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28/01/2009 - Lavoro, l'Amia è indebitata, ma continua ad assumere

Lsu in stato di agitazione pronti a scendere in piazza. Al sindacato Alba non è proprio andata giù che ieri pomeriggio la giunta comunale non abbia approvato la delibera che sbloccava la firma dei contratti per una tranche di precari. E anche se l´assessore al Personale Roberto Clemente assicura che si tratta solo di un rinvio di un giorno a causa di un problema tecnico (la giunta si riunirà domani) i sindacati annunciano battaglia. Ieri l´esecutivo cittadino ha approvato la riapertura dei termini dei bandi riservati ai precari del Consorzio Palermo lavora: 22 posti sono ancora disponibili. Un altro atto, i requisiti d´accesso ai nuovi bandi, è stato invece rimandato agli uffici per un vizio di forma: la giunta, che si sente addosso la pressione della Corte dei conti, vuole che nella delibera venga esplicitato che sono gli uffici a sottoporre gli atti agli assessori. Hanno continuato a fare assunzioni, stabilizzazioni e a dare consulenze come se niente fosse, mentre l´azienda perdeva 30 milioni di euro all´anno e il governo nazionale interveniva per ricapitalizzarla. Gli sprechi all´Amia sono continuati per tutto il 2007 e il 2008, con l´assunzione di 90 nuovi dipendenti, più altri 400 assunti grazie allo scambio padre-figlio: il tutto quando l´azienda era davvero sull´orlo del fallimento. Ma c´è di più: il personale è già cresciuto nei primi giorni del nuovo anno, con l´ennesima stabilizzazione di 83 Lsu, sempre nel solito scatolone di Amia Essemme. Così, nell´azienda che secondo la Corte dei conti ha perso 3,6 milioni di euro al mese solo nel 2008, non è un caso che sia aumentato sempre e costantemente il costo del personale: nel 2005, prima delle infornate di precari, l´Amia spendeva per stipendi 78 milioni di euro, mentre lo sorso anno ne ha spesi 83,4 milioni e i dipendenti diretti (esclusi quelli di Amia Essemme) sono passati dai 1.862 del 2006 ai 1.952 attuali, 90 in più. L´assunzione di nuovo personale negli anni del tracollo finanziario dell´Amia è stata resa pubblica dopo un´interrogazione del capogruppo del Partito democratico a Sala delle Lapidi, Davide Faraone, che ha chiesto tutti i dati sui dipendenti aggiornati anche al 2009. «Abbiamo finalmente avuto i dati sul personale e non sono mancate le sorprese», dice Faraone. Nonostante lo scandalo della parentopoli nelle assunzioni per chiamata diretta dal 2004 al 2006, e il rischio crac per i bilanci 2007 e 2008 (chiusi con perdite pari quasi a 80 milioni di euro), dalla risposta all´interrogazione del Pd è emerso chiaramente che gli ex amministratori dell´Amia hanno continuato imperterriti a fare assunzioni. Il Comune, inoltre, nella stabilizzazione degli Lsu in corso ha pensato bene, il 2 gennaio scorso, di affidare ancora del nuovo personale (83 Lsu) all´ex municipalizzata, dopo che nel 2006 erano già stati stabilizzati 838 precari in Amia Essemme: adesso la società collegata si trova a gestire 934 addetti allo spazzamento manuale delle strade. I neo assunti hanno svolto uno stage nell´ex municipalizzata negli anni scorsi e hanno maturato il diritto all´assunzione: «La stabilizzazione è avvenuta in base a un accordo sindacale che mi sono trovato sul tavolo appena insediato - dice Roberto Clemente, assessore al Personale di Palazzo delle Aquile - Preciso, comunque, che i nuovi assunti saranno pagati dal Comune attraverso il fondo da 55 milioni di euro dedicato alla stabilizzazione degli Lsu». Di certo c´è, però, che negli ultimi due anni l´Amia ha assunto 400 persone attraverso lo scambio padre-figlio, e altri 90 invece per chiamata diretta. «La passata gestione dell´azienda ha creato le condizioni per rendere quasi impossibile il risanamento dei conti - attacca Faraone - Oggi mi risulta che ci siano appena 15 dipendenti in età pensionabile, perché ben 400 hanno deciso di andare subito in pensione negli ultimi anni facendo assumere i figli. Varare adesso il blocco del turnover non ha senso. Inoltre non si capisce, se non per scopi politici, perché sono state assunte altre 90 persone che hanno fatto lievitare numero dei dipendenti diretti a quota 1.952». Lo spreco nell´Amia è continuato anche alla fine del 2008. Ad esempio sul fronte degli straordinari, diminuiti in tutti i reparti, tranne che nell´ufficio affari del personale, nella manutenzione e nel comparto dedicato alla raccolta differenziata: qui lo straordinario è cresciuto addirittura del 33 per cento in un servizio a dir poco scadente, visto che a Palermo la differenziata è ferma al 4 per cento. Non va meglio sul fronte delle consulenze. Nell´ottobre scorso, quando ancora non era certa la somma che avrebbe erogato il governo nazionale per ricapitalizzare l´Amia, l´ex presidente del Cda, Enzo Galioto, ha firmato una consulenza senza tetto di spesa all´avvocato Alberto Stagno d´Alcontres, che potrà a sua volta affidare incarichi a terzi e poi presentare il conto all´ex municipalizzata. Su questa consulenza il consigliere del Pd Salvatore Orlando ha presentato un´interrogazione al sindaco Diego Cammarata: «Non c´era la certezza che arrivassero i fondi, però già si dava un incarico legale sulla ricapitalizzazione, senza stabilire l´importo e la durata della consulenza stessa - dice Orlando - Chiederò al sindaco d´impegnare il nuovo cda dell´Amia a dare un segnale di rottura con il passato revocando la delibera approvata dello scorso cda». Il nuovo presidente dell´azienda, Marcello Caruso, assicura un cambio di rotta e annuncia lo stop completo a nuove assunzioni: «Il Consiglio comunale ha approvato un atto d´indirizzo al quale mi atterrò scrupolosamente - dice Caruso - Non ci saranno assunzioni né promozioni di personale per i prossimi anni. Inoltre abbiamo già avviato il taglio di alcuni contratti esterni». Non è stato rinnovato, a esempio, il contratto sulla vigilanza esterna affidato alla Sicurcenter (che costava all´Amia circa un milione di euro all´anno, ndr), e il servizio di portineria è stato internalizzato con dipendenti che sono risultati «non abili» allo spazzamento


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