|
New
|
|
|
08/02/2012 - Quel contratto atteso da vent’anni per molti sta diventando una realtà
Se da un lato il futuro delle Provincie italiane, intese come Enti territoriali, è tutt’altro che certo, almeno in quella trapanese sono state dissipate le nebbie che riguardavano il futuro occupazionale degli oltre ducento lavoratori precari. Per l’esattezza sono 213 e sono stati per mesi nell’occhio del ciclone. Un “balletto” che ha visto protagonisti istituzioni ed organizzazioni sindacali, da un lato il presidente della Provincia Mimmo Turano che lo scorso novembre si era personalmente impegnato nel portare a termine l’iter per la stabilizzazione del personale precario, dall’altro i già citati sindacati. In mezzo loro, i lavoratori, che dopo anni di attesa hanno avuto la lieta novella lunedì, dopo un’affollatissima asseblea che si è tenuta nell’aula consiliare del Palazzo della Provincia. Ai lavori hanno preso parte anche il capo dell’amministrazione provinciale, Mimmo Turano, oltre al presidente del Consiglio provinciale Peppe Poma. La buona nuova è arrivata per bocca dello stesso Turano che, bisogna ammetterlo, ha mantenuto gli impegni presi prima della fine del 2011. Secondo quanto annunciato dal presidente, la Giunta provinciale ha dato il formale avvio alle procedure di stabilizzazione per tutto il personale precario – Puc (progetti utilità collettiva), contrattista (ex Lsu) e Asu (Attività socialmente utili) - dell'Ente che, entro il termine perentorio del 31 dicembre 2012 indicato dal Governo Regionale, sarà assunto a tempo indeterminato. Non che ci fossero dubbi sulle reali buone intenzioni dell’amministrazione Turano, questo è bene sottolinearlo, ma fino a pochi mesi fa la macchina burocratica dell’Ente che avrebbe dovuto mettere in funzione il percorso di stabilizzazione di questi lavoratori sembrava in palese ritardo. Nel corso di un’accesa riunione di pochi mesi fa, infatti, i dirigenti della Provincia competenti in materia, avevano esposto l’impossibilità di produrre una documentazione che attestasse l’avvio del processo di fuoriuscita dal precariato, semplicemente perchè quelle carte non c’erano ancora. A qualcuno l’impegno di Turano sembrò un proclama fine a se stesso, un castello di carte, ed in proposito roventi polemiche caratterizzarono quei giorni, con un acceso dibattito politico in Consiglio provinciale e con la presenza ormai fissa in aula consiliare dei lavoratori precari. In quelle circostanze la risposta di Mimmo Turano era stata la stessa. “Mi sono personalmente impegnato e manterrò fede all’impegno”. Rendiamo i giusti meriti all’amministrazione Turano, ma soprattutto agli esponenti sindacali che si sono battuti in prima fila per giungere a questo risultato. Ed una nota in proposito la merita la segretaria provinciale della Cgil di Trapani. A nome del sindacato Mimma Argurio ha espresso tutta la sua soddisfazione per il risultato raggiunto “Dopo tanti anni – ha detto – a questi lavoratori, alcuni dei quali prestano attività alla Provincia da oltre 20 anni, sarà finalmente riconosciuto il diritto alla stabilizzazione del rapporto di lavoro per cui, sostenuti dal sindacato, si sono battuti”.
Scritto da: Michele Caltagirone (Giornalista)
http://www.trapaniok.it/now/design_home.asp?pag=pagina&cat_id=0&scat_id=0&idpag=2002
|
|
|
|
|
|
|
Motore di Ricerca
Newsletter
|
|