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01/10/2010 - “Nella vicenda dei Pip è mancata l’etica”
1 ottobre 2010 - Ma chi glielo fa fare a infilarsi in questa rogna tra indagini della magistratura, denunce di compravendita di posti di lavoro e tanto altro ancora?
Inizia così una lunga chiacchierata con Gioacchino Lavanco professore ordinario di psicologia delle Comunità dell’Università di Palermo, branca che si occupa di progetti sociali, presidente della Social Trinacria.
“Me lo fa fare la mia etica e il mio senso di servizio – dice il professore – Ognuno ha un obbligo di servizio. Se uno sceglie di fare solo le cose gradevoli e piacevoli, chi fa le cose sporche? Io sono un dipendente pubblico per me l’etica ha un valore altissimo. L’etica in tutta questa vicenda è la cosa che è mancata di più.
Una bella rogna?
Sgombriamo il campo da questo equivoco. Queste persone, 3250 padri e madri di famiglia, non sono a caccia di un sussidio. Sono persone che vogliono lavorare con dignità. Vogliono una prospettiva di futuro. Spetta poi alle amministrazioni in cui andranno a svolgere la loro attività rendere concrete queste aspirazioni. Faccio un esempio. Se vengono impiegati e non vengono sollecitati, controllati, tutto questo lavoro sarà inutile. Le amministrazioni che presenteranno i progetti dovranno trasformare queste persone in capitale sociale.
In quali settori verranno impiegati?
Verranno inseriti in quelle amministrazioni che presenteranno un progetto articolato di impiego. Università, Sanità, Giustizia, Comuni e realtà del privato sociale e associazioni di volontariato. Non nelle scuole perché non si possono impiegare i soldi regionali per pagare le deficienze dello stato. Quest’ultima è una mia idea ne parlerò presto con il presidente Lombardo. Intanto sto realizzando una mappatura delle competenze di questi lavoratori partendo dall’idea che tutti hanno diritti e doveri. Tra loro ci sono artigiani. C’è un mondo che nessuno fino adesso ha scoperto.
Non mi dica che non ha pensato alla vicenda della compravendita dei posti, e alle inchieste della procura?
Quando ho accettato non ho pensato che sia uno scherzo organizzare il passaggio dei 3250 lavoratori dalla Spo ai progetti presentati dalle amministrazioni. Sono sulla posizione che non si possono tollerate illegalità. Chi ha elementi reali, come ha detto il presidente Lombardo, faccia le denunce. Contro l’illegalità l’unico antidoto è la trasparenza. Stiamo lavorando da subito sulla tipologia del contratto. Vanno responsabilizzate le amministrazioni sull’orario di lavoro e sul loro impiego per rendere tutto visibile. Con lo sportello unico si evita la compravendita dei voti. Non solo, ma nell’associazione Trinacria non devono transitare quattrini. Questa associazione deve avere anche un management leggerissimo. Mi hanno detto che la Spo aveva 95 impiegati. Se è così erano un po’ troppi.
Quali sono i tempi per il passaggio alle amministrazioni?
Io dico prima possibile sarebbe il massimo. Poi mi rendo conto che ci vorrà del tempo. Pensi che il Comune di Palermo non ha presentato un progetto. L’Università non ha presentato un progetto. Dovrò incontrarli e nella massima cordialità con queste amministrazioni dovrò convincerle a predisporre presto le documentazioni. Non sarà un lavoro semplice e facile. Ma dalla mia parte ho il mio senso civico e la mia etica a guidarmi.
Tags: lavanco, Pip, social trinacria
Categorie: Cronaca
http://palermo.blogsicilia.it/nella-vicenda-dei-pip-e-mancata-letica/6760/
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