Menù









New

20/08/2012 - Enti locali, l'emergenza dei 22mila precari siciliani sbarca a Roma

PALERMO - L’emergenza dei 22.000 precari siciliani degli Enti locali pronta a sbarcare a Roma: il presidente della commissione Attività produttive dell’Assemblea regionale, Salvino Caputo, ha infatti chiesto al presidente del Senato, Renato Schifani, di inserire all’ordine del giorno dei lavori d’Aula il disegno di legge già approvato dal Parlamento regionale e che prevede la proroga per i precari e la deroga al patto di stabilità per il pagamento degli stipendi ai seimila lavoratori Asu. Un’accelerazione, quella richiesta dal parlamentare del Pdl, alla luce del fatto che il testo di legge votato riguarda un ambito di competenza del Governo nazionale. ENTI LOCALI - «Ci sono 22mila lavoratori siciliani che - dice Caputo - attendono una rassicurazione e altri che attendono di essere pagati. Non possiamo lasciare cadere nel silenzio una situazione che se non viene risolta in tempi brevissimi rischia di creare conseguenze negative sia per l'occupazione e per lo sviluppo creando una situazione di grave emergenza sociale». Quella dei precari degli Enti locali è soltanto una delle tante emergenze lavorative che la Regione dovrà affrontare nel più breve tempo possibile: altro caso spinoso, assieme a quello degli ex Pip, riguarda ad esempio i 7.000 forestali, che la scorsa settimana sono scesi in piazza a Catania e Palermo per protestare contro il mancato pagamento degli stipendi di giugno e luglio per via del patto di stabilità, cioè dei vincoli alla spesa imposti da Roma. DEROGA - «Pur di pagare gli stipendi degli operai forestali, visti i limiti imposti dal patto di stabilità, chiederò una deroga alla giunta di governo, anche se superando il tetto di spesa di un dipartimento regionale se ne penalizza inevitabilmente un altro», annuncia l’assessore per le Risorse agricole e alimentari, Francesco Aiello. Che aggiunge: «Un'altra strada percorribile, per assicurare la copertura finanziaria delle spettanze arretrate, è la disponibilità delle risorse Cipe. Si tratta, però, di un sistema da correggere nella sua interezza per ridare serenità ai lavoratori e rendere sempre più efficienti i servizi importanti che – conclude Aiello - assicurano alla collettività e al territorio, al di là dell'emergenza stipendi». Fonte Italpress 20 agosto 2012


Motore di Ricerca


Newsletter