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27/11/2012 - Barcellona, si stringe sulla stabilizzazione di quasi 120 precari comunali
BARCELLONA. Un altro passo è stato compiuto per rendere possibile la stabilizzazione dei lavoratori precari di Palazzo Longano. La giunta comunale ha infatti approvato la modifica al piano di fuoriuscita del bacino del precariato, secondo le ultime disposizioni della normativa regionale. Il provvedimento comunque pone solo le basi per una futura assunzione a tempo indeterminato, che al momento non sono possibili in virtù dei già noti vincoli del patto di stabilità, sforato dal Comune negli ultimi due anni e probabilmente anche per il 2012.
Il piano di fuoriuscita riguarda al momento 129 contrattisti di cui 17 di categoria C e 12 di categoria B1 agganciati alla legge regionale 21/2003, a cui si aggiungo altri 100 del bacino ex art.23, divisi in una unità di categoria D, 61 di categoria C, 10 di categoria B e 28 di categoria A. All'interno degli uffici comunali opera personale destinatari del regime transitorio, a carico della Regione, che comprende 9 lavoratori socialmente utili dell'ex cooperativa Pellicano e Cais, 34 ex cassaintegrati, 19 Lsu dell'ex cooperativa Soleado e 19 operai agganciati al fondo Nazionale.
La procedura adesso prevede la trasmissione degli atti all'assessorato regionale al Lavoro, insieme al piano triennale del fabbisogno già esitato nell'ottobre scorso, con la possibilità per il Comune di prorogare i contratti in essere, con l'autorizzazione dell'Assessorato Regionale.
Resta quindi aperta la porta per la stabilizzazione, ma i tempi ed i modi della sua attuazione sono condizionati dall'andamento dei conti del Comune, ancora alle prese con il mantenimento del Patto di Stabilità, considerato che anche per il 2012 la previsione ottimistica è di uno sforamento di 5 o 6 milioni di euro, la metà rispetto al 2011, ma comunque un vincolo per la stipula di qualsiasi contratto di lavoro a tempo indeterminato. L'amministrazione spera non solo per la questione precari, ma soprattutto per la tenuta del bilancio 2013, che si arrivi ad una modifica dei parametri o almeno ad una deroghe alla sanzioni per determinate finalità di spesa. Al momento infatti la legge prevede il blocco della assunzioni e il pagamento di un importo pari allo sforamento accertato, quindi un taglio nei trasferimenti statali di 6 milioni di euro.
http://www.gds.it/gds/edizioni-locali/messina/dettaglio/articolo/gdsid/225777/
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