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10/03/2011 - I ‘dimenticati’ dei parchi siciliani

Sono centodiciannove. Dal 2006 operano nei parchi siciliani: Madonie, Nebrodi, Etna e parco fluviale dell’Alcantara. Si occupano di tutela dei boschi e, in generale, di importanti aree protette dell’Isola. Tutti con contratto a tempo determinato. Diciamo subito che non sono molto fortunati. A differenza dei tanti lavoratori precari che hanno prestato servizio negli uffici della Regione – lavoratori che sono stati tutti stabilizzati (e si tratta di migliaia di persone) – questi addetti ai parchi siciliani (categoria A e B), lavoratori precari anche loro, rischiano di restare fuori dal processo di stabilizzazione. Anzi, per essere precisi, in questo momento sono fuori dalla stabilizzazione. Motivo: non hanno lavorato per gli uffici della Regione ma, appunto, per quattro parchi naturali dell’Isola. Che, pur dipendendo – sotto il profilo amministrativo e finanziario – dalla stessa Regione sono comunque considerati una cosa diversa. I parchi siciliani, insomma, vivono di finanza derivata. E allo stato attuale dei fatti, non hanno le risorse per stabilizzare questi 119 lavoratori. Certo, presso gli uffici regionali c’è chi, prima di aver raggiunto il traguardo di un’assunzione a tempo indeterminato, ha visto passare dieci, quindici e, in alcuni casi, anche vent’anni. Alla fine, però, oltre ad aver sempre lavorato, questi dipendenti, in massima parte, sono stati stabilizzati. “Si sono dimenticati di noi”, dicono in coro alcuni di loro. E non hanno tutti i torti. Che hanno di diverso da tutti gli altri lavoratori precari della Sicilia? Hanno preso servizio presso i parchi naturali grazie all’articolo 8 della legge regionale n. 16 del 2006. Ognuno di loro, come già ricordato, ha firmato un contratto quinquennale. Di questi, 51 prestano servizio presso il parco delle Madonie, 8 presso il parco dell’Etna, 59 al parco dei Nebrodi e solo uno di loro opera presso il parco dell’Alcantara. Dice Paolo Conti, del sindacato Cobas-Codir: “Già lo scorso anno abbiamo sollecitato l’amministrazione regionale a stabilizzare questi lavoratori che, ricordiamolo, sono stati assimilati ai precari della Regione. L’amministrazione regionale non può certo tollerare certe disparità”. http://palermo.blogsicilia.it/i-%E2%80%98dimenticati%E2%80%99-dei-parchi-siciliani/34316/


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