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17/12/2010 - INTERVENTO DELL' ON CARONIA ( PID ) NELLA SEDUTA DELL' ARS DEL 14/12/2010
CARONIA. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
CARONIA. Signor Presidente, stamattina è stato presentato il subemendamento 4.35.1
all’emendamento 4.35 del Governo, che ha come obiettivo la possibilità di inserire anche i soggetti
di cui alla lettera b) della legge n. 16 del 2006 che non sono altro che i soggetti della Legge 331 e
della 380. Di questo argomento si è ampiamente dibattuto in seno alla Commissione competente, la
Commissione ‘Lavoro’, ed il Governo, in una prima stesura, aveva anche in qualche modo
contemplato una norma che parlasse di questi soggetti.
A seguito della discussione in Commissione ‘Bilancio’ si era convenuto che la riscrittura del
Governo avrebbe in qualche modo contemplato anche la presenza di questi soggetti. Oggi non
troviamo nulla nel testo del Governo, ecco perché abbiamo ritenuto opportuno inserire questa norma
che, peraltro, avendo avuto modo di vedere gli emendamenti aggiuntivi è stata largamente condivisa
da quasi tutti i Gruppi parlamentari.
Stiamo parlando di soggetti che appartengono ad un gruppo di lavoratori, sono circa 6200 persone,
sparsi fra gli enti locali e le cooperative che ancora li utilizzano e che percepiscono semplicemente
un’indennità pari a 539 euro, che grava interamente sul fondo unico del precariato.
Visto e considerato che già la Regione è impegnata nel sostenere questi lavoratori definiti ASU, in
attività socialmente utili, in ragione di 36 milioni di euro, ci chiediamo come sia possibile discutere
di una legge che parla di stabilizzazione o, per lo meno, di percorsi di fuoriuscita dal bacino dei
lavoratori socialmente utili e non inserire anche questi soggetti che hanno tutte le caratteristiche per
esserlo!
Vorrei ricordare a me stessa e a quest’Aula che la legge 16/2006 contempla alla lettera a)
dell’articolo 1 che gli ex LSU, e quindi i contrattisti di cui oggi parliamo, i famosi 23.500 di cui
questo disegno di legge, in teoria, si dovrebbe occupare, e alla lettera b) invece ricomprende tutti
questi 6.200 soggetti che oggi continuano a gravare all’interno del bilancio della Regione. In base a
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Assemblea Regionale Siciliana
quanto detto, quindi, vorrei solamente sollecitare il Governo a riflettere insieme a me su un aspetto:
qual è la politica del lavoro che questa Regione e che questo Governo stanno portando avanti?
A fronte di scelte che vengono fatte giornalmente, in merito al reclutamento di 1.600 persone per
andare a censire i beni agricoli ricorrendo ad un concorso, ad una selezione pubblica, quando invece
abbiamo del personale pagato dalla Regione senza che, possibilmente, espleti alcuna funzione.
Perché dobbiamo ricordarlo, ci sono circa 400 lavoratori di questo bacino che percepiscono
l’assegno, loro malgrado, stando a casa.
Mi chiedo quale possa essere la logica per cui si spendono dei soldi per pagare della gente che non
svolge nessuna funzione e contemporaneamente si vada a fare un bando per individuare, per
esempio, dei lavoratori che, seppur a progetto, lavorino per il censimento dei beni agricoli e non si
faccia un più oculato uso di chi già grava sul bilancio regionale!
Ritengo sia necessario nei confronti di queste persone che, per buona parte, non sono più soltanto
giovani aspiranti al lavoro, si tratta di soggetti di cinquant’anni che guardano a un futuro non incerto,
ma ad un futuro inesistente, almeno, la possibilità di contrattualizzarli.
Peraltro, nell’emendamento che noi proponiamo, abbiamo fatto riferimento all’applicazione del
decreto legislativo n. 81 che non è altro che la possibilità che questi soggetti – qualora non possano
essere stabilizzati o contrattualizzati presso gli enti locali ove prestano servizio per ragioni del patto
di stabilità, per sforamenti rispetto ai limiti e ai parametri stabiliti dalla legge, o perché in pianta
organica non è prevista alcuna vacanza, attivando la mobilità possano essere anche inseriti
all’interno di quegli enti, nell’Amministrazione regionale quindi in base all’articolo 1 della legge n.
