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21/03/2012 - Enna. On. Galvagno (PD) e Presidente Consiglio Provinciale su problematiche precari Enti locali
Enna. I precari in forza lavoro negli Enti locali siciliani oggi sono insostituibili perché svolgono servizi essenziali. Il Governo regionale deve quindi intervenire subito per la salvaguardia di questi lavoratori precari che rappresentano oltre il 50% del personale in servizio negli Enti locali e sulla vicenda interviene il Presidente del Consiglio Provinciale Massimo Greco con la seguente dichiarazione: “La vicenda dei precari degli Enti locali in Sicilia dimostra come il sistema ordinamentale si sta avvitando su se stesso. I principi di coordinamento della finanza pubblica sottesi agli impegni assunti dal nostro Paese in sede europea hanno di fatto svuotato non solo l’autonomia degli enti locali solennemente riconosciuta dalla Costituzione soprattutto a seguito della riforma del Titolo V° della Costituzione, ma stanno seriamente mettendo in crisi anche il potere legislativo di regioni a statuto speciale come la nostra. Se a questo limite, che riguarda la struttura dell’ordinamento giuridico e i rapporti istituzionali tra centro e periferia, si aggiungono i sempre più diffusi pareri della Corte dei Conti che, paradossalmente, hanno finito per sostituire impropriamente quei controlli esterni espunti dalla Costituzione dal medesimo Titolo V°, ci rendiamo conto che governare un amministrazione locale è diventata un avventura da Camel Trophy”.
In provincia di Enna sono circa mille e quattrocento i precari che operano per la maggior parte nei comuni e si tratta di un gruppo consistente che costituiscono elementi importanti per la realtà socio-economico del territorio. Il problema precari si trascina da tante tempo e la Regione ha pensato di stabilizzare i precari che operano nella sua amministrazione, mentre per gli altri precari ci sono ostacoli difficili da superare e già si avvicina la fine di marzo che potrebbe essere l’ultima data utile per dare speranza a questi lavoratori che da anni vivono una vita difficile, precaria, con un futuro incerto. Il deputato regionale del Pd, Elio Galvagno, che fa parte della commissione bilancio dell’Assemblea regionale, evidenzia le grandi difficoltà esistenti. “E’ un problema difficile, la Regione c’entra e non c’entra – dichiara Elio Galvagno – molto dipende al patto di stabilità dei comuni ed a questo punto ci vuole una deroga che consente ai comuni di poter sottoscrivere i contratti. Tra oggi e domani avrò un colloquio con il segretario generale dell’Anci per vedere cosa si può fare; gli uffici dell’assessorato regionale al lavoro sono stati invitati a studiare il problema ed eventualmente andare alla ricerca di una soluzione che possa essere condivisa”.
Il sindaco del capoluogo, Paolo Garofalo, che il problema precari se l’è posto da tempo, anzi a dicembre scorso manifestò ufficialmente la sua protesta, facendo lo sciopero della fame perché il pericolo di vedersi privare dei precari era diventato concreto. Paolo Garofalo ebbe un colloquio con l’assessorato regionale al lavoro; è stato chiesto del tempo perché il problema interessa più di diecimila precari in Sicilia e,quindi, è un problema di un’importanza vitale; si rischia tantissimo, vedere tanti precari sul lastrico non sarà facile, ci sarà la protesta degli stessi precari, ma anche dei sindaci perché questi lavoratori rappresentano una forza lavorativa per tutti i comuni, visto che gli stessi occupano posti di primo piano nelle strutture comunali.
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