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06/08/2012 - Asu: Bando alle ciance!

E’ tema di questi giorni la vicenda Asu, con le conseguenti proteste che in tutta la Sicilia si stanno organizzando a sostegno della vertenza. In queste ultime ore nei centri interessati dalla presenza di Asu si stanno discutendo e organizzando nuove forme di protesta, una delle più accreditate, presa in considerazione e auspicata è la minaccia del non voto di massa! Una misura forte, senza dubbio e che, a giudicare dalle parole che si spendono in proposito, è una misura tra le più temute. Politici e politicanti di tutta Sicilia discettano sul valore di questo tipo di protesta. Diventa necessario spiegarne la portata potenziale e le motivazioni. Partiamo da quanto è successo, nell’ ultima seduta del parlamento regionale, sede politica, i politici non hanno preso in considerazione le ragioni degli Asu e non hanno impinguato il fondo per i precari che avrebbe garantito la copertura finanziaria per i mesi di novembre e dicembre. Effetto della spending review o manovra politica di basso livello? Se si fosse trattato di spending review, si sarebbero fatti dei tagli alle cose inutili, leggasi buoni pasto, auto blu, nomine di nuovi consulenti e altre amenità di tal fatta. Invece i politicanti regionali hanno voluto far “politica” hanno messo tra loro e il consenso elettorale un argomento da sempre usato: il ricatto! Se si fosse già data la copertura finanziaria per i mesi di novembre e dicembre, gli Asu sarebbero stati sempre ricattabili , ma con una “base d’asta” più alta, avrebbero richiesto la proroga e, perché no, l’avvio di un percorso di stabilizzazione. In buona sostanza avrebbero chiesto il lavoro, che sfacciati questi Asu !!! Parlare di lavoro in Sicilia… Ma se in Sicilia ci fosse il lavoro come farebbero dei loschi figuri a diventare deputati ? Ecco, questo è un discorso politico e merita una risposta politica. Bando alle ciance, cosa abbiamo in meno di questi signori con la s minuscola? Se parlano di politica loro proviamo a farlo anche noi! Ai mali estremi si risponde con rimedi consoni, se la politica scade di livello il non voto è una giusta risposta politica. Proviamo a spiegarne il perché . La decisione dei parlamentari uscenti è chiara lasciare tutto come sta per permettere ai nuovi candidati di girare per i collegi a far promesse. Ognuno è libero di credere o meno a queste promesse, ma su un punto dobbiamo essere chiari : c’è qualcuno che crede che un singolo deputato potrà portare avanti una battaglia di queste proporzioni? Forse agli Asu avrà fatto comodo, nel tempo, passare per fessacchiotti. Ma stavolta non sarà così, un singolo deputato non risolverà nulla, perché non può!!! Serve l’ impegno, la promessa solenne di una intera coalizione, di tutti i candidati allo scranno di deputato, di tutti i candidati alla presidenza. In fondo si tratta di lavoro, che si traduce in libertà e dignità. A qualcuno queste parole danno fastidio, fanno paura, forse memori di quanto il popolo siciliano è capace di fare quando si tira troppo la corda. Non credo sappiano nei dettagli la storia dei Vespri Siciliani, ma ne avranno sentito parlare… Insomma occorre farli preoccupare, se tutti i precari non votano questa elezione diventa un terno al lotto, con carriere politiche a rischio di fallimento . Per una volta bando alle ciance, facciamo politica e aspettiamo che vengano ad assumersi impegni e responsabilità! Francesco Mallia http://www.casteltermini24.it/asu-bando-alle-ciance/


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