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28/01/2009 - Precari, stabilizzazione in tre anni
PALERMO- Un confronto costruttivo sul percorso di stabilizzazione dei precari siciliani. Il Movimento per l'Autonomia, ieri, su iniziativa del segretario regionale e capogruppo all'Ars Lino Leanza, ha avviato il dialogo con i sindacati per ascoltare contributi e proposte utili a definire iter e modalità che entro tre anni porteranno alla chiusura dell'esperienza del precariato nell'Isola.Presenti, presso la sede del gruppo parlamentare dell'Mpa di Palazzo dei Normanni, oltre che lo stesso Leanza, anche i deputati regionali Arena, Colianni, D'Antoni, De Luca, Lentini, Minardo e Romano, ed i rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil, Sadirs, Siad, Cobas Codir.Obiettivo dell'incontro, confrontarsi sul tema del precariato per superare la gestione provvisoria dell'emergenza con uno strumento organico definitivo, che possa coniugare produttività, utilità e stabilità. In venti anni la Sicilia ha accumulato oltre sessantamila precari. Un esercito che nel tempo ha immagazzinato professionalità, che adesso occorrerà valorizzare e tesaurizzare.L'incontro odierno punta da un lato a ricevere contributi al disegno di legge di iniziativa parlamentare che il Gruppo Mpa all'Ars sta avanzando, dall'altro a stimolare e sollecitare una direttiva di palazzo d'Orleans, la cui firma è ritenuta fondamentale per l'avvio del processo.«Accanto al problema degli Ato e della sanità, chiediamo priorità anche per la questione lavoro. Troppo spesso - spiega Leanza - si è fatto un uso inappropriato del precariato, è giunto il momento di varare un provvedimento unico e organico che dalla mappatura completa di questa galassia possa mettere la parola fine. Il precariato da problema deve divenire risorsa. L'incontro di oggi serve appunto a tracciare le linee guida di un cammino che in tre anni possa chiudere il precariato storico. La partita si gioca anche sulla pianta organica''.
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