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27/12/2010 - Precari, Comune di Acireale pronto alla proroga dei contratti. ''Per la stabilizzazione legge da riscrivere”
“Con l’approvazione non impugnata della proroga annuale e non biennale (come erroneamente si è detto) dei contratti, i comuni, e tra questi Acireale, potranno procedere al rinnovo dei contratti per il personale precario, si attende solo la pubblicazione sulla GURS. E’ l’unico risultato, peraltro scontato, che la legge ha raggiunto in virtù di deroga nazionale”, afferma il sindaco Nino Garozzo.
“Non possiamo però non rilevare come di fronte alle impugnazioni del Commissario dello Stato, argomentate in diritto e fondate su sentenze della Corte Costituzionale, si insista nel dire (e i giornali, a titolare) , mentre in realtà le impugnazioni svuotano la legge sulla stabilizzazione come si riconosce quando si ammette che ci sono due anni di tempo per riscrivere una normativa che abbia i crismi della legittimità. Qualcuno, ansioso di dimostrare l’indimostrabile, sostiene l’avvio della stabilizzazione nonostante le parti impugnate sostenendo la sussistenza di possibilità ma privi di supporto normativo” dice ancora Garozzo.
“Con maggiore prudenza, bisognerebbe invece ricordare che le norme depurate dalle impugnazioni, mancano della copertura finanziaria, della determinazione dei soggetti beneficiari, delle norme sul reclutamento del personale e non è affatto vero che la Legge risolva il problema del Patto di stabilità, in quanto non vi è alcuna deroga. In ultimo, in quello che appare ormai solo “un residuo di legge”, manca addirittura il finanziamento decennale regionale, clamorosamente privo di copertura come dimostrato dal Commissario e ammessa candidamente a posteriori dagli stessi protagonisti” sottolinea il primo cittadino di Acireale.
“Ad alcuni il disastro legislativo di queste settimane non ha insegnato nulla e si insiste sulle avocazioni alla Consulta (che deciderà tra un anno e probabilmente darà ragione al Commissario dello Stato …) anziché intraprendere un percorso legislativo virtuoso che riscriva la Legge in poche settimane. Riscrittura necessaria anche della parte non impugnata in cui sono possibili miglioramenti che potranno agevolare gli enti locali nella stabilizzazione dei propri precari evitando l’odiosa equazione maggiori tasse maggiori stabilizzazioni, invisa tanto ai cittadini quanto ai precari” afferma Garozzo.
“Se invece si vuole insistere su questo canovaccio fatto di maliziose forzature e improvvisazioni ci si prepari ad altre delusioni. In tal senso il Governo e il legislatore regionale, farebbero bene ad ascoltare gli amministratori locali. In fin dei conti circa 23 mila precari regionali lavorano in Comini e Province e nessuna Legge raggiungerà gli obiettivi senza una leale cooperazione istituzionale” chiude Garozzo.
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