti al dubbio della compravendita di posti di lavoro, perché la Regione non blocca temporaneamente le procedure di assunzione degli ex Pip in attesa di fare chiarezza? Livesicilia si è posta questa domanda e ha cercato una risposta nella politica. Ma ieri è stato soprattutto il giorno della fiducia al governo nazionale e anche il governatore Lombardo si trovava a Montecitorio. Così abbiamo cercato l’assessore al ramo, Andrea Piraino, il quale non si è ancora insediato ufficialmente e per questo non può essere chiamato in causa. Dunque, ci siamo rivolti all’unico interlocutore possibile in questo momento, Patrizia Di Liberti, dirigente regionale del dipartimento al Lavoro, che ha seguito l’intera vicenda degli ex Pip e che in questi giorni è impegnata tra il disbrigo delle pratiche burocratiche e la responsabilità amministrativa della vicenda.
Livesicilia.it
Patrizia Di Liberti, in assessorato siete al corrente delle indagini sulla compravendita dei posti di lavoro?
“Sì, ho letto sul vostro giornale”.
Cosa pensate di fare?
“Quando già l’onorevole Caputo ha sollevato determinati sospetti, abbiamo provveduto a convocare un tavolo tecnico”.
Quando vi siete riuniti?
“Lunedì scorso, qui in assessorato”.
E cosa avete deciso?
“Abbiamo istituito un ufficio ad hoc, un unico sportello per lo svolgimento delle pratiche burocratiche. Abbiamo chiesto al Comune di Palermo di trasmetterci la lista coi nominativi degli ex Pip e così è stato. E poi io personalmente ho rilasciato delle dichiarazioni a un quotidiano spiegando che l’unica procedura per iscriversi all’associazione Social Trinacria è quella”.
Credete che basti?
“Le ripeto: i nostri collaboratori hanno gli elenchi ufficiali. Se il nome di chicchessia non è inserito negli elenchi del Comune, non si procede, le uniche persone che possono presentare la documentazione, l’allegato A e l’allegato B, sono le persone inserite nella lista ufficiale. Tutto questo è fatto a garanzia di trasparenza assoluta e dovrebbe essere da esempio per bloccare la compravendita. Più gli organi di stampa pubblicizzeranno le uniche procedure consentite, minori saranno i rischi”.
E se la compravendita continuasse lo stesso? Trattandosi di una questione grave, non sarebbe opportuno bloccare l’intera procedura?
“L’unico mezzo che ho a disposizione è la trasparenza, con l’aiuto dei mezzi d’informazione. Per il resto, la compravendita, le indagini della Digos… sono solo voci e notizie di stampa. Io non ho in questo momento una lettera del Presidente, dell’Assessore, dell’Assemblea, del Prefetto, della Digos. Senza ufficialità, noi proseguiamo nel nostro lavoro”.
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