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07/12/2010 - Precari, all’Ars primo sì alle proroghe annuali
PALERMO. Da ieri ci sono anche le stabilizzazioni dei precari storici della Regione nel testo che in realtà era nato solo per le proroghe. In commissione Bilancio all’Ars è stato approvato un articolo che permette di dare il posto fisso a varie categorie.
Di sicuro potranno beneficiarne i 29 della sala operativa della Protezione civile e i loro 288 colleghi impiegati in altri ruoli sempre alla Protezione civile. Potrebbero avere la stabilizzazione anche i 93 in servizio all’assessorato regionale al Territorio (Via-vas, Pon-Atas), i circa 200 ex Agenzia per i rifiuti e i circa 150 dell’Agenzia per l’ambiente. La formulazione permetterebbe di stabilizzare anche i dipendenti di enti collegati, come l’Esa (500 trattoristi), o perfino delle società partecipate. Condizionale d’obbligo, perchè il testo approvato in commissione Bilancio è già pericolante: tecnicamente prevede di prolungare fino a tutto il 2011 il termine per le stabilizzazioni fissato dal decreto Brunetta (e già scaduto). Il testo nazionale prevedeva inoltre che potessero avere il posto fisso solo coloro che hanno avuto un contratto entro il 31 dicembre 2008, la norma siciliana parla del 31 dicembre 2009. Può una legge dell’Ars correggere una norma nazionale? In molti ieri - sottovoce - hanno dato per scontata l’impugnativa del commissario dello Stato. E anche l’assessore Gaetano Armao, noto giurista, ha rinviato il proprio commento.
In questo modo ha comunque compiuto un altro mezzo passo in avanti il disegno di legge sui precari. Dopo il varo, scontato la settimana scorsa, in commissione Lavoro, la prima parte del testo ieri è passata in commissione Bilancio. Il via libera è arrivato solo sulle norme che riguardano le proroghe annuali: previste anche per i circa 6 mila dei consorzi di bonifica, per 90 ex Asu sfuggiti alle recenti stabilizzazioni e per 9 ex contrattisti in servizio alla vecchia struttura dell’emergenza rifiuti. Costo dell’operazione: 57 milioni. Via libera anche alle proroghe per i dipendenti del Cefpas. Il testo è stato approvato anche con i voti del Pid, come ha sottolineato Nino Dina. Mentre il Pdl si è astenuto.
Sommerso da oltre 50 emendamenti, è slittato invece a oggi l’esame in commissione della seconda parte, quella sulle stabilizzazioni negli enti locali (23.300 gli Lsu interessati). Il governo ha annunciato ieri una riscrittura. Ma sono tante le categorie che pressano per entrare nel testo sulle stabilizzazioni. Ieri sotto l’Ars hanno protestato alcuni dei 6.500 ex Lsu chiamati «331» (dal nome di una legge che li ha creati). Si tratta di personale che non ha contratto e percepisce circa 500 euro di sussidio (che costa alla Regione 36 milioni), a volte anche stando a casa perchè i Comuni non hanno i soldi per cofinanziare la loro immissione in servizio. Marianna Caronia (Pid) ha presentato un emendamento per la loro contrattualizzazione: «Costerebbe 10 milioni in più ma permetterebbe di impiegarli invece di tenerli a casa a carico della Regione. Inoltre, ho previsto che possano essere messi in mobilità e impiegati anche in enti diversi dai Comuni». Il Pdl, con Fabio Mancuso, ha presentato un controdisegno di legge sulle stabilizzazioni rilevando che il testo del governo non è applicabile perchè i Comuni non hanno le piante organiche nè i fondi per stabilizzare.
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