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11/08/2012 - Gli Asu si costituiscono in Coordinamento per difendere i diritti

Si organizzano e si mobilitano gli oltre cinque mila precari siciliani che da anni attendono la stabilizzazione. Per la Regione Sicilia quella dei precari è sempre stata una delicata realtà che nessuno è riuscito a risolvere. Scrivi, infatti, Lsu e leggi precariato. Ma adesso sono loro, i precari, a reagire e a far intendere che d’ora in avanti non ci sarà più nessuno sconto. E la rivolta parte da Enna dove si è svolto un importante incontro che ha dato vita per la prima volta in Sicilia il coordinamento regionale degli Asu. La Sala Cerere era gremita e nei volti di ogni presente si leggeva la determinazione di chi è deciso a non concedere tregua finchè non si sarà giunti alla conquista dell’obiettivo chiamato stabilizzazione. Il primo passo è stato quello di unirsi in un Coordinamento che accoglie sei delegati per ogni provincia siciliana. A loro toccherà portare avanti le ragioni dei circa 5800 lavoratori Asu che da ben quindici anni prestano la loro attività presso gli enti pubblici. A seguire da vicino i precari ennesi è stato in questi mesi il vice presidente del Consiglio Comunale di Enna, Salvatore Di Mattia, anch’egli proveniente da questo mondo del precariato e presente in diversi incontro svolti a Palermo. “Faccio il mio plauso a loro perchè sono riusciti ad organizzarsi in un coordinamento che permetterà loro di far sentire le proprie ragioni” ha detto Salvo Di Mattia. Nel solo Comune di Enna la triste vicenda degli Asu ha lasciato il segno. La crisi si è accentuata negli ultimi mesi quando dalla Regione è emersa la dura realtà che metteva a rischio la copertura finanziaria fino al 31 dicembre. Le tappe che hanno portato a questa certezza sono state tante e tutte difficili. I lavoratori Asu del Comune di Enna sono stati in un certo senso precursori della protesta regionale dando vita ad una protesta rivolta ai rappresentanti politici della Regione siciliana che non hanno saputo avviare alcuna iniziativa per risolvere le gravi problematiche chiedendo anche all’amministrazione comunale un appello a cui il sindaco ha risposto positivamente partecipando, con Di Mattia, ai lavori della V Commissione dell’Ars, ma l’Aula con un colpo di spugna ha cancellato tutte le certezze. L’ultimo incontro poco prima delle dimissioni del Presidente Lombardo quando fu trovata la copertura finanziaria fino a dicembre, ma non la tanto attesa stabilizzazione rimandando tutto nelle mani del nuovo Governo regionale che si insedierà a novembre. Un prolungarsi che preoccupa gli Asu non più disposti ad attendere questi continui rinvii e forti di una posizione quasi indispensabile all’interno degli enti in cui prestano servizio. La tappa ennese è stato solo un primo passo verso azioni che potranno anche essere più decise. Giovedì, intanto, il neonato Coordinamento regionale si riunirà per stabilire la forma di protesta “in bianco” da attuare negli enti di appartenenza. Sabato 25 agosto, invece, i precari si ritroveranno a Villafrati, nel palermitano, per protestare. Nella sola città di Enna i precari sono circa cento, mentre in tutta la provincia sfiorano le duecento unità. A dar loro voce sarà il coordinatore provinciale Mario Mingrino a cui guarda con fiducia Di Mattia: “Ringrazio il neo coordinamento ennese perchè riuscirà a far valere le ragioni dell’intera categoria. Ho già messo a disposizione la mia esperienza”. Tutti i coordinatori hanno redatto un emendamento sulla stabilizzazione ed i costi di gestione che verrà proposto alla nuova deputazione regionale che andrà ad insediarsi nel prossimo mese di novembre, ma anche ai candidati all’Ars e ai candidati per la poltrona di presidente della Regione. http://www.vivienna.it/2012/08/11/gli-asu-si-costituiscono-in-coordinamento-per-difendere-i-diritti/


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