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27/12/2012 - Patti: precari del Comune, via alle stabilizzazioni; priorità alle figure professionali indispensabili. Si è discusso in consiglio comunale

Infine è stato discusso l'ultimo punto all'ordine del giorno riguardante la stabilizzazione dei precari del comune, alla luce dell'incontro svoltosi nei giorni scorsi tra l'Amministrazione, le rappresentanze sindacali ed i dipendenti stessi. Il sindaco Mauro Aquino, richiamando quanto previsto dalla legge regionale n. 24/2010, ha detto che entro il 31 dicembre 2012 con delibere di Giunta si avvieranno le procedure per la stabilizzazione dei 147 dipendenti precari (contrattisti, Lsu, Asu, cooperative) del comune di Patti. Il sindaco ha sottolineato che tale piano programmatico di stabilizzazione dovrà rispettare i requisiti in riferimento a spesa del personale e patto di stabilità, nonchè la definizione del piano del fabbisogno del personale previsti dalla normativa vigente. ''Certo è - ha detto il sindaco - che non si può pensare che subito tutti i precari possono essere stabilizzati. Dobbiamo fare i conti con le risorse finanziarie disponibili e, di conseguenza, programmare gradualmente la fuoriuscita dal precariato''. Dalla discussione in consiglio comunale è emerso che ci saranno diverse metodologie a seconda delle categorie a cui appartengono i diversi precari: per le cat. A/B sono previste delle graduatorie interne, da attuare con dei criteri che tutto il consiglio comunale deve decidere, per il passaggio a tempo indeterminato dei lavoratori titolari di contratto a tempo determinato; per le cat. C/D, invece, si dovranno indire dei concorsi aperti anche all'esterno al fine di redigere delle graduatorie per titoli. Il sindaco, poi, ha anticipato che entro fine 2012 saranno già stabilizzati alcune decine di lavoratori sulla base dei pensionamenti già avviati; per tutti i lavoratori, non rientranti in questa prima tranche, sarà prorogata la durata dei contratti per un altro anno sulla base dell'OK che, nei prossimi giorni, dovrebbe arrivare dalla Regione. Gli stipendi dei dipendenti stabilizzati saranno, nei 5 anni successivi, per il 90% a carico della Regione e per il 10% a carico del Comune; dal 6° anno tutte le mensilità graveranno sulle casse comunali. Per questo, come ribadito anche dal vice-sindaco, ing. Nino Lena, in futuro si potranno stabilizzare i precari facendo un'attenta analisi e conteggio dei dipendenti in entrata e uscita e valutando le risorse finanziarie a disposizione dell'Ente. Inoltre si darà priorità alla stabilizzazione di quelle figure professionali, presenti nelle diverse categorie, ritenute indispensabili per il corretto funzionamento del Comune. Diversi consiglieri sono intervenuti sull'argomento. Il consigliere Bisagni ha auspicato che su un tema così delicato vi sia la massima condivisione da parte dell'Amministrazione con il consiglio comunale. Il consigliere Gigante ha proposto di riunire un consiglio comunale aperto ai sindacati ed ai precari al fine di trovare insieme delle soluzioni. Inoltre ha proposto, in un primo momento, di stabilizzare tutti i precari con contratti part-time in previsione di contratti a tempo pieno quando le risorse finanziarie lo consentiranno; infine ha sottolineato la necessità che tutte le procedure ed i criteri applicati siano trasparenti e di evitare forme o modalità clientelari. Il consiglire Di Dio Calderone, dopo aver precisato che è necessario e doveroso garantire un futuro certo a tutti i lavoratori precari, ha riproposto la questione sul rendimento e sulla produttività del personale magari rivedendo la pianta organica del comune e discutendone in consiglio comunale. Tutti gli inteventi fatti in aula hanno evidenziato la delicatezza, la problematicità e l'importanza della questione. In gioco c'è il futuro di tante famiglie che, dopo decenni di incertezze, chiedono risposte certe e sicure. E proprio per questi motivi il punto sulla stabilizzazione dei precari è stato rinviato alla seduta consiliare successiva che sarà convocata entro la fine dell'anno. http://www.incamminoweb.it


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