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08/03/2013 - Proposta dal gruppo Bacheca Asu in vista del rifinanziamento dei contratti in scadenza
Nelle more dell'approvazione della Finanziaria per la prosecuzione dei Lavori Socialmente Utili al 31/12/2013, e per il rifinanziamento dei contratti in scadenza, il gruppo di lavoro della Bacheca Asu ha elaborato delle proposte che ha già sottoposto all'attenzione dell'assessore Ester Bonafede, del direttore generale anna Maria Corsello, dell'onorevole Marcello Greco, presidente V Commissione Legislativa, e di tutti i componenti dell'Assemblea Regionale Siciliana.
L'obiettivo è “porre in essere le opportune procedure, per l’aggiornamento della normativa regionale in materia di ASU e/o delle precedenti deliberazioni della Commissione Regionale per l’Impiego, coerentemente alla normativa ASU ed alle sopravvenute esigenze di rigoroso rispetto dei parametri di spesa in materia di personale”. Questi i punti salienti:
• Pubblicare un “Elenco” di tutti gli enti pubblici e pubblico-economici;
• Obbligare tutti gli enti pubblici, legittimati alla utilizzazione di personale ASU, all'adozione di un “Programma di Fuoriuscita” da rielaborare entro il 30 settembre di ogni anno. Quest'ultimo dovrà essere integrato con un “Piano Triennale per le Assunzioni del personale ASU ” e con un “Programma Biennale per la Formazione e la Riqualificazione Professionale”. Tale programmazione deve evidenziare i posti disponibili in pianta organica con le relative qualifiche, le professionalità necessarie e quelle riservate per la stabilizzazione del personale ASU. Il programma dovrà inoltre essere aggiornato con il “consuntivo annuale”, tenendo conto del personale ASU destinatario delle procedure di “mobilità”o di “trasferimento”, nonché delle risorse finanziarie.
• Garantire a tutti i precari un “Piano di Stabilizzazione Occupazionale”, stante che numerosi enti utilizzatori pubblici ne sono privi;
• Riavviare le procedure relative al “Programma Regionale di Stabilizzazione” e uniformare le procedure di “ Contrattualizzazione Quinquennale”, eliminando le ingiustificate differenziazione tra i precari storici.
• Coinvolgere le parti sociali e territoriali e le rappresentanze legali e aziendali, al fine di agevolare la gestione delle procedure di individuazione dei servizi ASU;
• Consentire ai precari attualmente impegnati presso “saturi” enti locali o strutture private no-profit, di essere utilizzati presso quelle pubbliche amministrazioni, “legittimate alla utilizzazione di personale ASU”;
• Favorire le collaborazioni tra gli enti utilizzatori (enti pubblici e del privato sociale) mediante la
stipula di convenzioni, tirocini formativi, work experience, con l’intento di far acquisire esperienze,
competenze ed abilità da parte dei lavoratori LSU;
• Promuovere la variazione delle qualifiche e/o dei titoli di studio di assegnazione agli originari
progetti di LSU/LPU;
• Uniformare, sotto il profilo normativo, tutti i contratti dei soggetti utilizzati negli enti locali, nei
termini e nei modi previsti per i colleghi regionali - a tempo indeterminato e a 36 ore, secondo
obiettivi criteri di gradualità, tenendo conto dell’anzianità di servizio e delle obiettive difficoltà
finanziarie degli enti utilizzatori;
• Riservare il 50% dei posti, nei corsi di formazione professionale, al personale ASU e ai
contrattisti.
http://www.capodorlandobuongiorno.com/view.asp?id=9925&zona=1
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