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18/03/2013 - La marcia dei precari dei Comuni “Siamo lavoratori pubblici in nero”
di Veronica Femminino
Sono arrivati a Palermo numerosi, e da tutte le province dell’Isola, per chiedere “il giusto riconoscimento” al proprio lavoro, la certezza di non doversi ritrovare, da un giorno all’altro, senza alcun mezzo di sussistenza.
Un corteo di circa mille lavoratori Asu, precari in servizio negli enti locali siciliani, è in marcia verso palazzo d’Orleans, sede della presidenza della Regione Siciliana. Chiederanno di incontrare il presidente Rosario Crocetta e l’assessore al Lavoro, Ester Bonafede, per ottenere la riapertura del tavolo tecnico sulla loro stabilizzazione, avviato nel maggio 2011 con decreto assessoriale e riunitosi soltanto tre volte senza approdare ad una soluzione definitiva.
In Sicilia gli Asu sono oltre 6.000. Molti di loro “storici”, ovvero in servizio sin dal 1997, quando con il decreto legislativo n. 468 si fece riferimento alla possibilità di impiegare disoccupati o persone in condizioni di svantaggio “in attività che hanno per oggetto la realizzazione di opere e la fornitura di servizi di utilità collettiva”
I lavoratori denunciano di essere ostaggio dello Stato che li avrebbe resi “lavoratori pubblici in nero” perché il loro stipendio mensile, che ammonta a 550 euro per 20 ore di lavoro settimanale, non prevede alcun contributo previdenziale.
Il loro incarico è scaduto il 31 dicembre scorso ed è in proroga fino al 30 aprile. Nessuno è stato ancora in grado di chiarire in merito al futuro lavorativo di queste persone, la cui retribuzione si configura come un incarico di Stato in sostituzione del sussidio alla disoccupazione.
Quella degli Asu non è l’unica vertenza sindacale che il governatore dovrà affrontare oggi. Alle 16,30 è infatti previsto l’incontro del governatore con i rappresentanti sindacali dei lavoratori Gesip.
http://palermo.blogsicilia.it/precari-dei-comuni-marciano-verso-palazzo-dorleans-siamo-lavoratori-pubblici-in-nero/173138/
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