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15/11/2011 - La legge regionale sul precariato si è rivelata un bluff politico
Le rassicurazioni di Lombardo in tema di stabizzazione hanno destato preoccupazioni nel coordinatore provinciale Pietro Fotia e di tutto il Csa di Messina che ha inviato una nota al presidente della Regione Sicilia, all’assessore regionale per le Autonomie Locali e la Funzione Pubblica, all’assessore regionale per l’Economia ed all’assessore regionale al Lavoro.
L’obiettivo è di sollevare azioni improprie e deficitarie, perpetuate ovviamente a danno dei lavoratori. Infatti, il problema precariato che era stato dato come risolutivo con la Legge Regionale 24/2010, e assorto a vanto dalla Regione, in realtà rappresenterebbe, ''in assenza di razionali emendamenti, un autentico “bluff” politico - demagogico, non risolvendo, di fatto, alcun problema nella maggior parte degli Enti con particolare riferimento alle Amministrazioni di grosse dimensioni e segnatamente alla Provincia regionale di Messina''.
In sostanza, infatti è avvenuta soltanto un rimpallo di competenze agli amministratori locali, che seppur siano armati di buoni volontà non riescono a far fronte ai problemi dei lavoratori per i ben amati soldi, sempre insufficienti. A rischio ovviamente sono gli equilibri finanziari degli enti a cui sono state scaricate le competenze e di conseguenza lo stesso livello occupazionale. A rincarare la situazione, già di per sé asfittica, ci pensa la legge di stabilità recentemente approvata dal governo nazionale. In particolare, come sottolineano Paladino e Fotia, non potranno “giovare alcuni emendamenti recentemente proposti, che denotano mancanza di conoscenza specifica ed esperienza sul campo”. Insomma ancora una volta, una situazione dai tratti grotteschi, che necessità di competenze che trascendono il pressapochismo e l’improvvisazione.
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