Siamo contenti che il presidente ha attuato quanto promesso ai lavoratori e all’UGL durante il confronto sul precariato chiesto dalla nostra organizzazione sindacale il 26 gennaio scorso.
Durante la riunione infatti il presidente si era impegnato a portare i contratti a 24 ore e ad adoperarsi per aumentare ancora la dotazione oraria appena la situazione finanziaria lo permetterà.
Crediamo che la provincia stia effettuando ogni sforzo possibile per normalizzare una situazione che investe un po’ tutti i precari negli enti locali in Sicilia. Non possiamo essere d’accordo con chi piuttosto che fare opera di vera e propria difesa e spiegazione della situazione attuale, crea solo pericolose ed inutili tensioni sociali. Gli enti locali, si sa, a fronte della loro limitata autonomia non hanno le capacità economiche per fare fronte da soli all’emergenza lavoro.
Quella dei precari è una problema che la Sicilia deve risolvere il prima possibile. Nella nostra regione infatti si concentrano la metà di tutti i precari del pubblico impiego d’Italia. Per noi non è uno scherzo in termini di economia sociale, non possiamo permettere e permetterci leggerezze su questo argomento. Dobbiamo fare in modo che la politica mantenga un impegno che puntualmente prende in campagna elettorale.
Se per “l’evoluto nord” la necessità primaria e portare avanti il federalismo, per noi è assolutamente necessario che la politica (i nostri politici) mettano al primo posto il lavoro e gli investimenti per le infrastrtture.
Anche nella bellissima e opulenta Roma, bisogna ricordarsi di chi ci ha eletto e per quale motivo lo ha fatto.
U.G.L. Unione Territoriale di Agrigento
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