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23/07/2013 - Precari e Province, la Cisl Fp: niente proroghe
PALERMO - ''Per i precari di tutta Italia è arrivata la proroga. Perché in Sicilia lo stesso provvedimento non è ancora approdato all'Ars?''. La funzione pubblica della Cisl lancia l'allarme attraverso le parole del segretario generale Gigi Caracausi: ''Sono ventimila - spiega - i precari della pubblica amministrazione siciliana interessati dalla proroga che, per i precari del resto d'Italia, è stata decisa dal Consiglio dei ministri. Il governo nazionale, infatti, ha disposto un ulteriore rinnovo dei contratti in scadenza al prossimo 31 dicembre''. ''Oggi, dunque, - aggiunge Caracausi - è arrivata la conferma ufficiale di un provvedimento comunque, annunciato, già inserito dal premier Enrico Letta nel discorso programmatico che lo aveva portato a ottenere la fiducia sia alla Camera che al Senato, dopo l'insediamento del nuovo governo''. ''Perché in Sicilia – incalza il segretario - tale provvedimento non va in Aula? Perché bisogna aspettare l'ultimo minuto, rischiando così di far salire ulteriormente la tensione? Perché l'eventuale proroga deve apparire il solito regalo del demagogo di turno? Siamo già alla fine del mese e come sempre gli enti dovranno adottare procedure e provvedimenti in zona Cesarini, se non oltre''.
Ma la funzione pubblica della Cisl, dopo la lettera con la quale il presidente della Commissione bilancio Nino Dina ha lanciato ''l'allarme rosso'' sui conti della Regione, ha evidenziato i rischi che corrono gli enti legati alle Province. ''“Prendiamo atto dell'allarme lanciato dal presidente della Commissione bilancio Nino Dina, secondo il quale mancherebbero 40 milioni per il Fondo per le Province. Dichiarazioni che non fanno che confermare quello che La Cisl Fp denuncia da mesi, senza mai ricevere alcuna risposta chiara dal governo”. Il segretario generale della Cisl Fp Sicilia Gigi Caracausi esprime grande preoccupazione riguardo al tema dell'erogazione dei finanziamenti per i dipendenti delle Province, enti destinati a essere sostituiti dai liberi Consorzi di Comuni, ma la cui trasformazione nel nuovo ente rischia di essere dolorosa e traumatica. “Se il governo – dice infatti Caracausi – non si affretta a trovare le risorse, ad esempio, i licei linguistici che dipendono dalla Regione rischiano di non poter proseguire la loro attività, e di dover chiudere i battenti già a dicembre. Con un danno incalcolabile per gli studenti siciliani”. Anche per questo motivo, la Cisl Fp Sicilia aveva ufficialmente chiesto al governo regionale di postiticipare di un anno il passaggio dalla Provincia al Consorzio, proprio per fare in modo che i “nodi” potessero essere sciolti con più calma e attraverso scelte ponderate. “La Cisl – spiega infatti Caracausi - propone una temporanea regionalizzazione delle Province, per sistemare i rapporti riguardanti, ad esempio, le Partecipate da un livello piú alto e sopratutto per tranquillizzare i dipendenti che manterrebbero il posto di lavoro senza alcuna spesa aggiuntiva per la collettività”. Ma dal governo, come detto, da qualche settimana è calato il silenzio: “Il presidente Crocetta ha interrotto, dal 24 maggio scorso, tutti i tavoli aperti con i sindacati. Anche per questo, - conclude Caracausi – siamo molto preoccupati”.
Fonte : LiveSicilia
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