08/01/2013 - Sicilia: precari esclusi, non vogliamo bloccare strade per essere ascoltati
Palermo, 8 gen.- (Adnkronos) - ''Siamo vincitori di bando per titoli ed esami, siamo quasi tutti laureati, eppure siamo gli unici ad essere rimasti fuori dalla proroga dei contratti di lavoro dei circa 26.000 precari. Eppure siamo solo 46. Oggi siamo all'Ars per celebrare il nostro funerale''. A parlare sono Marco Corona e Dario Gueci, due lavoratori precari del Dipartimento Territorio e Ambiente della Regione siciliana, da oggi disoccupati dopo l'impugnativa del Commissario dello Stato del primo comma dell'articolo uno del ddl sulla proroga dei contratti dei precari della Regione e degli Enti locali. ''Non ci piace pensare che essere incensurati e laureati ci possa penalizzare - spiega con ironia Marco Corona - non siamo ex detenuti ne' vogliamo bloccare le strade o dare al fuoco i cassonetti per la spazzatura. Chiediamo solo di potere continuare a lavorare come abiamo sempre fatto''. Tra i 46 precari co.co.pro ci sono persone che lavorano al Dipartimento, con contratti di sei mesi o un anno al massimo, da dieci anni. Si occupano di progetti per la valutazione dell'impatto ambientale. ''Oggi assisteremo alla seduta d'aula per celebrare il nostro funerale - dice Dario Gueci - chiediamo solo di essere agganciati agli altri 26.000 precari siciliani. Non credo che per 46 persone la Regione vada in default''.
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