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17/07/2012 - Enna. L’Uil accanto agli Asu
Enna. “Sono precari dal 1998, gli Asu, si definiscono, lavoratori in nero autorizzati, visto che a pagarli è direttamente l’Inps attraverso il sussidio e non l’ente comunale. Il ritardo del sussidio di disoccupazione, che ha visto una vera e propria emergenza sociale considerato che gli Asu hanno quasi tutti una famiglia alle spalle – dichiara il portavoce della Uil Santo Pane – e il ritardo è dovuto al fatto che i 16 milioni di euro erano stati ”dirottati” dal Fondo Unico per il Precariato verso ”altri lidi’ . La situazione appare veramente critica perché si apprende che i sussidi sono fino a ottobre considerato che c’è incertezza per la copertura finanziaria per i mesi di novembre e dicembre per non parlare del 2013”. “Ritengo – prosegue Santo Pane – che siamo arrivati al capolinea; adesso vogliamo fatti e non teorie futuristiche e da più di 15 anni che gli ASU rivendicano “un contratto come tutti i lavoratori, dove è compito dello Stato rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che di fatto impediscono il pieno sviluppo della persona umana così come sancito dalla Costituzione Italiana. Dai quotidiani si apprende che in molti Comuni i lavoratori ASU sono in stato di agitazione. In questi giorni è arrivata la notizia che martedì prossimo a Palermo alle 10,30, si riunirà la V Commissione Cultura, Formazione e Lavoro dove sono invitati on. Giuseppe Spampinato, assessore regionale per la famiglia, le politiche sociali ed il lavoro; i rappresentanti regionali dei sindacati Cgil, Cisl e Uil; la dott.ssa Anna Rosa Corsello, dirigente Agenzia per l’Impiego con l’ordine del giorno: Audizione in ordine alle problematiche dei lavoratori ASU ex circolare 331/99 e D.Leg. 280/97.
“Si spera – evidenzia Santo Pane – che ci siano delle idee nuove ed originali che portino a risolvere il problema anche in parte, da un monitoraggio fatto un po’ di tempo fa, si è visto che nei musei e siti archeologici la Regione siciliana ha notevoli problemi di organico di personale di “custodia”, che mettono in serio rischio il sito stesso, potrebbe essere una delle tante idee o ve ne sono altre, creazione o mobilità presso società a partecipazione regionale, erogatori di servizi essenziali pubblici che andrebbero a qualificare l’operato dei lavoratori considerato l’esperienza decennale nel campo amministrativo, tecnico e logistico, visto l’incertezza futura nei Comuni, considerato che il sussidio stesso non viene erogato dal Comune, di fatto l’attività socialmente utile potrebbe essere svolta in altri Enti. Un’ appello alla politica uscente e ai prossimi consiglieri regionali che si vogliono candidare alle regionali di portare avanti la problematica degli ASU, possibilmente in maniera concreta e reale”.
http://www.vivienna.it/2012/07/17/enna-luil-accanto-agli-asu/
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