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20/12/2010 - Cinquantuno precari rischiano il lavoro a Comiso la vertenza degli stabilizzati

Comiso - Cinquantuno precari di Comiso rischiano di non potere accedere alla stabilizzazione. Hanno firmato dei contratti triennali, che scadono nel dicembre 2012 e, alla scadenza, il comune non potrà sottoscrivere nessun contratto perchè le nuove norme del ministro Brunetta lo vietano. In questa situazione si trovano i lavoratori che, con la qualifica di Co.Co.Co, non avevano ancora maturato i requisiti per la stabilizzazione. Per loro, la stabilizzazione doveva arrivare tre anni dopo gli altri ex precari, ma le scelte del ministro Brunetta sono diventate un vera e propria tegola sul futuro occupazionale di tanti lavoratori. I comuni, infatti, hanno il divieto di assumere dall'1 gennaio 2011 al 31 dicembre 2013 e questi lavoratori rischiano, dunque, di andare a casa tra due anni. A meno che, altre scelte non vengano compiute, piuttosto a livello politico che amministrativo. Cisl e Cgil hanno organizzato, per martedì prossimo, una assemblea ed un sit-in di protesta davanti al Muncipio. Intanto, il segretario del Pd, Gigi Bellassai (nella foto), parla di cecità politica del primo cittadino”. Bellassai afferma: “Se il sindaco non si attiva immediatamente ad effettuare l’ampliamento della pianta organica ed a stipulare contratti a tempo indeterminato entro il 31 dicembre 2010. L'amministrazione avrebbe la possibilità di rimodulare i contratti, trasformandoli in contratti a tempo indeterminato, entro il 31 dicembre, poiché dopo quella data, non sarà più possibile effettuare alcun tipo di assunzione o contratto di alcun tipo e di alcuna forma giuridica”. Inoltre, i sindacati chiedono un aumento del monte-ore di sei ore la settimana, il comune poteva darne solo due: il budget dell'ente non consentiva altro. E, per questo, si è scelto, invece, di privilegiare alcune categorie, tecnici, operai e addetti al verde pubblico. Per gli altri, si dovrebbe rimanere al minimo di 18 ore, ma c'è anche qualche precario assunto in una fase succesiva, che invece lavora, addirittura, solo per 12 ore.


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