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27/01/2009 - Il “ muro” dei precari è nella Rete
MONSERRATO. «Un luogo virtuale per precari reali». Questa è il motto dei creatori del blog http://precariamens.wordpress.com, online da poche settimane. A registrare il dominio e inaugurare il forum incentrato, appunto, sulla precarietà del lavoro, è stato un gruppo di ricercatori sballottato tra Cagliari e il Policlinico. Obiettivo dichiarato: «Dare vita a un luogo critico di analisi culturale e elaborazione attiva sui mutamenti e sulle metamorfosi della realtà del lavoro».
I fondatori del blog hanno un obiettivo ambizioso: «Esplorare le molteplici declinazioni e trasformazioni antropologiche inerenti il tema e la condizione della precarietà individuale e sociale». Un punto di incontro e confronto, insomma, ma con una premessa ben chiara: nessun pregiudizio sui contratti a tempo determinato.
«Ad un’analisi approfondita di questa realtà legislativa, che è tra gli impegni su cui si fonda l’esistenza stessa di “Precariamens” - precisano i fondatori del blog - emerge in maniera nitida l’esigenza di rivedere le condizioni che rendano sostenibile, da un punto di vista della stabilità delle condizioni di vita, le circostanze imposte dalla realtà del lavoro a tempo determinato rispetto al quale, è bene ribadirlo, “Precariamens” non oppone alcuna pregiudiziale. Non a caso - si specifica nel “Manifesto” del sito - la famigerata “Legge Biagi” era stata pensata all’interno di un quadro programmatico e di un meccanismo di riforma del mercato del lavoro più ampi».
Secondo il collettivo di “Precariamens”, andrebbe però rivista l’attuazione della legge stessa, poiché «la sua applicazione, decontestualizzata e viziata da modifiche apportate in seguito alla morte del giuslavorista, appare oggi incompleta in quanto non supportata da una riforma organica degli ammortizzatori sociali».
Capita, insomma, che da un lato si chieda ai nuovi lavoratori una maggiore “flessibilità”, alla quale non corrisponde, però, una maggior tutela in caso di perdita del posto di lavoro. «Il quadro di riforma del mercato del lavoro appare mutilato - conclude il collettivo - e la cura, allo stato attuale delle cose, si sta rivelando peggiore del male. In definitiva, la motivazione che ci ha portati alla realizzazione di “Precariamens” riguarda la creazione di un “crocevia” per quanti vogliano analizzare e far fronte alla sfida che le attuali dinamiche di globalizzazione ci stanno
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