10, che potrebbe invece utilizzarli contrattualizzandoli e stabilizzandoli.
Credo sia doveroso da parte di questo Parlamento e soprattutto del Governo di volere in qualche
modo stabilire qual è la linea di principio rispetto alle politiche del lavoro.
Noi non possiamo pensare di dare ad una platea di soggetti indefinita una prospettiva di
stabilizzazione e a questi che, invece, ne hanno diritto perché per legge lo abbiamo già sancito, la
legge n.16, ma ci sono anche le altre leggi che parlano di stabilizzazione.
Un percorso di stabilizzazione che doveva avere un crono-programma. Un crono-programma che
non è mai stato approvato dalla Giunta e che doveva avvenire addirittura entro il 2007. Questo non è
successo.
Vorrei ricordare inoltre che questi soggetti sono stati destinatari di un orientamento da parte
dell’Agenzia per l’impiego che, a questo proposito, ha utilizzato delle risorse per censire tutti questi
soggetti. Quindi, oggi, la Regione sa perfettamente chi sono, di chi stiamo parlando, cosa fanno e
quali potrebbero essere le applicazioni e le migliori utilizzazioni di questi soggetti.
Invito il Governo, alla luce anche dell’impegno che aveva assunto all’interno della Commissione
sia ‘Lavoro’ che Commissione ‘Bilancio’, di considerare anche questa platea di soggetti all’interno
della legge.
PRESIDENTE. Onorevole Caronia, comunico che essendo un emendamento aggiuntivo, quindi
non è un sub emendamento all’emendamento 4.35, verrà trattato tra gli emendamenti aggiuntivi.
VINCIULLO. Chiedo di parlare
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
VINCIULLO. Signor Presidente, onorevoli colleghi, signor Assessore, mi permettevo di
sottoporre all’attenzione di questa Presidenza l’emendamento aggiuntivo A113 che ha lo stesso ….
CRACOLICI. Si può avere il subemendamento 4.35.1?
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Assemblea Regionale Siciliana
PRESIDENTE. Questo emendamento lo stanno distribuendo e comunque sarà trattato tra gli
aggiuntivi.
VINCIULLO… Mi permettevo soltanto di suggerire che l’emendamento aggiuntivo A 113 ha
come oggetto le stesse categorie di personale precario di cui hanno parlato i colleghi che mi hanno
proceduto. Pertanto, chiedo se possibile di unificarli e discuterli fra gli aggiuntivi, quando passeremo
agli aggiuntivi. Il Governo aveva già dato parere favorevole, lo stesso numero di precari, la stessa
categoria e la stessa legge interessata.
PRESIDENTE. Onorevole Vinciullo, li tratteremo contemporaneamente o uno subito dopo l’altro.
CARONIA. Chiedo di parlare per una precisazione.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
CARONIA. Signor Presidente, ritengo che il sub emendamento 4.35.1, alla luce del fatto che ha
una logica se inserito all’interno dell’emendamento, vada votato in questo momento. Perché come
aggiuntivo, così come viene presentato, non avrebbe nessuna ragion d’essere. Credo che se ci sono
altri emendamenti che hanno quella stessa materia chiaramente verranno valutati dopo. Ma questo
emendamento va, a mio avviso, votato all’interno di questo emendamento, favorevolmente o
negativamente, ma va votato all’interno di questo emendamento. Peraltro, da un punto di vista
regolamentare, noi stamattina lo abbiamo presentato come subemendamento all’emendamento
presentato dal Governo. Non è stato poc’anzi presentato, non so per quale ragione, ma noi abbiamo
seguito le regole che giustamente questa Presidenza ci ha dettato.
Pertanto, chiedo che venga votato come subemendamento all’emendamento 4.35 del Governo,
così come è stato proposto.
PRESIDENTE. Onorevole Caronia, ci sono ulteriori emendamenti aggiuntivi sullo stesso
argomento. Su questo disegno di legge già siamo sul filo del rasoio, chiedo dunque all’Aula di essere
più responsabili nell’articolazione del dibattito. Lo tratteremo tra gli aggiuntivi.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
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