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01/12/2010 - Sui precari è scontro in commissione

Vecchio e nuovo potere alla resa dei conti, tra i corridoi di palazzo dei Normanni. Il clima accesso è stato registrato questa volta in commissione Bilancio, riunita nel corso della mattinata per l’esame del disegno di legge sulla proroga dei contratti a tempo determinato dei precari della Regione. Ad accendere la miccia sarebbero stati Pdl e Pid che, occupando ormai i banchi dell’opposizione, avrebbero assunto posizioni ostruzionistiche, impantanando l’iter del provvedimento su cui il governo si gioca una partita politica importante. Per superare il muro contro muro, sarebbe stato deciso di spostare la discussione in commissione Lavoro, dove c’è già un ddl che affronta il tema del precariato, immediatamente convocata in queste ore. Le norme all’esame della II commissione verrebbero presentate in V commissione sotto forma di emendamento dal governo, in modo da accelerare l’iter. A presiedere la commissione sarà uno dei due vice presidenti, Totò Lentini (Udc) o Filippo Panarello (Pd), in sostituzione di Fausto Fagone (Pid), sospeso ieri dall’Ars dopo l’arresto nell’ambito dell’inchiesta Iblis di Catania su mafia e politica. Ma si tratta di una soluzione al centro di frenetiche trattative di palazzo per la portata del provvedimento che riguarda migliaia di precari della Regione, degli enti pubblici e delle amministrazioni locali. La partita tra maggioranza e opposizione è più che mai aperta. Tant’è che per le 15.30 è stata convocata la conferenza dei capigruppo, la seconda in 24 ore, sul calendario dei lavori. Ieri i capigruppo avevano stabilito l’apertura di una finestra legislativa alla sessione di bilancio proprio per l’esame del ddl sui precari. La norma, secondo le previsioni, dovrebbe essere incardinata nel pomeriggio a Sala d’Ercole, l’esame del testo è previsto per domattina. Attorno al ddl sui precari, maggioranza e opposizione stanno cercando di serrare le fila: da sempre il bacino del precariato rappresenta un volano di consensi per tutti i partiti, in particolare per chi ha gestito la Regione negli ultimi dieci anni.


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