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09/02/2009 - LAVORO: DIRETTIVA LOMBARDO, IN 5 ANNI STABILIZZAZIONE PRECARI
Palermo, 9 feb. - La Regione predisporra' un piano di stabilizzazione dei precari che vengono utilizzati nella sua amministrazione regionale, negli enti locali e in quelli sottoposti a controllo e vigilanza regionale, prevedendone l'impiego nei settori che risulteranno scoperti o carenti dopo una ricognizione del personale in servizio. Lo stabilisce una direttiva del presidente Raffaele Lombardo,illustrata oggi pomeriggio ai sindacati durante un incontro a Palazzo d'Orleans, secondo il metodo della concertazione che la Regione seguira' per la soluzione definitiva del problema del precariato. La direttiva prevede che sara' formulato un cronoprogramma che scandisca, nel prossimo quinquennio, la stabilizzazione dell'intero bacino dei lavoratori provenienti dal regime transitorio dei lavori socialmente utili. ''E' intendimento del governo della Regione - e' scritto nella direttiva del presidente - restituire dignita' giuridica a quei soggetti che, a causa della grave situazione occupazionale in Sicilia, hanno operato sino ad oggi in assenza di certezze sul proprio futuro. Il conseguimento dell'obiettivo della stabilizzazione del cosi' detto precariato storico presuppone necessariamente una fase intermedia caratterizzata dalla razionalizzazione e valorizzazione delle risorse umane''.
In breve, la direttiva presidenziale ipotizza, per l'amministrazione regionale, un percorso che prenda le mosse dalla ricognizione dell'attuale situazione delle pubbliche amministrazioni e dunque dall'adozione delle relative piante organiche. Cosi', saranno individuate le eventuali carenze organizzative per categoria professionale e i profili professionali disponibili, in modo da procedere alla stabilizzazione, nelle posizioni lavorative vacanti, dei precari storici. Tutto questo dovra' avvenire anche attraverso un percorso di razionalizzazione dell'organizzazione del lavoro che passi anche per la de - localizzazione dei carichi di lavoro oggi concentrati nelle sedi centrali delle amministrazioni, e la riqualificazione del personale in servizio.
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