22/01/2009 - Otto miliardi per nuovi ammortizzatori sociali estesi anche ai precari.
Otto miliardi per nuovi ammortizzatori sociali estesi anche ai precari. Il governo mette sul piatto nuove misure per sostenere le categorie più deboli ed incassare il consenso al piano anti-crisi. La situazione è difficile - ha detto oggi la Banca Centrale europea - e la crisi mondiale farà da freno alla domanda per lungo tempo. La recessione è più dura del previsto e serve un impegno maggiore da parte del governo è la richiesta che viene dal presidente di Confindustria Emma Marcegaglia. Anche il segretario della Cgil Epifani chiede al governo un cambio di impostazione. Nel pomeriggio a Palazzo Chigi ci sarà l'atteso confronto tra governo, industriali e sindacati e si capirà quali margini ci sono per un'intesa. Alcune regioni criticano la scelta di finanziare gli ammortizzatori sociali usando le risorse dei fondi europei destinate alle zone arretrate. Ma su questo punto il governo può contare sul via libera della Cisl: in questa fase - sostiene Bonanni - quasi un milione di lavoratori potrebbe trovarsi in grave difficoltà. Quindi vanno impiegate tutte le risorse, anche quelle dei fondi europei. Altro capitolo importante: la riforma della contrattazione. La Cgil però non intende firmare: in un momento di crisi e di perdita di posti di lavoro è sbagliato concentrarsi sulla riforma contrattuale. mentre ci sarebbe la disponibilità di Cisl e Uil a discutere su un nuovo accordo per le regole contrattuali, in grado di innovare i patti del 93 e le loro successive revisioni, per rendere più adatte a questa fase e più efficienti le relazioni industriali.
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