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16/01/2009 - Via libera alla stabilizzazione immediata dei 180 precari del consorzio Palermo Lavora
Blocco delle assunzioni, pensionamento obbligatorio per i dipendenti con 40 anni di servizio, tagli a consulenze e spese di rappresentanza come l´auto blu per i vertici delle società partecipate. Tutto per dare via libera alla stabilizzazione immediata dei 180 precari del consorzio ''Palermo lavora'', con i contratti scaduti ieri, e consentire l´assunzione dei tremila lsu, ma solo dopo il parere definitivo del ministero dell´Economia sulla continuazione del finanziamento da 55 milioni di euro all´anno.
Ieri il Consiglio comunale ha varato l´era dell´austerity a Palazzo delle Aquile, con un atto d´indirizzo presentato dalla maggioranza che da un lato dà via libera al dirigente Giuseppe Sacco nel continuare nella firma dei contratti per la stabilizzazione dei precari e dall´altro, in risposta ai rilievi della Corte dei conti, obbliga la giunta a adottare provvedimenti di riduzione della spesa per il personale e per le società partecipate.
Un atto molto duro elaborato dal presidente del Consiglio, Alberto Campagna, e rivisto dal capogruppo del Pdl, Giulio Tantillo, insieme con i consiglieri dell´Udc, da Gerlando Inzerillo a Doriana Ribaudo, e sotto la supervisione del direttore generale Gaetano Lo Cicero. Al primo punto dell´atto d´indirizzo c´è «lo stop al riconoscimento dei debiti fuori bilancio», poi seguono tutta una serie di azioni da intraprendere per contenere i costi del personale interno di Palazzo delle Aquile: blocco di nuove assunzioni, pensionamento obbligatorio dopo 40 anni di servizio, divieto di qualsiasi aumento del fondo per il personale dirigente, ma soprattutto divieto assoluto di conferimenti di incarichi esterni di collaborazione.
Stretta anche sulla spesa delle società partecipate: anche qui stop a nuove assunzioni e ad avanzamenti di carriera per i prossimi tre anni, abolizione degli accordi sullo scambio defunti-figli e taglio del 50 per cento del fondo per gli straordinari. Sala delle Lapidi chiede alla giunta di varare anche una delibera per «tagliare le spese di rappresentanza dei manager delle società partecipate e predisporre sanzioni per i dirigenti che non rispettano il contratto di servizio con il Comune o sforano il budget di spesa».
Il Partito democratico, insieme con il gruppo Un´Altra Storia, aveva presentato un secondo atto d´indirizzo che prevedeva la costruzione di una commissione d´indagine sulle Ztl, la realizzazione di un´agenzia per il controllo dei bilanci delle società partecipate e la riduzione del 30 per cento della spesa delle stesse aziende.
Italia dei valori e l´Mpa, invece, non hanno votato alcun documento. «Abbiamo presentato un documento da allegare al verbale della seduta, ma non c´è alcun atto d´indirizzo da votare, perché non è stato mai allegato all´ordine del giorno e non c´è alcun parere né del ragioniere contabile né dei revisori dei conti», dicono Elio Bonfanti e Aurelio Scavone, di Italia dei valori, che accusano il Pd di aver «avallato la votazione di atti che non potevano essere votati dal Consiglio».
Dopo l´approvazione dell´atto d´indirizzo, oggi il dirigente dell´ufficio Personale dovrebbe firmare il contratto di assunzione per i 180 precari del consorzio ''Palermo lavora'', mentre per gli lsu si attende il parere definitivo del ministero dell´Economia.
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