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30/05/2012 - Enti locali siciliani, incerto il destino di ventimila precari
PALERMO - E’ appeso a un filo il destino dei circa 20 mila precari degli Enti locali siciliani. La patata bollente passa a Roma dove tra una settimana, il 6 giugno, è previsto un nuovo incontro alla presenza del ministro per la Pubblica amministrazione Filippo Patroni Griffi. In quell’occasione verranno articolati, anche insieme ai rappresentanti delle autonomie locali, i diversi tavoli e verranno esaminati i dati che il dipartimento della Funzione pubblica illustrerà sul totale del fenomeno precariato.
I NUMERI - Si tratta di numeri “pesanti”: 18.497 lavoratori che costano 241 milioni e 969 mila euro; in tutto, sono 15.417 quelli in servizio tra Comuni e Province. In testa alla “classifica del precariato” negli enti locali c’è Palermo (3234 unità), poi Messina (3185) e Agrigento (2198). Seguono Trapani (2089) e Catania ( 1.975). Per gli altri soggetti pubblici sempre il capoluogo al comando (1151), quindi Agrigento (365), Caltanissetta (334), Catania (301) e Ragusa ( 210).
OPERAZIONE VERITÀ - “Occorre una grande operazione-verità per fare chiarezza sui precari degli enti locali siciliani”, dice Lino Leanza, presidente dell’intergruppo Lavoro e Sviluppo che all'Ars ha ascoltato, alla presenza del neo assessore regionale al Lavoro Giuseppe Spampinato, Comuni, Province, sindacati e parti sociali. “La Sicilia - spiega l’ esponente dell’Mpa - è l’unica tra le regioni del Sud a poter contare su una disponibilità di fondi immediata di 300 milioni di euro, pari quasi al 95% delle somme necessarie. La proposta che abbiamo avanzato tra l’altro prevede l’invarianza di costi, per consentire l’avvio della conversioni dei contratti a tempo indeterminato”. L’attenzione adesso è puntata all’incontro di giorno 6, sarà a Palazzo Vidoni che si deciderà il destino di migliaia di lavoratori.
VERTENZA - “Vogliamo che già mercoledì prossimo venga avviato il tavolo Stato-Regione”, aggiunge Leanza mentre Gianni Baratta, segretario confederale della Cisl, spiega che il sindacato nell’occasione proporrà “con riferimento ai precari delle Pubbliche Amministrazioni siciliane, alcuni dei quali con anzianità ventennale e con il rischio di essere licenziati entro la fine di quest’anno”, l’apertura di una vertenza presso lo stesso ministero “allo scopo - conclude - di trovare percorsi praticabili per questi lavoratori”.
Fonte Italpress
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