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16/02/2011 - Messina capitale dei precari, ma l'assessore regionale Piraino assicura: ''Il mio impegno per la stabilizzazione di tutti''
Salta subito all'occhio quel 1544. Il numero dei precari Asu ex 280 di Messina corrisponde infatti al 40% di tutto il bacino siciliano: quasi la metà dei 3950 presenti nella Regione. Poi ci sono gli ex 331; anche in questo caso primato per la città dello Stretto che supera la ''concorrenza'' di pochi punti, ma sempre prima è. Con i suoi 2064 (su un totale di 6713) quindi Messina può accapararsi il meritato titolo di ''capitale del precariato asu''.
Ma le cose potrebbero cambiare. E' stato proficuo, infatti, l'incontro di lunedì scorso tra i sindacati Cgil, Cisl, Uil e Ugl e l'assessore regionale alla Famiglia Andrea Piraino. Obiettivo del confronto individuare percorsi di stabilizzazione per il personale assunto dalla Regione per attività socialmente utili attivi in comuni, cooperative, associazioni, parrocchie, scuole, organizzazioni di volontariato.
La delegazione dell’UGL Sicilia, composta da Letizia Fiorino, Salvatore Mercadante e Renato Mangano, dopo aver relazionato dettagliatamente sulle cause che hanno determinato un ingiustificato ritardo nell’adozione dei “Programmi di Stabilizzazione Occupazionale”, ha consegnato all’Assessore Piraino un corposo pro-memoria per la risoluzione delle note problematiche del precariato, impegnato nelle Asu.
L'asserssore Piraino, da parte sua, si è impegnato a calendarizzare gli incontri con in rappresentanti sindacali almeno una volta al mese fino a quando non sarà definitivamente risolto il problema del precariato. L'assessorato regionale alla Famiglia si avvarrà dell’assistenza tecnica dell’Agenzia Ministeriale Italia Lavoro per la ricerca e l'attuazione degli strumenti necessari per restituire la dignità lavorativa a più di seimila precari.
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