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25/11/2010 - L'esercito dei 22.500 precari siciliani marcia verso l'assunzione a tempo indeterminato - commenti

I circa 22.500 precari che lavorano nei 390 comuni siciliani potrebbero presto ottenere l'assunzione a tempo indeterminato. Il governo regionale ha messo a punto la prima bozza di un disegno di legge che dovrebbe arrivare in aula entro l'anno, aprendo una ''finestra'' legislativa nella sessione di bilancio. L'iniziativa è stata presentata dal governatore Raffaele Lombardo, il quale ha anche annunciato che l'amministrazione anticiperà 220 milioni di fondi Fas per l'apertura di cantieri lavoro nei Comuni, che impegneranno circa 40 mila persone. Dopo l'assunzione, decisa lo scorso giugno, di 4551 precari in forze alla Regione, adesso è il turno degli enti locali. Per ottenere la stabilizzazione, i lavoratori in 10 anni (la data limite è il 31 dicembre 2009) devono aver lavorato nella pubblica amministrazione per almeno 8 anni. ''Non spenderemo un euro in più - ha detto Lombardo -. Inoltre, a partire dalla stabilizzazione dei precari, i Comuni dovranno riorganizzarsi seguendo parametri virtuosi e dovranno bloccare le assunzioni''. Attualmente la Regione contribuisce al pagamento dei precari degli enti locali per una quota che va dall'80% al 90%. L'apporto rimarrà inalterato per 10 anni, al termine dei quali i Comuni avranno interamente a carico l'onere del personale, che non potrà incidere per oltre il 40% sull'intero ammontare della spesa corrente. ''La bozza del ddl - ha detto Lombardo - è la prima tappa dell'iter legislativo. Oggi si riunisce per un primo esame la V commissione dell'Ars, ed è chiaro che dobbiamo interloquire con il Commissario dello Stato per evitare di formulare una legge che si presti a essere impugnata''. L'occasione per esporre i contenuti del ddl, è stato l'incontro che Lombardo ha avuto a palazzo d'Orleans con i sindaci del Palermitano e del Trapanese, insieme all'assessore al lavoro Andrea Piraino, agli Enti locali Caterina Chinnici, e al parlamentare dell'Mpa Lino Leanza. “Emendare il ddl già passato all'esame delle commissioni di merito all'Ars con le modifiche previste nel testo presentato questa mattina dal presidente Lombardo”. E' questa la richiesta che Cgil e FP Cgil Sicilia hanno fatto questa mattina al presidente della Regione Raffaele Lombardo dopo la presentazione alle organizzazioni sindacali del disegno di legge denominato “Misure urgenti per l'occupazione” e contenente norme per la stabilizzazione dei lavoratori precari delle amministrazioni pubbliche siciliane. La proposta è stata accolta dal presidente Lombardo e sarà al centro di un nuovo incontro già convocato per martedì prossimo. “La Cgil – dicono Michele Pagliaro della segreteria Cgil Sicilia e il segretario generale di Fp Cgil Sicilia, Michele Palazzotto – riservandosi di presentare eventuali osservazioni ha chiesto a Lombardo, però, di accelerare l'iter legislativo emendando il disegno di legge già approvato nelle Commissioni competenti all'Ars con le modifiche previste dal ddl presentato questa mattina”. Un modo per “evitare il riavvio delle procedure di verifica presso tutte le Commissioni competenti. Anche perché con l'allungamento dei tempi, il rischio è di incorrere nelle norme restrittive in fatto di assunzioni che entreranno in vigore a partire dal 2011”. Il testo di ddl presentato oggi dal governo prevede, a grandi linee, un percorso di stabilizzazione analogo a quello che è stato avviato dall'amministrazione regionale nelle categorie A e B e consente agli enti locali che attiveranno i processi di stabilizzazione, di usufruire di contributi erogati dalla Regione per venti anni. In questo modo, sarà la Regione a farsi carico del rispetto delle regole sul patto di stabilità. ''E' presto per dare una valutazione sul disegno di legge governativo per la stabilizzazione dei circa 30mila precari siciliani''. Lo dice Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia che aggiunge: ''Occorre sapere se questi interventi siano in linea con le indicazioni sollevate dal commissario dello Stato. Non possiamo rischiare di trovarci nella stessa situazione dello scorso anno, quando finimmo sotto la sua scure. La Regione deve garantire che tutti gli interventi siano efficaci per dare stabilità ai lavoratori''. “La stabilizzazione dei precari degli enti locali era, e rimane, uno degli obiettivi del PD siciliano, perciò apprezziamo la volontà del governo di procedere in questa direzione”. Lo dice Filippo Panarello, vicepresidente della commissione Lavoro all’Ars, a proposito del ddl che riguarda 22.500 precari, illustrato oggi dal presidente della Regione, Raffaele Lombardo. “L’impianto del disegno di legge è condivisibile, anche perché recupera i contenuti del testo varato dalla quinta Commissione. Ci auguriamo – continua Panarello - che possano essere definiti positivamente tutti gli aspetti giuridici e normativi che riguardano il provvedimento, per rendere possibile il superamento della stagione del precariato in Sicilia, sia nell’amministrazione regionale che per quel che riguarda gli enti locali e gli enti sottoposti a controllo e vigilanza da parte della Regione”. “È giusto che i precari storici degli enti locali siciliani siano stabilizzati, ma è altrettanto indispensabile garantire che in futuro nelle pubbliche amministrazioni si entri solo per concorso”. Lo afferma Livio Marrocco, capogruppo di Fli- Sicilia all’Ars, a proposito del disegno di legge annunciato da Raffaele Lombardo per stabilizzare i circa 22.500 precari che lavorano nei 390 comuni siciliani. © Riproduzione riservata http://www.siciliainformazioni.com/giornale/cronacaregionale/110362/lesercito-22500-precari-siciliani-marcia-verso-lassunzione-tempo-indeterminato.htm


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