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07/12/2010 - Nuove prove di posto fisso per 22.500 precari siciliani

È atteso per oggi pomeriggio l'approdo nell'aula dell'assemblea regionale del nuovo salva-precari degli enti locali siciliani, dopo il tentativo andato a vuoto in estate. Il lavoro in commissione ha infatti trasformato un disegno di legge che prevedeva la sola proroga dei contratti, per arrivare a una vera e propria stabilizzazione sull'esempio di quella appena avviata per i 4.800 precari della regione. Al centro della partita ci sono 22.500 lavoratori con contratti atipici nei comuni dell'Isola, in genere oggetto di proroghe che si prolungano da decenni. Il loro ingresso a pieno titolo negli organici è diventato un cavallo di battaglia del presidente Raffaele Lombardo, e sta incendiando le polveri nella già accesa polemica politica siciliana. Giuseppe Castiglione, esponente di punta del Pdl che ha rotto con il governatore sostenuto da una nuova maggioranza con il Pd, in un'intervista alla «Sicilia» ha accusato ieri Lombardo di «portare al fallimento i comuni siciliani», caricandoli di una nuova spesa di personale. «La stabilizzazione non costa un euro in più – ha sostenuto, invece, il governatore –, ma offre una certezza a chi già da anni lavora nei comuni e permette l'erogazione dei servizi». L'accelerazione sui precari non è piaciuta nemmeno al presidente di Confindustria Sicilia, Ivan Lo Bello, perché «mentre si ritiene urgente solo la stabilizzazione, la regione continua a frenare sugli interventi per lo sviluppo come la legge sulla semplificazione». Nonostante l'appoggio della giunta regionale, l'esito della partita non è ancora scontato. Nei giorni scorsi il presidente dell'assemblea Francesco Cascio (Pdl), che già in estate si era opposto alle stabilizzazioni e aveva rischiato lo scontro fisico con la piazza, ha ribadito i «problemi di copertura» del progetto. Il tentativo estivo, inoltre, si era infranto contro il «non possumus» da parte del commissario di governo, e bisognerà vedere nei dettagli il nuovo provvedimento per capire come superare le obiezioni che hanno stoppato il primo. Sui sindaci della Sicilia pesa anche in modo particolare il blocco del turn over scritto con la manovra correttiva, che in generale permette di sostituire solo una persona ogni cinque uscite e blocca qualsiasi tipologia di contratti dove la spesa per il personale supera il 40% della spesa corrente. Guarda caso, secondo le ultime rilevazioni della Corte dei conti, la Sicilia è l'unica regione in cui la media dei comuni supera questo livello, segno che lo stop totale alle assunzioni dovrebbe colpire la maggioranza dei sindaci. A complicare i pronostici c'è anche l'agitazione politica ormai tradizionale a Palazzo dei Normanni. Sempre per oggi, Pdl, Popolari d'Italia e Forza del Sud di Gianfranco Micciché hanno annunciato una mozione di sfiducia contro Lombardo. ©RIPRODUZIONE RISERVATA http://www.ilsole24ore.com/art/norme-e-tributi/2010-12-06/nuove-prove-posto-fisso-232347.shtml?uuid=AYOQJipC


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