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29/05/2012 - MANIFESTAZIONE REGIONALE DEL PERSONALE PRECARIO 4 GIUGNO 2012
comunicato stampa
MANIFESTAZIONE REGIONALE
DEL PERSONALE PRECARIO
4 GIUGNO 2012
concentramento a PALERMO - Piazza Politeama ore 09.00
con corteo fino a Palazzo d’Orleans (Piazza Indipendenza)
Le Segreterie Regionali CGIL FP CISL FP e UIL FPL esprimono profonda preoccupazione per le sorti dei lavoratori precari impegnati nelle pubbliche amministrazioni siciliane.
Il grande successo della manifestazione dell’11 u.s. presso le Prefetture Siciliane ha sensibilizzato le forze politiche producendo un’incontro del Presidente della Regione con il Ministro della Funzione Pubblica in cui entrambi hanno manifestato l’intenzione di trovare soluzioni all’annoso problema.
Ma questo ancora non basta!
Le recenti pronunzie della Corte dei Conti sui processi di stabilizzazione del personale precario nelle pubbliche amministrazioni e le motivazioni addotte nell’impugnativa del Commissario dello Stato ai disegni di legge elaborati dal Governo e dalla classe politica siciliana, aggravano un quadro normativo già fortemente complesso ed allarmano i lavoratori precari che garantiscono servizi fondamentali ai cittadini. Si tratta di lavoratori che, qualificati, svolgono con competenza un servizio pubblico e reclamano, giustamente, occupazione e certezze. Gli errori, i ritardi e le omesse applicazioni di precedenti normative, perpetrati negli anni dalla classe politica siciliana, non possono e non debbano ricadere sulle spalle dei lavoratori e delle loro famiglie, che da oltre vent’anni sono impegnati in posizioni di lavoro strategici delle amministrazioni, ed oggi posti a serio rischio.
CGIL CISL UIL
Rivendicano una riorganizzazione della pubblica amministrazione in Sicilia, scevra da sperperi e, attraverso il pieno apporto professionale del personale precario utilizzato, tesa a garantire ed ampliare i servizi da offrire ai cittadini, e che punti al soddisfacimento di ulteriori servizi di cui questa regione necessita.
Rivendicano che i processi di stabilizzazione in Sicilia, a distanza di oltre vent’anni, pur in assenza di risorse aggiuntive della finanza pubblica, non possano essere considerati nuove assunzioni ma procedure volte alla salvaguardia dei livelli occupazionali esclusivamente mediante la trasformazione dei contratti di lavoro in essere da tempo determinato a tempo indeterminato.
Ritengono ineludibile la storicizzazione del Fondo Unico Regionale per il precariato finalizzato ad avviare:
- un percorso di fuoriuscita definitivo per i precari degli Enti Locali, della Sanità e della Regione;
- l’apertura di un tavolo per la definizione di tutti processi di stabilizzazione pendenti relativi al personale ASU ex 331 e 280, e tutto il personale a tempo determinato anche autofinanziato dagli stessi Enti.
Reputano indispensabile una sinergia d’intenti e di risorse da parte del Governo Centrale, del Governo Regionale e delle stesse Amministrazioni Locali e Territoriali al fine di chiudere definitivamente la stagione del precariato in Sicilia.
Chiedono alla Deputazione Regionale, all’ANCI, all’UPI e a tutte le Istituzioni interessate una sinergia di azioni per avviare un percorso, che porti finalmente alla soluzione definitiva di questa ventennale vertenza del precariato siciliano, con cui vengano rimossi gli ostacoli e gli impedimenti di legge alle procedure di stabilizzazione dei precari della pubblica amministrazione in Sicilia, anche con disposizioni derogatorie rispetto alle normali procedure di assunzione, tenendo conto della loro specificità giuridica, lavorativa e sociale.
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FP CGIL CISL FP UIL FPL
M. Palazzotto A. Fullone V. Tango
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