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11/05/2011 - Il presidente Lombardo: ''Dopo i 4.500 lavoratori della Regione, è la volta dei 22.500 degli enti locali.

Stabilizzare i precari è cosa giusta per la Sicilia. La circolare è stata complicata da elaborare e la riceveranno tutti gli enti presso i quali lavoravano i 22.550 precari. Il nostro governo sta stabilizzando i 4.500 precari della Regione, gente che ogni anno veniva dietro la mia porta a chiedere la proroga, affrancandoli dal condizionamento del politico di turno. Adesso è la volta dei 22.500 precari degli enti locali, se tutti gli enti rispetteranno i vincoli e le condizioni contenute nella legge''. Lo afferma il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, nel suo blog. ''La circolare, firmata da me, dall'assessore alle autonomie Chinnici, da Piraino della Famiglia e da Armao dell'Economia, detta le prescrizioni - aggiunge - e fornisce una guida per come gli enti locali devono muoversi per stabilizzare i loro precari. Libereremo dalla precarietà e dal condizionamenti migliaia e migliaia di persone che fanno parte 0di organici che comunque restano incompleti nei nostri enti locali e svolgono funzioni per cui sono insostituibili''. ''I sindaci - conclude - devono attivarsi subito perché mi preoccupa l'ennesima manovra del governo nazionale che non darà nulla al Sud e possibilmente porrà dei vincoli che potrebbero nuocere a queste persone. Stiamo facendo una cosa giusta e utile per la Sicilia''. CERCHIAMO di capirne i contenuti, anticipiamo schematicamente il dettato della circolare esplicativa la cui pubblicazione è prevista per venerdì 13 Maggio 2011 in GURS: 1) Soggetti beneficiari (titolari di contratto a tempo determinato, proveniente dal c.d. regime transitorio dei lavori socialmente utili di cui al fondo unico del precariato, con anzianità di servizio pari a tre anni, maturata alla data del 28 Settembre 2007 o maturata a seguito di contratti stipulati entro la medesima data.) 2) Amministrazioni interessate (tutte quelle che hanno in forza personale di cui sopra. 3) Categorie interessate ( tutti i soggetti contrattualizzati ai sensi delle LL.RR. 21/03 e 16/06 nelle categorie professionali di A, B, C e D ) 4) Procedure di assunzioni (per le categorie A e B prova d'idoneità e immissione in ruolo senza riserve da rispettare; per le categorie C e D prova concorsuale per soli titoli, con riserva di posti pari al 40% sul totale disponibile di pari categoria elevabile al 50% nei casi di costituzione in consorzi o Unione di comuni fino al raggiungimnto di ventimila abitanti). 5) Disponibilità assunzioni (in deroga alle vigenti norme nazionali in materia di nuove assunzioni di personale nella P.A. ed entro i limiti della disponibilità deliberata dall'ente col piano triennale del fabbisogno personale 6) Formulazione di graduatorie ( si fà ricorso nel caso in cui i soggetti beneficiari individuati per categoria sono in numero maggiore alla disponibilità di posti progammati e previsti nel piano triennale del fabbisogno di personale, nel caso in esame si procede privleggiando l'anzianità di servizio prestato con contratto a termine ). 7) Incentivi alla stabilizzazione ( per i soggetti contrattualizzati ai sensi della L.R. 21/03 nelle categorie A, B, C e D è esteso il contributo di 30.000 euro a completamento del secondo quinquennio; per i soggetti contrattualizzati ai sensi della L.R. 16/06 nelle categorie A e B è erogato il contributo in atto riconosciuto per il rapporto a tempo determinato per un quinquennio successivo alla trasformazione non è previsto alcun incentivo per le categorie C e D che comunque possono essere regolarmente stabilizzati con oneri a carico dell'ente interessato). 8) Disciplina spesa personale (il divieto agli enti nei quali l'incidenza delle spese personale per l'anno 2011 e pari o superiore al 40% delle spese correnti di procedere ad assunzione di personale a qualsiasi titolo e con qualsivoglia tipologia contrattuale, non trova applicazione per il personale individuato al punto 1). 