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26/09/2012 - lettera dei precari di Cianciana ( Ag ) ai candidati alla Presidenza e all' Ars della Regione Sicilia

Oggi, i lavoratori precari degli Enti Locali, si ritrovano senza più certezze per il futuro, la loro attività lavorativa sta arrivando alla fine, infatti il 31/12/12 scadono i contratti di lavoro e la prosecuzione delle attività socialmente utili e andranno a casa senza potersi ribellare. A chi dare la colpa è difficile ma altrettanto impensabile che ben trenta mila precari andranno a casa e vedranno vanificata la loro stabilità economica che finora ha permesso loro di vivere e far vivere la comunità intera. Parliamo di risorse umane che hanno sfiorato mezzo secolo di età, a questo punto si chiedono: è giusto tutto questo? come trovare un altro lavoro? La gioventù è volata via! ma il problema della precarietà è rimasto. Il loro lavoro in questi lunghi 22 anni, 14 anni per gli ASU, è stato dignitoso, hanno rivestito mansioni di profili diversi ed elevati a vantaggio dell’Ente utilizzatore che oggi si ritrova con le mani legate perché le disposizioni normative vigenti non permettono la stabilizzazione e la continuità lavorativa dei precari. Auspicano che l’intera classe politica siciliana che sta per andare a formarsi, possa risolvere in meglio il gravoso problema che incombe sulla Sicilia. E’ giunta l’ora che questi lavoratori abbiano riconosciuto il proprio lavoro, i propri diritti e possano pianificare il futuro non più loro ma dei loro figli. Augurano, ai candidati al Parlamento Regionale e alla Presidenza della Regione Siciliana un buon lavoro per i precari perché solo il loro intervento positivo può rimuovere i limiti imposti dalla legislazione nazionale sia per il patto di stabilità che per le assunzioni. I Precari del Comune di Cianciana


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