9) Piano quinquennale di rientro (in ordine alla determinazione del rapporto tra spese relative al personale e spese correnti ''limite 40%'' si rileva che il predetto calcolo deve essere fatto in via preventiva all'atto di approvazione delle procedure di stabilizzazione, sia in via successiva sulla base del dato consolidato riferito alla spesa del personale alla data del 1 gennaio dell'anno successivo a quello della stabilizzazione. Qualora in sede di approvazione del consuntivo relativo all'anno di stabilizzazione, il dato previa verifica del predetto rapporto risultasse superiore l'ente deve adottare i consequenziali provvedimenti e presentare entro il 31 Marzo dell'anno successivo all'avvenuta trasformazione dei contratti il piano di rientro, giustificando di fatto le assunzioni di personale operate ). 10) Calcolo limite 40% ( dal calcolo del predetto limite deve essere escluso il contributo erogato dal Dipartimento dell'Agenzia Regionale per l'Impiego nell'anno di riferimento secondo il principio di competenza , meglio indicato come quote di compartecipazione ai contratti a tempo determinato secondo norme regionali di riferimento LL.RR. 24/00, 21/03, 19/05, 16/06 ). 11) Enti con popolazione inferiore a 5.000 abitanti (il limite del 20% della spesa corrispondente alle cessazioni dell'anno precedente quale parametro di rispetto cui devono fare riferimento gli enti ai fini di procedere ad assunzione di nuovo personale, non trova applicazione alle speciali procedure di stabilizzazione esitate a favore del personale individuato al punto 1; mentre rimane fermo il tetto di spesa personale riferito all'anno 2004 12) Enti con popolazione superiore a 5.000 abitanti ( sono chiamti al rispetto del Patto di Stabilità) 13) Mobilità (per la copertura di posti vacanti, a favore degli enti locali trovano applicazione le procedure di mobilità, subordinatamente alla mancata disponibilità di personale in servizio che riscontra i presupposti di cui al punto 1). 14) Disciplina rapporti di lavoro ( nelle more d'attuazione delle procedure di trasformazione dei contratti da tempo determinato a indeterminato che possono essere operate entro li termine del 31 Dicembre 2012, i contratti in essere alla data di entrata in vigore della legge regionale 24/10 possono proseguire in deroga alle disposizioni limitative in materia di pubblico impiego). Inizialmente erano in cantiere due norme che adesso non emergono, norme di completamento alla legge regionale 24/10 come quella del riconoscimento dei benefici economici a favore degli enti che pongono in essere le procedure di trasformazione dei contratti da tempo determinato a indeterminato per le categorie C e D della legge regionale 16/06 e estensione del periodo temporale dei benefici stessi a 10 anni per tutte le categorie e tipologia contrattuale di riferimento individuata dalla legge regionale 24/10 e del riconoscimento del diritto a beneficiare di un contratto a tempo indeterminato riccorrendo i presupposti e le condizioni di un'anzianità di servizio pari o superiore a tre anni a favore del personale proveniente dal c.d. regime transitorio deli lavori socialmente utili, in deroga al limite dei piani triennali del fabbisogno personale deliberati dagli enti e al termine del 28 settembre 2007 entro cui aver maturato o sottoscritto un contratto a tempo determinato che ha fatto maturare il requisito, ai sensi e per gli effetti normativi delle leggi regionali 21/03 e 16/06. A questo indirizzo, il video del Governatore Lombardo. http://www.raffaelelombardo.it/tag/precari/ La circolare è stata complicata da elaborare e la riceveranno tutti gli enti presso i quali lavoravano i 22.550 precari. Il nostro governo sta stabilizzando i 4.500 precari della Regione, gente che ogni anno veniva dietro la mia porta a chiedere la proroga, affrancandoli dal condizionamento del politico di turno. Adesso è la volta dei 22.500 precari degli enti locali, se tutti gli enti rispetteranno i vincoli e le condizioni contenute nella legge. La circolare, firmata da me, dall’assessore alle autonomie Chinnici, da Piraino della Famiglia e da Armao dell’Economia, detta le prescrizioni e fornisce una guida per come gli enti locali devono muoversi per stabilizzare i loro precari. Libereremo dalla precarietà e dal condizionamenti migliaia e migliaia di persone che fanno parte di organici che comunque restano incompleti nei nostri enti locali e svolgono funzioni per cui sono insostituibili. I sindaci devono attivarsi subito perché mi preoccupa l’ennesima manovra del governo nazionale che non darà nulla al sud e possibilmente porrà dei vincoli che potrebbero nuocere a queste persone. Stiamo facendo una cosa giusta e utile per la Sicilia. GAETANO GIORDANO http://www.tempostretto.it/8/index.php?location=articolo&id_articolo=51157


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